ADELANTE COSTANTE

Post N° 1957


 Quando si parla di "cerchi nel grano" (in inglese crop circles), molte discussioni imbastite dagli esperti si basano sostanzialmente su un assunto: "Nonostante siano note numerosissime formazioni realizzate da uomini, esistono comunque formazioni 'genuine' in cui non è coinvolta l'abilità umana. Questo è il vero fenomeno che deve essere studiato".Approfondendo però la questione, è possibile rendersi conto del fatto che nessuno abbia mai proposto un criterio definitivo per capire se, una volta giunti all'interno di una nuova formazione, questa si possa attribuire inequivocabilmente all'opera umana o meno.Quando si cominciò a documentare il fenomeno ai suoi inizi, i maggiori esperti sostenevano che i crop circles non potevano essere opera dell'uomo perché "...sarebbe stato impossibile per degli uomini muoversi nel grano senza lasciare tracce del proprio passaggio".In realtà nei campi si possono (e si potevano!) notare dei sentieri rettilinei, senza spighe, lasciati dal passaggio dei trattori durante la semina. Sfruttando questi sentieri si può arrivare tranquillamente all'interno dei campi senza lasciare tracce. La cosa sorprendente è che gli stessi esperti suggerivano sempre ai curiosi di seguire questi sentieri per non rovinare le formazioni!Oggi siamo a conoscenza di parecchie formazioni palesemente realizzate dall'uomo in cui non ci sono tracce evidenti di passaggio umano, come continuare quindi a sostenere la presenza di un intervento "non umano" nei campi?A partire dai primi anni novanta fa la sua comparsa il concetto di "anomalia" che storicamente prende il posto dell'argomentazione relativa alla "mancanza di tracce umane di ingresso al campo" oggi non più citata da nessuno.