ADELANTE COSTANTE

Post N° 1967


Venite pure avanti poeti sgangherati,inutili cantanti di giorni sciagurati,buffoni che campate di versi senza forzaavrete soldi e gloria, ma non avete scorza;godetevi il successo, godete finché dura,che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paurae andate chissà dove per non pagar le tassecol ghigno e l’ignoranza dei primi della classe.Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,però non la sopporto la gente che non sogna.Gli orpelli? L’arrivismo? All’amo non abboccoe al fin della licenza io non perdono e tocco,io non perdono, non perdono e tocco!Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,venite portaborse, ruffiani e mezze calze,feroci conduttori di trasmissioni falseche avete spesso fatto del qualunquismo un arte,coraggio liberisti, buttate giù le cartetanto ci sarà sempre chi pagherà le spesein questo benedetto, assurdo bel paese.Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliato,spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;coi furbi e i prepotenti da sempre mi baloccoe al fin della licenza io non perdono e tocco,io non perdono, non perdono e tocco!Ma quando sono solo con questo naso al piedeche almeno di mezz’ora da sempre mi precedesi spegne la mia rabbia e ricordo con doloreche a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,per colpa o per destino le donne le ho perdutee quando sento il peso d’essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,ma dentro di me sento che il grande amore esiste,amo senza peccato, amo, ma sono tristeperché Rossana è bella, siamo così diversi,a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...Venite gente vuota, facciamola finita,voi preti che vendete a tutti un'altra vita;se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito,guardatevi nel cuore, l'avete già traditoe voi materialisti, col vostro chiodo fisso,che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,le verità cercate per terra, da maiali,tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;tornate a casa nani, levatevi davanti,per la mia rabbia enorme mi servono giganti.Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abboccoe al fin della licenza io non perdono e tocco,io non perdono, non perdono e tocco!Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,ma in questa vita oggi non trovo più la strada.Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:dev’esserci, lo sento, in terra o in cielo un postodove non soffriremo e tutto sarà giusto.Non ridere, ti prego, di queste mie parole,io sono solo un’ombra e tu, Rossana, il sole,ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signoraed io non mi nascondo sotto la tua dimoraperché oramai lo sento, non ho sofferto invano,se mi ami come sono,per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano.