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Petrucci: "Lo sciopero


Il presidente del Coni ribadisce la sua contrarietà alla dura presa di posizione dell'Aic: "Ci sono dei diritti da rispettare, ma questo è un momento di difficoltà particolare e questa significa non rendersi conto della situazione che sta attraversando il Paese e il resto del mondo" Non voglio dar ragione alla Lega o all'Aic, ma io dico Abete convoca le parti, si partecipa e non ci si alza e si dice o così o niente".NON ACCETTO IL DIKTAT DEL SINDACATO - Il presidente del Coni prosegue poi spiegando le ragioni del suo giudizio. Sarebbe una bruttissima immagine per lo sport italiano e non vogliamo passare alla storia come il Paese che non si rende conto di quello che sta accadendo intorno e sono ottimista che Abete abbia in mano la situazione. L'astensione proclamata ha fatto più discutere e le menti lucide devono intervenire".NON SI PUO' ESSERE GOVERNO E OPPOSIZIONE - Il presidente del Coni sottolinea anche la "grande storia dell'Associazione calciatori", ma "oggi è il momento di chiarire che in Consiglio Federale o si è governo o si è opposizione. Fonte: http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2010/12/06/news/petrucci_scioperp_assurdo-9879693/