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Il processo Mediaset riprenderà a gennaio forse con Berlusconi

Post n°10 pubblicato il 16 Novembre 2009 da aderenties

Ricominciato dopo 14 mesi di sospensione, il procedimento slitta subito al 2010. Nel frattempo, ci saranno solo due udienze tecniche.

Al processo Mediaset, per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv, per l'imputato Silvio Berlusconi, legittimo impedimento fino al 18 gennaio dell'anno prossimo. I giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Milano hanno accolto infatti la richiesta degli avvocati del premier, che hanno portato in aula le indicazioni di Palazzo Chigi sulle prime date in cui Berlusconi potrà essere presente al Palazzo di Giustizia di Milano. E sono il 18 gennaio – appunto - e il 25. «A novembre e dicembre ci sono impegni già fissati da tempo», scrive il segretario generale della Presidenza del Consiglio, nella lettera depositata dagli avvocati di Berlusconi. «Si tratta di impegni presumibilmente assunti prima della notizia della ripresa del processo», nota il presidente della Corte, Edoardo D'Avossa nell'ordinanza, con cui fissa il calendario del processo per ogni lunedì o, in caso di «assoluto impedimento», il sabato successivo.

«Riteniamo che sarebbe inutile - aggiunge il giudice - indicare delle date di udienza, per poi chiedere la prova in relazione a ogni singolo legittimo impedimento».

E anche per questa prima udienza dopo la sospensione, la difesa del premier aveva già nelle scorse settimane depositato istanza di legittimo impedimento, per la coincidenza con il vertice Fao, che impediva a Berlusconi di partecipare, come imputato per frode fiscale. «Nessun intento dilatorio da parte nostra», ha affermato l'avvocato-onorevole Niccolò Ghedini, facendo notare come la difesa abbia «rinunciato al legittimo impedimento in questa prima udienza, poiché è stata solo organizzativa». Comunque, in caso di «attività istruttorie rilevanti – ha anticipato il difensore - il 18 gennaio 2010, il premier sarà in aula».

«Per il futuro, non mi fa felice che si facciano udienze solo quando l'imputato può», ha obiettato in apertura il pm Fabio De Pasquale, contestando gli «impedimenti di carattere assoluto».

Nelle prossime udienze, il 30 novembre e poi il 14 dicembre, intanto, la Corte dovrà decidere sulla richiesta della Procura, di riunire al troncone principale di questo procedimento anche lo stralcio a carico del presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, sempre per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici.

Il processo Mediset era stato congelato il 26 settembre del 2008, quando i giudici avevano inviato gli atti alla Consulta, accogliendo l'eccezione di costituzionalità del Lodo Alfano sollevata dai pm. Era uno dei tre ricorsi arrivati alla Corte Costituzionale, che ha poi bocciato la legge che sospendeva i procedimenti per le quattro alte cariche dello Stato.

E il prossimo 27 novembre ricomincia, sempre a Milano, per il premier anche il processo Mills, per corruzione in atti giudiziari. La posizione di Berlusconi era stata stralciata, in virtù del Lodo Alfano, e il processo congelato, mentre per l'avvocato inglese è andato avanti e sono già arrivate le condanne di primo e secondo grado. Quella di fine mese sarà però solo un'udienza tecnica di smistamento, perché il collegio giudicante, presieduto da Nicoletta Gandus, avendo già emesso una sentenza sull'ex coimputato, diventa incompatibile e dovrà passare il procedimento ad altri colleghi. Comunque, il premier anche per l'udienza di quest'altro processo, ha già invocato il legittimo impedimento.

 
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