Random Thoughts

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...drei, zwei, eins... AUS!----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ancora qualche metro e sono in cima. Finalmente potrò vedere cosa c'è dietro l'Orizzonte, scoprire qual è il Segreto custodito dalla Curvatura. Ecco: la prima mano è sulla vetta, ora anche la seconda... ancora qualche centimetro e...- Ehi... ma laggiù è tutto grigio! - Cosa vedi? - Una valle grigia circondata da vette torreggianti, massicci imponenti sui quali la luce sembra rimbalzare, fuggire via spaventata dall'orrore che assedia questo luogo. L'erba è grigia, gli alberi cinerei, il cielo plumbeo... ma che posto è questo? - Vuoi tornare indietro? - Indietro dove? Io non vengo da nessun posto.C'è un sentiero che conduce in quel luogo. Lo percorro, scendo in quella valle senza vita, incedo fra quegli alberi morti, calpesto quell'erba fatta di cenere. C'è qualcosa che scricchiola sotto i miei passi: è vetro!- Qui è pieno di scaglie di vetro: piccole lamine di cristallo colorato, fragili e sottili. - Erano ali. - Ali? - Le ali della Fate che hai ucciso! - Perché mi hai portato qui? - Guarda! Quelle erano le ali di Licia. Le riconosci? Ne raccolgo alcuni pezzi, cerco di incastrarli per ricomporre la figura che fu. - C'era un disegno su queste ali: ma... è un simbolo antico, lo riconosco! Oddio, Licia è morta!- Licia ha altre ali ora. I pezzi di vetro che hai fra le mani sono soltanto i resti di quelle che lei ti aveva donato, stolto! - Portami lontano da qui. - Laggiù c'è quello che resta di Francesca. - Francesca non aveva ali. - Davvero? Raccogli quei frammenti, mettili assieme. Cosa vedi? - No! Non voglio vederlo! So cosa c'era disegnato su quelle ali: impazzirei se vedessi il suo volto infranto. Bastano le sue lacrime per lacerare ogni fibra della mia anima.- Lì c'è Milly: sulle sue ali c'erano i suoi delfini, ricordi? - Basta così.- Quelle invece sono le ali di Claudia. Rimettine insieme i pezzi e leggerai i suoi racconti, quelli che lei ti aveva dedicato. "Ogni mia parola è una tua parola", ricordi?- Custodisco quei racconti come una delle cose più preziose cha abbia mai avuto. Sono sempre lì, nella sua busta, quella gialla.- E laggiù c'è... - Laggiù non c’è più nulla. - Laggiù ci sono Claire, Daniela, Christiane... - Ma cosa dici? Non c'è mai stato nulla tra me e loro. - Appunto... vedo che inizi a capire. E' stata la tua indifferenza ad ucciderle! Vago solitario per quella pianura devastata. Lo scricchiolare del vetro sotto i miei passi mi trapassa come lame roventi conficcate in un cuore fatto di ghiaccio. Sento il rumore dell'acqua sul bagnasciuga. C'è il mare! No, è un lago: grigio, pesante come l'aria che mi schiaccia, un'atmosfera carica di misantropia, gravida di nefandezze. Mi siedo lì, per terra, su quella riva sepolta da strati di sofferenza, i gomiti puntati sulle ginocchia e la testa fra le mani, ed attendo che quel lago torni a colorarsi di azzurro.E' pomeriggio, almeno credo. Qui non c'è il sole, la luce non è come noi la conosciamo.Devo aver dormito qui, sulla riva del Grande Lago Grigio, prostrato e incapace di reagire a quella pioggia infernale che stanotte mi ha travolto, annichilito da milioni di schegge di vetro impazzite, lamine aguzze e feroci che hanno macellato gli ultimi frammenti della mia parvenza umana. Altre Fate sono morte questa notte, il cielo ha pianto su di me le scaglie delle loro ali rotte. Non so chi le abbia uccise. Ho sentito il loro dolore... e quel dolore mi sta cambiando in qualcos'altro. Un tempo seguivo le Antiche Armonie: avevo imparato ad ascoltare i Pensieri del Bosco, compreso come intrecciare la mia Essenza con il Respiro della Natura, capito come nutrire la profondità del mio Essere. Ora sono dove si materializzano gli effetti devastanti di un'esistenza incenerita da scelte sbagliate, nel luogo in cui ci si ricongiunge con ciò che si è stati capace di distruggere, alfine. Forse ho smesso di credere nelle mie stupide fiabe... Mi sono immerso nel Grande Lago Grigio, un liquido simile a mercurio ha sfiorato la mia pelle senza bagnarla, rigenerandola dalle ferite della notte. Ora sono ancora qui, sulla sua riva spenta, in attesa che il cielo torni a lapidarmi con i resti di altre Fate morte. So che c'è un posto simmetrico a questo, da qualche parte, fatto di Colori e Suoni e Girotondi di Bambini, ma ora non posso andarci, non c'è nulla di mio lassù e questo mi impedisce di trovare la via che lì conduce. Vorrei trovarla, in futuro, o quanto meno riuscire ad evadere da questo mondo appeso tra l'Esistere ed il Subire... ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Alla fine ha prevalso l'istinto di conservazione, della MIA conservazione, e ho reciso quei legami assurdi in maniera definitiva, irreversibile. E' molto doloroso separare due anime intrecciate, è come infilarsi una mano nel petto e strapparsi il cuore. E ora mi sento come un puntino nero in una grigia immensità, una vastità sempre uguale a sè stessa, una prigione sterminata senza né pareti né sbarre, una cella dalla quale è impossibile evadere perché è infinita.Come si fa ad evadere dall'infinito?