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Sardegna, Capo Teulada: Servitù&Servizietti


di Massimo MancaSabato scorso su RaiUno è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Lineablu, l'appuntamento di RaiUno con il mare. La puntata, dedicata in gran parte all’Isola di San Pietro, una delle principali isole dell’arcipelago del Sulcis, ci ha inaspettatamente presentato la versione intruppata, ”embedded”, di Donatella Bianchi, la giornalista conduttrice della trasmissione.Secondo gli autori di Lineablu, la trasmissione “esplora l’infinito mondo sommerso, ci rende familiari le isole più lontane raccontando storie di mare e di pescatori, dai luoghi più suggestivi del Mediterraneo”.  E non solo. “L’obiettivo – si legge nel sito – è quello di promuovere la cultura del mare, ponendo grande attenzione ai problemi ambientali,di vita e di lavoro”. Balle.  Sì, perché nell’ultima puntata è andato in onda anche un lungo e inedito servizio – o per meglio dire “servizietto” – sull’esercitazione militare "Mare Aperto–Amphex", quella che ha interessato nelle settimane scorse il Poligono militare di Teulada.Intanto –piccola ma fondamentale premessa– come è stata presentata la cosa? Già questo sarebbe un piccolo scandalo, o quanto meno una notizia, visto che evidentemente nessuno si è accorto delle immagini propalate da Lineablu. Per non dire dei contenuti, che avrebbero meritato qualche resoconto e critica, che invece nessuno si è degnato di fare.Leggiamo dal sito di Lineablu. “Le navi d’assalto anfibie S.Giorgio e S.Giusto, gli uomini del reggimento S.Marco: a largo di Capo Teulada assisteremo ad una esercitazione della Marina Militare Italiana organizzata in segno di solidarietà per i due marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ancora in attesa di processo in India”. Ora, posto che le immagini trasmesse si riferiscono  solo parzialmente a quanto si è tenuto in mare, al largo di Capo Teulada (ovvero che hanno documentato molto di più, ad esempio quello che accadeva sulla spiaggia di Porto Scudo e dintorni), bisogna ribadire che il fatto che l’esercitazione sia stata spacciata da Lineablu “in segno di solidarietà per i due marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ancora in attesa di processo in India” è veramente preoccupante, se non ridicolo, anche perché non ho trovato alcun riscontro nella documentazione ufficiale delle Forze Armate Italiane. E questa è la seconda puttanata.Capirete, la “notizia” ci sarebbe stata tutta: per la prima volta in assoluto si sarebbero tenute, in segno di solidarietà per chi si trova sotto processo, delle esercitazioni militari che hanno visto dal 19 maggio scorso il coinvolgimento di Marina, Esercito e Aviazione, con la portaerei Garibaldi, tre cacciatorpediniere, navi da sbarco, tre fregate, sommergibili, cacciamine, pattugliatori, aerei, decine di elicotteri e altrettanti automezzi, con migliaia di uomini al seguito. Una barzelletta, raccontata neppure a fin di bene. Per questo ho inviato una email alla collega di Lineablu per chiederle se quanto mandato in onda, quanto raccontato con sprezzo del ridicolo, ha qualcosa a che spartire con l’obiettivo dichiarato da Lineablu, quello di “promuovere la cultura del mare e raccontare storie di mare e di pescatori”.  Vedremo se risponde perchè ci sarà proprio da ridere.Poche chiacchiere, nulla di nuovo all’orizzonte. E’ il tipico esempio di giornalismo embedded, dove i fatti mostrati non vengono posti in contraddittorio, dove non viene sentita l’altra campana (quella dei pescatori e pastori, ad esempio), dove la giornalista in tuta mimetica che intervista l’ammiraglio –cittadina onoraria di Santa Teresa di Gallura, ambasciatrice della Biodiversità 2010 e Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”– annuisce continuamente dinanzi a parole in libertà, a prescindere, senza mai fare una domanda imbarazzante.Alcuni passaggi del servizio sono poi da incorniciare. Della serie: “A domanda io rispondo e tu annuisci, ok?”.   Iniziamo con Giuseppe De Giorgi, ammiraglio e comandante in capo della Squadra Navale: "Questa è la più importante esercitazione dell'anno, partecipano tutte e tre le Forze Armate”. Chiosa pericolosissima della giornalista: “Qual è il senso di questa esercitazione?  Risposta:  “Prima di tutto è un dovere morale, poi  un dovere verso la nazione che investe il suo denaro in preparazione militare”. Applausi.Le riprese si spostano sulla terraferma, Donatella Bianchi esordisce così: “Siamo qui per stare vicino ai ragazzi del Battaglione S.Marco e per raccontare una giornata tipo di chi vive per difendere gli interessi di tutti noi”. Cosa? Gli interessi di chiiii? Bah, pensavo si dovessero difendere quelli dei pescatori! Evidentemente mi sbagliavo, che mi è bastato sentire subito dopo l’ammiraglio Pasquale Querra (già il nome è tutto un programma), comandante delle Forze da sbarco: ”La prima fase è la messa in sicurezza della spiaggia. E' importante sottolineare che questi non sono solo campi per gli aspetti militari, hanno anche il loro risvolto per la protezione civile”. Devo commentare? Meglio di no.Dulcis in fundo il colonnello Giovanni Rossitto. Così esordisce la giornalista embedded, evidentemente poco informata e molto confusa: “La relazione con le comunità locali…negli anni passati ci sono stati momenti difficili,  vedersi vietato un ingresso e sentirsi esclusi da un luogo bello come questo ha ingenerato qualche polemica, qualche contestazione (sic), la situazione oggi com'è?”. Risposta del colonnello: “La situazione, oggi come oggi, è buona. Anche perché i pescatori ricevono degli indennizzi e i pastori riescono a pascolare le loro bestie anche all’interno del Poligono, noi stiamo attenti a tutto quello che succede all’interno e cerchiamo di tenerlo pulito al massimo con attività di prevenzione ambientale, prima delle esercitazioni, e successivamente facciamo fare le bonifiche ambientali, per cui è importante avere una tutela ambientale veramente ad hoc ed efficace”.  Mitico: “Una tutela ambientale veramente ad hoc ed efficace”, dice. Ma non c’è da mettere una mano in testa ed una alla pistola?Basta, a quel punto mi è venuto da vomitare e ho cambiato canale. Non prima di aver pensato a quanto ha approvato all’unanimità, il mese scorso, la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, con la  relazione di Giampiero Scanu, quella che prevede proprio la chiusura del Poligono di Capo Teulada. Chiacchiere e distintivo, evidentemente.Continuano a prenderci per il culo. I militari, quelli di Lineablu e anche i nostri politici. E noi digeriamo tutto. Per solidarietà? Anche QUI!