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Non c'è due senza tre


 
Apprendo dell'ultimo "coniglio" tolto  dal cilindro dell'Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna e rimango allibito. Se non vi è chiaro quali siano le finalità istituzionali dell’Agenzia ve lo ricordo velocemente citando l'art. 2 dello statuto: "Salvaguardia, tutela e valorizzazione degli ecosistemi costieri e di gestione integrata delle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale".Ribadisco per precisione l'ambito d'azione: "ecosistemi costieri ed aree costiere". Ecco, a questo punto qualcuno mi spieghi che c'azzecca con la Conservatoria delle coste la realizzazione di un “Ostello internazionale della gioventù” nei boschi di Montevecchio, a 10km in linea d'aria dalla costa. Conservatoria delle coste o sempre più Agenzia immobiliare? Tutela dell'ambiente costiero o gestione immobiliare a fini turistici, culturali e commerciali? Non siete convinti? E allora andiamo alla voce "funzioni e compiti" dell'Agenzia (art. 3 dello statuto) e leggiamo tra l'altro: “Esercizio del diritto di prelazione sugli atti di vendita di terreni ed immobili previsto dall’art. 4 della legge 29 maggio 1967, n. 379 e l’acquisizione a titolo gratuito degli immobili di cui all’articolo 11 della legge 30 aprile 1976, n. 386 relativamente ai beni che ricadono nella fascia costiera dei due chilometri dal mare”. Dovrebbe bastare a richiamare l’Agenzia ad ambiti operativi più limitati e più strettamente funzionali alle proprie finalità istituzionali. E invece no, la fantasia e l'intraprendenza non mancano. Mi dicono infatti che un "Ostello internazionale della gioventù" (e sarebbe il terzo) verrà realizzato dalla Conservatoria delle coste recuperando la storica foresteria di Montevecchio, quella che ospitava gli ex dirigenti e impiegati della miniera. Apertura entro il 2013, previsto un investimento di circa 500mila euro e spese a carico del bilancio regionale. Insomma, invece di acquisire pezzi di costa per sottrarli alla speculazione e alla possibile cementificazione - e poi valorizzarli con il coinvolgimento delle popolazioni locali - ci si butta anche nelle realizzazioni immobiliari/turistiche. Qualcosa che a leggere i giornali sarà "utile per l'avvio di attività ricettiva, commerciale e culturale allo scopo di promuovere le bellezze naturali del luogo". Incredibili le dichiarazioni del direttore esecutivo dell'Agenzia, Alessio Satta: "Sarà la Ferrari del turismo di massa, uno spazio affidato a personale selezionato, altamente qualificato e preparato. Il seminterrato ospiterà un pub e i due piani superiori lasceranno spazio a 80 posti letto. Non un posto solo per trascorrere la notte, ma una soluzione per rafforzare la cultura dell'amicizia, con la possibilità di incontri e anche di provare musica e strumenti in una sala apposita". E ancora: "Questo è il primo progetto che trova ufficialità, ma abbiamo tanti altri siti costieri sotto attenzione". Ecco, adesso lo sapete anche voi: Montevecchio è un sito costiero. Tutto bello. Bravi, bene, bis!! Solo una domanda: che c'azzecca tutto questo? che cosa ha a che vedere la cultura dell'amicizia, il pub, la musica, etc etc con i fini istituzionali della Conservatoria delle coste?