I SOGNI SON DESIDERI

La Genetica del Sacro di Birmania


Il Sacro di Birmania (come il Persiano Colourpoint, il Siamese, il Balinese etc.) possiede  il gene delle "punte colorate" o gene "himalaiano",  il pelo semilungo e il guantaggio. Per quanto riguarda le punte colorate dobbiamo precisare, innanzi tutto, che in  genetica con motivo "siamese" non si intende una specifica razza o un colore specifico ma la particolare distribuzione del colore sul corpo e sulle punte. Di fatto, questo" motivo" lo ritroviamo in molte razze, totalmente diverse per struttura e morfologia, storia, carattere ma che, per quanto riguarda la colorazione del mantello, hanno genotipi perfettamente sovrapponibili. Ne è coinvolto il gene "c" o gene del colore pieno e i suoi alleli mutanti che sono recessivi nei suoi confronti ma non necessariamente tra di loro. E’ proprio uno di questi alleli, il gene "cs", quello che colora le estremità. In realtà "cs", come gli altri alleli della serie "albina" agiscono nei confronti del colore pieno diminuendo progressivamente il colore del mantello e degli occhi. Un gatto nero,  ad esempio, in presenza del gene "cs" apparirà con il mantello di un colore tra il beige e  il bianco ghiaccio e il  colore sarà confinato alle estremità (muso, orecchie, naso e coda).  La  depigmentazione agisce anche sugli occhi che diventeranno in questo caso di un blu molto intenso. E’ sperimentalmente provato che il fattore temperatura  modifica  la colorazione del mantello dei gatti  "a motivo siamese".  Un basso gradiente di temperatura sulla superficie del corpo rende il pelo più scuro, al contrario l’alta temperatura lo  schiarisce. Alle estremità quindi, dove la temperatura e più bassa rispetto al corpo, avremo una concentrazione di pigmento più elevata e quindi le punte saranno più scure. Anche le variazioni di temperatura ambientale agiscono sulla colorazione del mantello; l’effetto temperatura è evidente nei cuccioli perchè non agisce sul pelo già formato ma sul pelo in crescita,  infatti i gattini che crescono in paesi dal clima freddo (oppure il pelo che ricresce dopo una muta) sono più scuri rispetto a quelli che vivono in paesi caldi o esclusivamente in appartamenti riscaldati. I Sacri di Birmania, come tutti i gattini point, nascono bianchi, perchè in utero la temperatura è più alta e costante ( 38.5 c°) e solo dopo qualche giorno (nelle varietà diluite e necessaria qualche settimana) sarà possibile distinguere il colore delle punte. Esistono però altri fattori che possono modificare il colore; oltre alle variazioni climatiche bisogna tenere presente l’età,  (i gatti adulti hanno il mantello più scuro) ed anche il colore delle punte (tanto più le punte sono scure tanto più è intenso il colore del corpo, nel seal point, ad esempio, il colore è beige, nel lilac point il colore è bianco ghiaccio). Gli esperti sostengono, addirittura, che un mantello, non si può ritenere ben contrastato se non dopo i due anni di età. In effetti, in esposizione, il contrasto tra il colore del corpo e quello delle punte riveste un ruolo di primaria importanza. Ecco perchè gli allevatori portano in giudizio prevalentemente gatti giovani e intensificano le gare nei primi anni di vita proprio per concludere il campionato nel più breve tempo possibile: un gatto anziano potrebbe avere il pelo eccessivamente scuro e questo penalizzerebbe la sua carriera. Bisogna poi ricordare che il gene "cs" è un gene recessivo per cui deve essere presente in entrambi i genitori per potere comparire nei figli. Anche la lunghezza del suo mantello, classificato nei peli semilunghi, è dovuta ad un gene recessivo. Si tratta di " l " ( è recessivo nei confronti del pelo corto) responsabile del pelo lungo del Persiano ma anche di quello semilungo del Maine Coon, del Balinese,  del nostro Sacro di Birmania e di tutti gli altri gatti a pelo semilungo. A determinare le diverse lunghezze sono i poligeni o geni modificatori, una serie di geni la cui azione singola è del tutto trascurabile ma che, quando lavorano insieme, sono in grado di modificare l’azione del gene principale intensificandone l’intensità di espressione.  La caratteristica più spettacolare del Sacro di Birmania è, però, il guantaggio. Con questo termine si usa definire la presenza dei piedini bianchi o meglio dei piedini guantati di bianco. Questa peculiare distribuzione delle macchie bianche, regolari e simmetriche alle quattro estremità, ha diviso genetisti e studiosi. Alcuni autori sostengono che il suo genotipo è simile a quello del colourpoint (cscsll) ma con l’aggiunta del gene "s" ( gene della pezzatura bianca o piebald white spotting gene). Secondo questa ipotesi la diversa espressione di "s" è condizionata da poligeni modificatori (poligeni k) che permetterebbero alle macchie bianche di seguire una precisa distribuzione sui quattro piedi.Altri autori sostengono invece la presenza di g (gloves=guanti) gene autosomico recessivo, in grado di confinare il bianco alle estremità. Questa ipotesi sembra ora la più accreditata ma non si sa con precisione se "g " può essere considerato un secondo gene totalmente diverso e indipendente da "s" ma in grado di modificarne l’espressione oppure sia un allele dello stesso locus.