ADOTTO UNA MAMMA

solidarieta' al femminile per l'emancipazione delle donne nei villaggi gandhiani in India

 

rajasthan girl

 

BUTTERFLY EUROPE FOR INDIA

Con un accordo di collaborazione tra la Butterfly Europe for Africa ONLUS e la Gandhi In Action International si e’ costituita la nuova sezione Butterfly Europe for India

butterfly for india

Due sono i progetti che  Butterfly  Europe for India e Gandhi In Action hanno deciso di condividere in sinergia….

la “Jai Jagat  University of NonViolence” e la Campagna “Adopt a Mother  with a child

 

GANDHI IN ACTION INT.L

Gandhi In Action International, creata nel 1985, e’ un rete internazionale di contatti di cooperazione tra persone e gruppi che praticano attivamente la nonviolenza, per costruire un ponte aperto per collegare gli individui e le organizzazioni gandhiane indiane con i movimenti ambientalisti, vegetariani, pacifisti, sostenitori dei diritti umani e promotori di terapie naturali in occidente.

 

pink crowd

 

L'UNIVERSITA' DELLA NONVIOLENZA

gandhi charka

la “Jai Jagat  University of NonViolence”, una rete di strutture educative gandhiane, presenti in tutti gli stati indiani, per offrire opportunita’ agli studenti delle universita’ europee e americane, di svolgere approfondite ricerche o tesi di laurea e partecipare a stages formativi sui principi della vita nonviolenta applicabili  alle scienze sociali, politiche ed economiche del mondo occidentale.

 

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« Solidarieta' e Creativi...

KHADI un tessuto con molti valori aggiunti

'Khadi' e' il nome di un tessuto particolare. Cotone organico, filato a mano, tessuto a mano, una particolare morbidezza e consistenza, dalla piu' fine a quella piu' grossolana, che ci ricorda quei tessuti che usavano i nostri nonni e bisnonni, prima della 'rivoluzione industriale'. Un tessuto che intreccia i fili di un'umanita' semplice, che vive ancora la dimensione umana della vita vissuta con semplicita' e dignita'...

“Se riusciamo a coltivare dentro di noi lo spirito del khadi possiamo circondarci di semplicita’ in ogni passo della nostra vita.”

In questa frase di Gandhi sul cotone indiano, filato e tessuto artigianalmente, c’e’ tutta la filosofia del khadi… piu’ che un tessuto e’ un simbolo  dell’indipendenza e dell’autonomia dell’India e degli abitanti dei villaggi rurali.

Il Mahatma usava il khadi come un indumento personale e sociale, una stoffa per ripararsi dal caldo, per coprirsi dal freddo, per meditare, per pregare.  Era il suo mantello spirituale.

Quotidianamente usava il charka, il filarello tradizionale, come pratica di meditazione e di condivisione del lavoro manuale che poteva garantire il pane quotidiano ai piu’ poveri tra gli abitanti dei villaggi rurali.

“Lo spirito del Khadi significa pazienza illimitata, perche’ coloro che conoscono  la produzione del Khadi sanno quanta pazienza investono i filatori e i tessitori nel loro lavoro. Sono convinto che la rinascita della filatura e tessitura a mano possa contribuire alla rigenerazione economica e morale dell’India. I milioni di abitanti dei villaggi rurali devono avere una capacita’ produttiva artigianale per supplementare i lavori nell’agricoltura.

La filatura a mano era parte delle nostre tradizioni negli anni passati  e se a milioni devono essere salvati dalla miseria, devono essere messi nelle condizioni di reintrodurre la filatura nelle loro case e ogni villaggio deve riappropriarsi della presenza dei loro tessitori.”

S.V. GOVINDAN e' conosciuto in occidente per il Massaggio Ayurveda. Ha scritto molti libri sull'argomento e dal 1986 ha insegnato in tutta Europa a molti di coloro che oggi lo praticano professionalmente.

Qui racconta come da anni fila il cotone per la sua autosufficenza nell'abbigliamento e la sua esperienza personale con il khadi...

 

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Commenti al Post:
ironwoman63
ironwoman63 il 08/04/11 alle 21:39 via WEB
UN VIDEO INTERESSANTE, QUESTO TIPO DI COTONE LO CONOSCO TRAMITE UN MIO COLLEGA CHE PORTA DEGLI ABITI IN QUESTA FIBRA ED E' VERAMENTE COME TU LO DESCRIVI.. FORTE E RISPETTOSO DELLA PELLE AL TEMPO STESSO.. INCORRUTTIBILE .. DURA ANNI... FANTASTICO! CIAO, BUONA SERATA.. DEVO CHIAMARTI.. MA SON SEMPRE PRESA... MA MI FACCIO SENTIRE PRIMA O POI, CONTACI! ^_^ CIAOO
 
 
leduevalli2010
leduevalli2010 il 09/04/11 alle 20:00 via WEB
sono 25 anni che d'estate non uso altro.. e' un tessuto straordinario!
 
picciro
picciro il 08/04/11 alle 22:09 via WEB
bello i l video..interessante..è il caso di dire..che l'abito fa il monaco..bravo Ric..ti abbraccio..rosa
 
 
leduevalli2010
leduevalli2010 il 09/04/11 alle 20:04 via WEB
Grazie Rosa... nel caso di Govindan e' proprio vero... ogni anno veniva in Italia e stava da me un paio di settimane... un uomo dalle mani e dal cuore d'oro...
 
Ziu.Padori
Ziu.Padori il 08/04/11 alle 23:15 via WEB
1 km di filato in 3-4 , 92 in un anno.Altro che la pazienza certosina! Bel post e video molto interessante che mi ha fatto ripensare a quando le ragazze si cucivano da sole il corredo, al massimo con l'aiuto della mamma.Buona serata, ciao
 
 
leduevalli2010
leduevalli2010 il 09/04/11 alle 20:10 via WEB
C'e da dire che Govindan filava poco tempo ogni giorno e filava con l'impegno di realizzare quanto gli bastava per il suo fabbisogno personale... era per lui una pratica di meditazione e di preghiera che gli ricordava i principi dell'autonomia e indipendenza...
 
rennyjo_2010
rennyjo_2010 il 09/04/11 alle 08:32 via WEB
Il Khadi anche da noi era conosciuto ai tempi della giovinezza di mia madre, intorno agli anni 50.... poi l'industria ha invaso il mondo e pure l'India, che è una notevole potenza industriale tessile e del Kadi è sparito anche il nome..... per l'indipendenza spirituale dell'individuo necessita lo sdoganamento da una certa forma mentale e sociale dalle regole comuni e della comune sopravvivenza.
 
 
leduevalli2010
leduevalli2010 il 09/04/11 alle 19:58 via WEB
saprai che la rivoluzione industriale e' partita dall'Inghilterra che proibiva agli indiani di filare e tessere... li depredava del cotone, lo portava con le navi a Mancester dove lo lavorava meccanicamente e lo riportava in India come tessuto che gli indiani, ovviamente comperavano per vestirsi... fino a quando Gandhi ha detto basta... il cotone ce lo filiamo noi e se ci metteranno in prigione, le riempiremo fino a quando non avranno piu' posto e dovranno cambiare queste leggi ingiuste... da li' e' nata la 'rivoluzione nonviolenta" del filarello...
 
irisviola61
irisviola61 il 09/04/11 alle 16:00 via WEB
non lo conoscevo cè sempre da imparare mella vita
 
 
leduevalli2010
leduevalli2010 il 09/04/11 alle 20:14 via WEB
mi piacerebbe anche fartelo toccare questo tessuto... ha una vibrazione particolare, trasmette serenita', proprio perche' il cotone naturale non e' stato maltrattato dalle macchine, ma e' passato tra le mani di gente semplice che spesso recita i mantra mentre lavora...
 
gallipoli5
gallipoli5 il 10/04/11 alle 11:55 via WEB
Ho esercitato per più di 40 anni il mestiere sartoriale, e quando il cliente chiedeva il tessuto migliore che potessi avere in campionario per il suo abito gli consigliavo sempre un tessuto di lana o cotone indiano. In India ci sono le migliori qualità di tessuti, siano essi di lana, seta o cotone. Indossandoli, specie se a dorso nudo, si ha la sensazione d'èsser fasciati dalla freschezza e candore della natura. La stessa freschezza e candore naturale di cui s'ispira la cultura multimillenaria indiana, tutt'ora esempio di vita civile nel mondo intero, compreso quello ultratecnologico dei nostri giorni.
 
 
butterflyeurope
butterflyeurope il 10/04/11 alle 13:10 via WEB
ti ringrazio per il commento che, venendo da un esperto dei tessuti e della loro vestibilita' aggiunge valore alla qualita' della nostra proposta.
 
giorgiw84
giorgiw84 il 20/04/11 alle 02:25 via WEB
Che bel post, mi fa pensare mia madre che era sarta, aveva molte clienti e il khadi era molto richiesto perchè era una stoffa fresca, morbida e gentile sulla pelle..mi ricordo che richiedevano il khadi quelle persone che erano allergiche ad altri tipi di stoffe..mia madre di pazienza ne aveva e per questo penso che i lavori manuali servono anche alla mente e allo spirito...Grazie :-)
 
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Le quote parziali formeranno una quota individuale, maggiorata dei costi di spedizione dei pacchi di tessuti e manufatti che verranno spediti dalle mamme adottate come dono di gratitudine al domicilio delle donne sponsor.

 

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