LAB. INFORMATICO

USABILITY E ACCESSIBILITY


Spesso si sente parlare dei concetti di usabilità e accessibilità in ambito web, ma, al contrario di come si potrebbe pensare, non si tratta di 2 discipline che si pongono lo stesso obiettivo. Riguardo l’accessibilità dei siti web si tratta di qualcosa che è stato oggetto di studio da parte del WAI (Web Accessibilità Iniziative), un gruppo di lavoro costituito dal W3C, e il WAI ha generato il WCAI (Web Content Accessibilità Iniziative), che, a sua volta, ha rilasciato una serie di documenti che indicano le linee e i principi guida per realizzare contenuti web che siano accessibili al maggior numero di persone possibili. I contenuti devono quindi risultare accessibili da utenti con vari gradi di disabilità fisiche e cognitive. Le disabilità possono comprendere in particolare l’impossibilità a dirigere un mouse, cecità totale o selettiva ai colori o ci si riferisce anche a chi è non vedente vero e proprio. Nella società l’incidenza di queste disabilità è davvero ampia, e in Italia si attesta intorno al 10, 20% della popolazione, quindi si pone con urgenza il problema dell’accessibilità al web anche per chi è disagiato dal punto di vista fisico. Le pagine web quindi, secondo il WAI, dovrebbero essere costituite secondo 2 criteri: v Consentire un’elegante trasformazione della pagina da parte, ad esempio, di browser particolari. v Facile navigabilità e comprensibilità dei contenuti (principale obiettivo dell’usabilità). Un testo perciò può essere reso accessibile ad un utente cieco attraverso, ad esempio, un browser vocale che lo legga, oppure c’è la possibilità che lo stesso software descriva immagini o tabelle se il codice di questi 2 elementi è stato pensato in maniera da facilitare il browser in questa operazione. Di conseguenza si può affermare che l’accessibilità web si basa in gran parte sui concetti di compatibilità e portabilità del codice.   Il concetto di usabilità invece non riguarda una questione di codice o di compatibilità, ma ha l’obiettivo che il sito risponda alle esigenze dell’utente per il quale il sito è stato pensato, quindi mira ad un tipo di utente specifico. L’usabilità offre però strumenti e metodi che possono essere usati per completare quello che l’accessibilità lascia soltanto indicato. Infatti, attraverso l’interazione tra sito e utente, l’usabilità registra errori e fraintendimenti di progettazione, indaga sulla ragione di questi errori tramite colloqui con l’utente per stilare poi una lista di suggerimenti migliorativi. Solo scovando gli errori e ponendo ad essi rimedio un prodotto può migliorare, ma anche osservando e parlando con gli utenti è possibile sapere se un contenuto è chiaro, se è stato capito, e quindi se il sito è navigabile.