tutta una vita

Lettera per te


Ciao, innamorata/o della Vita!  ho letto un po' di te, con più calma. Il tuo natale, i tuoi parenti, i tuoi/le tue amanti (veri/e o presunti/e), i tuoi bambini (a volte un po’ cresciuti, ma sempre tali), i tuoi auguri, e il resto che mi racconti.  Come va con la salute? ti stai riposando, rilassando? fra le mura del silenzio, ti stai raccogliendo (o raccogliendo i tuoi pezzi sparsi lungo queste giornate e queste pagine?Fra poco sarò io (come te) a fare lo stesso, in attesa che il sonno mi venga a cullare senza che me ne accorga o che gli faccia resistenza, per rubargli ancora qualche istante. Sono questi momenti rarissimi che mi danno la smisurata bellezza delle vere vacanze, di potermi fermare, pensare, raccontare, riposare. Certamente, prima, come te d'altronde, il pensiero va’. Va a quelle persone che oggi ho incontrato, letto, salutato. Prime fra tutte quelli a cui nessuno pensa, come a quelle di quel presepio naturale di questa mattina. dove i "pastori" d'oggi, si sono radunati a celebrare la loro Gioia. Erano un centinaio, rappresentavano il mondo intero, quello fatto dai semplici e dai poveri, avevano ognuno, il volto della loro terra. Quanti, e di quanti essi erano i messaggeri. E tutti sorridevano, oltre il loro volto segnato, i loro sorrisi sdentati, i loro vestiti consunti, dignitosamente portati. Era la loro festa. E mi è bastato esser clandestinamente presente, per gustarne l’intensità e la genuinità per dire che veramente era Natale,  è Natale. E lo dico convinto! È Natale perché c’è ancora motivo perché il Signore si degni di venire, ovvero perché c’è chi lo sa vedere, lo sa aspettare, ne sa prendere il dono, dicendo quel “Grazie che ci sei”, che spesso io mi dimentico di sentire, pensare e dire. E allora ritorno a te, anche tu hai detto le stesse parole… sottintese molto spesso, ma evidenti da quel che le tue pagine trasudano. E allora ho pregato, e me lo perdoni, ho pregato perché quel sorriso di soddisfazione di quei volti, appaia anche sul tuo. Per capire
che anche tu hai “fatto Natale”, ed esser meno critico, mano pronto al giudizio e pensare che ancora il Miracolo è avvenuto. “Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e Pace a ciascun uomo, che Lui da sempre ama”