tutta una vita

Post N° 31


Bisogno di “PRESENZA” (2) Ancora oggi quando ne devo parlare, tiro fuori sempre la stessa questione, che il cuore e la mente dell’uomo non hanno bisogno di elucubrare sulla Esistenza, ma Toccare, palpare, vedere, sentire la “Presenza”. Essere presenti a se stessi, agli altri e a Dio. E Viceversa! Per questo nella notte-giornata di Natale, sembra che vivendo il mistero del Dio che si fa Presente all’uomo, vengano coinvolte emotivamente tutte le realtà che sono, o sono state presenti nella nostra vita. Un bisogno in ogni caso di riportarle attraverso la forza del cuore, davanti ai nostri occhi. Sentirne che ancora ci sono, nella stessa modalità che abbiamo sperimentato se non maggiore. Trovo naturale la pretesa-attesa di mia mamma che vuole riuniti a cena i suoi figli e rispettive famiglie e per l’ennesima volta, commossi, guardano il video che ho costruito con le foto di papà. Trovo giuste le sue lacrime di gioia o le sue rimostranze nei miei riguardi (l’unico sempre assente) pur sapendo della mia impossibilità ad esserci.  Ma sa che sono Presente in modo particolare, col legame ancor più forte di quello dell’affetto (senza nulla togliere al valore di questo). Nel 1999 presi l’aereo all’una del pomeriggio di Natale varcando 10.000 Km per arrivare alla sera dopo 13 ore di volo (il fuso orario mi aiutava). Questo perché la Presenza mi era stata resa possibile e non volevo venir meno alle mie convinzioni.                (segue sotto)