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DIAGNOSTICA ENZIMATICA DELL' ISCHEMIA CARDIACA

Post n°3 pubblicato il 13 Settembre 2008 da michail_bulgakov
 

L' importanza della diagnostica enzimatica nasce dal fatto che gli altri metodi per rilevare e caratterizzare, soprattutto, l' ischemia miocardica non sono abbastanza efficienti. Si pensi all' esame elettrocardiografico che pur riconoscendo il fatto avvenuto non riesce a delinearne i contorni (precisamente, questo esame non riesce a quantificare l' entità dell' infarto) o addirittura a volte non è sufficientemente precoce e dà problemi di falsa negatività. Si pensi all' esame scintigrafico le cui difficoltà risiedono nella impossibilità di indovinare la tridimensionalità della lesione laddove è possibile osservare solo la bidimensionalità.

Innanzitutto bisogna partire dal pressupposto di conoscere quello che fugge dal palazzo in fiamme costituito da un tessuto cardiaco infartuato. I primi a uscire sono:
- ioni (K+ e fosfato) [entro 60-120 minuti]
- metaboliti (lattato e adenosina) [dopo 30 minuti, fino a 7-8 ore]
- piccole proteine (mioglobina) [dopo 30 minuti, fino a 7-8 ore]
Fino a questo punto il danno è ancora reversibile. Danni gravi a carico delle membrane e necrosi cellulare conseguente del tessuto portano poi ad altre conseguenze con perdita di macromolecole (enzimi, proteine) [dopo 5-6 ore]

Si è detto prima che un difetto degli altri metodi diagnostici era quello di non quantificare l' entità della lesione. I marker biochimici non solo permettono ciò ma in più danno informazioni sullo stadio della lesione e quindi anche sulla datazione dell' evento ischemico.

MIOGLOBINA - E' il pù precoce. La velocità di scomparsa permette inoltre di stabilire se la lesione è localizzata e non espansiva o viceversa. Basta una banale analisi delle urine dunque per fare diagnosi di lesione miocardica (ricordiamo i tempi: dopo 30 minuti, fino a 7-8 ore)

CREATINA CHINASI - E' il più specifico. In effetti la CK è presente anche in altri tessuti quali il cervello e il muscolo; questo significa che non basta saggiare l' attività diquesto enzima per fare una diagnosi, bisogna anche distinguere tra le diverse isoforme tessuto-specifiche. Questi isoenzimi derivano dall' associazione di due monomeri: B e M. L' isoenzima BB è prevalente nel cervello, MM nel muscolo, BM nel miocardio! Ci sono due tecniche fondamentalmente per stabilire precisamente l' attività dell' isoenzima BM:
- per elettroforesi si separano i vari isoenzimi su agar gel e poi si misura la loro attività enzimatica (un po' lungo come metodo)
- se non ci sono patologie cerebrali evidenti si blocca con un anticorpo il monomero B e si misura l' attività creatin chinasica prima e dopo il blocco
Questi due metodi però presumono che si conosca come misurare l' attività enzimatica della creatin chinasi. E' presto detto. Si preleva un campione di siero e si aggiunge fosfocreatina e ADP (ricordiamo che la creatinchinasi genera creatina e ATP a partire da questi due reagenti). Per valutare l' attività dell' enzima possiamo dunque farlo in maniera indiretta saggiando la quantità di ATP prodotta. Con questo scopo aggiungiamo ancora glucosio, esochinasi, glucosio 6 fosfato deidrogenasi, NADP+.
glucosio + ATP <--> glucosio-6-fosfato + ADP
glucosio 6 fosfato + NADP+ <--> 6-fosfogluconato + NADPH(H+)
In questo modo un' analisi spettrofotometrica ci permette di quantificare il NADPH(H+) formato e quindi l' ATP (e quindi l' attività della CK). Essendo un' enzima ci mette ore per comparire, ma si può definire relativamente precoce poichè generalmente già alla 3° ora è possibile ritrovarla (non quelle 5-6 ore di cui si parlava prima) scomparendo dopo 3 giorni (picco dopo un giorno). Per quanto sia specifico del miocardio questo enzima subisce spesso un aumento di concentrazione ematica anche dopo un esercizio muscolare intenso e prolungato simulando l' infarto.

TROPONINE I e T - E' il marker più sensibile.Questo ha a che fare con l' escursione che subiscono i suoi valori in quanto essi possono aumentare anche di 60-70 volte. In quanto a specificità dagli anni '90 si sa bene che la troponina I e è superiore rispetto alla T. La determinazione è effettuata con un metodo immunometrico (anticorpi specifici che legano la porzione stabile dell' enzima che cioè nonsubisce modificazioni in seguiti a processi fisiologici o patologici)

NB--> Non va dimenticato che valutare attentamentei questi marker diagnostici è necessario tener conto della funzionalità degli organi che ne determinano la rimozione (fegato e reni).

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abusisessuali
abusisessuali il 14/09/08 alle 16:01 via WEB
Ciao! Ti racconto la mia disavventura: Da più di un anno lavoro a Roma in ospedale. Avevo affittato una stanza ben collegata alla metro. Ma da poco ho capito che non era una comune stanza, perchè c'erano telecamere nascoste e gas narcotici. Ho capito che la mia stanza era frequentata anche dai dipendenti del mio ospedale, che si divertivano con me. Mi somministravano anche sostanze stimolanti, sia per via orale che iniettiva sottocute. Ho provato a fare una denuncia, ma mi hanno detto che senza danni fisici la denuncia sarebbe stata archiviata e anzi avrei potuto ricevere anche una querela. Perciò ho cambiato casa, mi sono messo in malattia e sto cercando di cambiare sede di lavoro. Spero di riuscirci, anche per dimenticare questa storia. Ma anche se incredibile, credo che deve essere raccontata, per denunciare cosa succede in questa società.
(Rispondi)
chiaracarboni90
chiaracarboni90 il 28/03/11 alle 15:44 via WEB
Grazie per l'articolo sull'ischemia, anche io ne ho sofferto in passato. Un bacione, Chiara
(Rispondi)
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