Era una mattina come le altre, il sole splendeva, u paio di nuvolette facevano ombra di tanto in tanto, una leggera brezza rinfrescava l'aria e schiariva le idea di due ragazze e un ragazzo, a Foligno."OH GEORGE! " gridò Lucia, sgranando gli occhi alla vista della sua nuova casa. Ritiro tutto: non era una giornata come tutte le altre.Era la giornata in cui Lucia, Michela e En-RRRR-Rico, detto Maddie dalle ragazze, si sarebbero trasferite nella loro nuova casa a Foligno. La casa era enorme, c'erano almeno tre piscine che bisognava costeggiare per entrare."Attento a non cadere" Michela tirò fuori il suo ghigno sadico preferito, mentre si rivolgeva a Maddie.Lui le fece una linguaccia e raccolse le sue due valige. "Andiamo? Sono proprio curioso di vedere come avete conciato questa casa!" ridacchiò, incamminandosi lungo il sentiero che portava all'abitazione."FERMO LI'! " lo ammonì Lucia, alzando un braccio all' altezza del volto di lui. "Dove credi di andare? Prima entraimo noi! Poi fai casini, tu...""Io non faccio cas-..""Sì che ne fai" intervenne Michela. "Ti avevamo detto di lavarti i capelli, prima di partire, ma tu fai sempre di testa tua... Ora grondi unto da tutto le parti! Sai che sono poco stabile, quindi se cammini tu davanti a noi, lasci la scia di unto e noi scivoliamo e poi...IO CADO!""Pff! Ma non dite cretinate!""Intanto andiamo prima noi" ribadì Michela passandogli davanti."Oh, Maddie!" aggiunse Lucia. "lascia lì i bagagli, mandiamo un facchino per portarli in casa. Ricorda che ora siam ricchi!**""Come vuoi"Così le due ragazze si incamminarono con gli occhi che brillavano, a braccetto, verso la loro nuova casa. Enrico intanto le seguiva, guardandosi intorno altrettanto stupido e incuriosito da quell' enorme posto. Era una casa a tre piani, e loro tre sapevano solo che a loro spettava il secondo. Al primao risiedeva un circo, o una cosa del genere.."bah" pensò MAddie, un pelo confuso. Al terzo invece abitavano tre ragazzi... Enrico sentì improvvisamente un brivido attraversargli la schiena. Michela scriveva spesso storie... e in un si parlava di due ragazze e un ragazzo GAY che abitavano al secondo piano di una villa, mentre al terzo c'erano tre ragazzi rompiscatole... non era che Lucia e Michela l'avessero preso per quel ragazzo G A Y , vero?!? o__OI tre esplorarono la loro nuova abitazione da cima a fondo, e poi tornarono fuori alla ricerca di un bagnino. ( FACCHINO! santo cielo, sono fissata >< by Miki)"MADDIE!" tuonò Lucia. "ADESSO COME FACCIAMO?!""A far che?"Michela ghignò, com'era suo solito quando era caldo e diventava sadica. "Sei passato di qui all' andata. Se torniamo indietro rischiamo di scivolare sulla tua scia d'unto!""MA IO DICO: PERCHè LA GENTE NON SI LAVAAAA!""Pff. Andrò prima io, vi farò vedere che non..." ma Enrico non riuscì a terminare la frase che...SPLASH! Era caduto in piscina, scivolando su una mattonella resa scivolosa dall' unto che era colato dai suoi capelli. Le ragazze scoppiarono a ridere, mentre l'olio dei capelli di Enrico lasciava le chioma nera e trasformava l'acqua azzurro chiaro in una soluzione sul verde sporco, lasciando il ragazzo evidentemente più pulito."ALMENO COSì TI SEI LAVATO!" gridaono le due ragazze, in preda ai singulti dell' ilarità. Piccolo assaggio del nostro futuro osserto da... PISTACHO_ (Come se ci fosse qualcun altro che intasa il blog d'estate! =
WELCOME IN FOLIGNO - parte 1
Era una mattina come le altre, il sole splendeva, u paio di nuvolette facevano ombra di tanto in tanto, una leggera brezza rinfrescava l'aria e schiariva le idea di due ragazze e un ragazzo, a Foligno."OH GEORGE! " gridò Lucia, sgranando gli occhi alla vista della sua nuova casa. Ritiro tutto: non era una giornata come tutte le altre.Era la giornata in cui Lucia, Michela e En-RRRR-Rico, detto Maddie dalle ragazze, si sarebbero trasferite nella loro nuova casa a Foligno. La casa era enorme, c'erano almeno tre piscine che bisognava costeggiare per entrare."Attento a non cadere" Michela tirò fuori il suo ghigno sadico preferito, mentre si rivolgeva a Maddie.Lui le fece una linguaccia e raccolse le sue due valige. "Andiamo? Sono proprio curioso di vedere come avete conciato questa casa!" ridacchiò, incamminandosi lungo il sentiero che portava all'abitazione."FERMO LI'! " lo ammonì Lucia, alzando un braccio all' altezza del volto di lui. "Dove credi di andare? Prima entraimo noi! Poi fai casini, tu...""Io non faccio cas-..""Sì che ne fai" intervenne Michela. "Ti avevamo detto di lavarti i capelli, prima di partire, ma tu fai sempre di testa tua... Ora grondi unto da tutto le parti! Sai che sono poco stabile, quindi se cammini tu davanti a noi, lasci la scia di unto e noi scivoliamo e poi...IO CADO!""Pff! Ma non dite cretinate!""Intanto andiamo prima noi" ribadì Michela passandogli davanti."Oh, Maddie!" aggiunse Lucia. "lascia lì i bagagli, mandiamo un facchino per portarli in casa. Ricorda che ora siam ricchi!**""Come vuoi"Così le due ragazze si incamminarono con gli occhi che brillavano, a braccetto, verso la loro nuova casa. Enrico intanto le seguiva, guardandosi intorno altrettanto stupido e incuriosito da quell' enorme posto. Era una casa a tre piani, e loro tre sapevano solo che a loro spettava il secondo. Al primao risiedeva un circo, o una cosa del genere.."bah" pensò MAddie, un pelo confuso. Al terzo invece abitavano tre ragazzi... Enrico sentì improvvisamente un brivido attraversargli la schiena. Michela scriveva spesso storie... e in un si parlava di due ragazze e un ragazzo GAY che abitavano al secondo piano di una villa, mentre al terzo c'erano tre ragazzi rompiscatole... non era che Lucia e Michela l'avessero preso per quel ragazzo G A Y , vero?!? o__OI tre esplorarono la loro nuova abitazione da cima a fondo, e poi tornarono fuori alla ricerca di un bagnino. ( FACCHINO! santo cielo, sono fissata >< by Miki)"MADDIE!" tuonò Lucia. "ADESSO COME FACCIAMO?!""A far che?"Michela ghignò, com'era suo solito quando era caldo e diventava sadica. "Sei passato di qui all' andata. Se torniamo indietro rischiamo di scivolare sulla tua scia d'unto!""MA IO DICO: PERCHè LA GENTE NON SI LAVAAAA!""Pff. Andrò prima io, vi farò vedere che non..." ma Enrico non riuscì a terminare la frase che...SPLASH! Era caduto in piscina, scivolando su una mattonella resa scivolosa dall' unto che era colato dai suoi capelli. Le ragazze scoppiarono a ridere, mentre l'olio dei capelli di Enrico lasciava le chioma nera e trasformava l'acqua azzurro chiaro in una soluzione sul verde sporco, lasciando il ragazzo evidentemente più pulito."ALMENO COSì TI SEI LAVATO!" gridaono le due ragazze, in preda ai singulti dell' ilarità. Piccolo assaggio del nostro futuro osserto da... PISTACHO_ (Come se ci fosse qualcun altro che intasa il blog d'estate! =