Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato... Sono distese lungo la pianura bianche file di campi, son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...E buon 2008 a tutti!!!Anno pari anche se porta con sé il dono usato della bisestilità, della bisestilità…Per gli anni tuoi abbracciati nell'assedio,per i giardini tuoi favi di miele I denti mordano la terra nera, Il vino scorra a sangue nei crateri Noi gusteremo il giorno un giorno ancora.Siamo una barca chiusa nella bottiglia del bettoliere fermi nel bagnasciuga,il tempo è un alambicco che piano piano ci cola a picco,nel ghiaccio in mezzo al mare senza un messaggio da riportare,sottocoperta la ciurma canta sopracoperta la ciurma crepa.Ma un giorno sotto sale una sorpresa venne dal mare, dal fondo di uno scoglio nero di seppia come il petrolio un lampo brillò a squame nell'abisso di verderame, un eco scosse la chiglia della ciurma nella bottiglia,nel vapore del mattino s'è dipinto un arcobalenosolo la rotta ormai ci consola a spasso in mezzo al mare.I vecchi già lo sanno il perché, e anche gli alberghi tristi, che il troppo è per poco e non basta ancora ed è una volta sola.E meno male che c’è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la fa passare, se no la nostra vita sarebbe come una barchetta in mezzo al mare….Un saluto finale, anzi iniziale a tutti gli anglers e non, e alla KB..
Anno VIII del II Millennio
Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato... Sono distese lungo la pianura bianche file di campi, son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...E buon 2008 a tutti!!!Anno pari anche se porta con sé il dono usato della bisestilità, della bisestilità…Per gli anni tuoi abbracciati nell'assedio,per i giardini tuoi favi di miele I denti mordano la terra nera, Il vino scorra a sangue nei crateri Noi gusteremo il giorno un giorno ancora.Siamo una barca chiusa nella bottiglia del bettoliere fermi nel bagnasciuga,il tempo è un alambicco che piano piano ci cola a picco,nel ghiaccio in mezzo al mare senza un messaggio da riportare,sottocoperta la ciurma canta sopracoperta la ciurma crepa.Ma un giorno sotto sale una sorpresa venne dal mare, dal fondo di uno scoglio nero di seppia come il petrolio un lampo brillò a squame nell'abisso di verderame, un eco scosse la chiglia della ciurma nella bottiglia,nel vapore del mattino s'è dipinto un arcobalenosolo la rotta ormai ci consola a spasso in mezzo al mare.I vecchi già lo sanno il perché, e anche gli alberghi tristi, che il troppo è per poco e non basta ancora ed è una volta sola.E meno male che c’è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la fa passare, se no la nostra vita sarebbe come una barchetta in mezzo al mare….Un saluto finale, anzi iniziale a tutti gli anglers e non, e alla KB..