Brevi dall'Africa

LA VITA NUDA


Ieri, tornando dalla spesa, mi sono fermato a sgranocchiare una cosa appena comprata,  non era possibile portarla a casa in buone condizioni  (la cioccolata per me è come un malato grave, è intrasportabile). Questa di fermarmi con la macchina e sgranocchiare tavolette di cioccolata è una cosa che faccio spesso, fino a quando il fegato non andà a parlare direttamente col cervello... Dicevo  che  mentre ero intento a questa missione umanitaria, ho visto arrivare dal fondo della strada una ragazzina; non so se avete presenti quelle persone con gravi ritardi mentali, che avanzano incerte, con la testa piegata,  una specie di sorriso sempre stampato sul viso, che camminano un po' saltellando e agitando le braccia aperte come farfalline ferite, con un papà triste che le segue qualche metro indietro. Generalmente evito di guardarle, mi dico che è sconveniente fissarle, ci resterebbero male...cazzate! la verità è che fa male a noi guardarle non a loro, stavolta però ero nascosto in macchina, non c'erano scuse, e poi avevo la cioccolata in mano e con quella divento coraggioso, affronterei chiunque, pure una bimba celebrolesa,  quindi ho continuato a guardare...ed ho avuto la sensazione che stavo osservando..la vita, la vera vita, la vita senza trucco, senza rossetto, senza vestiti, la vita nuda ecco! Se arrivasse la smacchiavip di striscia e le dicessero "dai Nunzia vai con la tua spugnetta" , via tutto le cose apparentemente superflue di cui ci circondiamo, via le cosidette "sovrastrutture", via tutto...sono certo che la vita prenderebbe il volto di quella bambina saltellante. Difficile da guardare, imbarazzante da morire, come la vista di una vecchia madre nuda.