Brevi dall'Africa

CATECHISMO ALLA SENEGALESE


Torno allo spirito del blog: commentare ed approfondire le notizie dall'Africa che ogni tanto  appaiono sulle pagine dei quotidiani nazionali.Qualche giorno fa ho letto un'articolo che parlava del Senegal e di un fenomeno che interessa migliaia di bambini di Dakar e non solo.Alcuni MARABUT corrotti e disonesti si improvvisano maestri di strada sfruttando bambini poveri che i genitori non riescono ad accudire.  intorno a ognuno di questo "maestri" si riuniscono 50-60 bambini tra i cinque e i dodici anni che diventano i loro discepoli ed anche il loro sostegno economico.La giornata tipo di un bimbo catechizzato, raccontata proprio da uno di questi Marabutti è la seguente:ore 6 di mattina: svegliadalle 6 alle 11,00: in giro per le strade inquinatissime della capitale a chiedere l'elemonsina.ore 11,00 si porta la questua al marabutdalle 11 alle 14 si prega e si studia il coranoalle 14 si mangiapomeriggio misto tra elemosina  e preghiere.dalle 18,00 alle 20,00 si giocaore 20 a letto.  Credo che il Senegal sia uno dei paesi africani con cui abbiamo  più familiarità, grazie al fatto che  senegalesi nelle nostre città ce ne sono tanti, e con loro si fa amicizia facilmente perchè sono molto gentili, simpatici,  generalmente ben istruiti e di gradevolissima conversazione. Vendono borse o cd pirata sulle bancarelle, ma sono spesso laureamuniti e conoscono sempre due o tre lingue più di noi!Nel loro paese in effetti, ormai dal lontano 1967,  l'istruzione è obbligatoria e la cultura di questi giovani dimostra che questa legge fino ad ora ha funzionato. Il  fenomeno dei bambini catechizzati per strada è deleterio, sia perchè i bambini sono costretti all'elemosina, sia perchè l'indottrinamento dei marbut si limita ovviamente al corano, niente più lingue straniere, nessun altro tipo di libri niente matematica o peggio ancora scienze, insomma nulla di nulla, islam ed elemosina. Stop.Leggevo che ormai l'abbandono scolastico ha raggiunto percentuali enormi, oltre il 60 per cento.Ci sono diverse ONG che si occupano del problema, tra queste ce n'è una italiana l'UCV sigla che sta per UNDERSTANDING CHILDREN'S WORK. Beh, come nome..tanto italiana non mi sembra comunque ha sede in Italia e lavora a contatto con l'Unicef.