Brevi dall'Africa

LEOPOLD SEDAR SENGHOR


 Léopold Sédar Senghor Maschera Negra a Pablo Picasso Lei dorme, riposa sul candore della sabbia. Kumba Tam dorme. Una palma verde vela la febbre dei capelli, color rame la fronte curva Le palpebre chiuse, coppa duplice e sorgenti sigillate, Questa falce sottile di luna, questo labbro più nero e appena tumido - dov'è il sorriso della donna complice? Le patene delle gote, il disegno del mento cantano l'accordo muto. Viso di maschera chiuso all'effimero, senz'occhi senza materia Testa di bronzo perfetta con la patina del tempo Che non imbrattano beretti né rossetto né rughe, né tracce di lacrime o di baci O viso tale come Dio t'ha creato prima della memoria stessa delle età Viso dell'alba del mondo, non ti aprire come una gola tenera per commuovere la mia carne. Io ti adoro, o Bellezza, col mio occhio monocorde!
Senghor, letterato ed uomo politico senegalese nonchè autore di questa e molte altre poesie,  è stato presidente del Senegal dall'indipendenza fino al 31/12/1980.  Fu uno dei pochi uomini politici africani del post colonialismo a ritirarsi dalla scena politica spontaneamente e senza spargimenti di sangue.Fu lui il promotore nel 1967 della legge sull'istruzione obbligatoria, oggi purtroppo troppo spesso calpestata. Morì nel 2001.