Brevi dall'Africa

ZIMBABWE E ITALIA


E chi se l'aspettava che l'elezioni nello Zimbabwe sarebbero diventate uno dei pochi argomenti africani capace di conquistare un angolino nelle prime pagine dei quotidiani italiani, e che addirittura avrebbe assunto un certo rilievo nell'agenda politica del nostro governo, che in pochi giorni ha assunto due decisioni importanti e molto discusse a livello internazionale, tra loro contrastanti.La prima è di qualche giorno fa. Da parte del Ministro degl Esteri, Frattini, che ha ritirato l'ambasciatore da Harare.Decisione piuttosto grave.Una volta era il preludio allo scoppio di un conflitto. Si interrompevano le relazioni diplomatiche e subito dopo si presentava la dichiarazione di guerra!Ma credo possiamo stare tranquilli. Non c'è bisogno di scendere in cantina a cercare lo zaino o di spolverare la baionetta.  Non siamo in procinto di invadere lo Zimbabwe.Anzi.Proprio ieri, il primo ministro italiano si è reso protagonista per una  presa di posizione di segno opposto, molto criticata dagli altri capi di governo occidentali.Si è schierato contro l'idea di sanzioni ai danni dello Zimbabwe per punire Mugabe e i suoi, sanzioni a gran voce invocate dal governo inglese e tedesco, e ampiamente condivise da tutte le altre potenze del G8. Berlusconi si è così improvvisamente ritrovato in dissenso con tutti gli altri leader occidentali e fianco a fianco con i leader dei paesi africani, in particolare Thabo Mbeki, presidente del Sudafrica, che si batte per un governo di compromesso, che coinvolga sia Mugabe che Tsvangirai.Per carità, quest'idea mi sembra sbilenca e disgustosa, assolutamente. Eppure....eppure stavolta non riesco ad essere del tutto critico con Berlusconi. Non so cosa lo abbia spinto ad assumere questa scomoda posizione, ma io non riesco a capire a cosa cavolo servano le sanzioni, i boicottaggi, gli embarghi.L'unica vera vittima di queste misure è il popolo, che vedrà crescere  i proprio disagi, la propria miseria. Il Big Man non le  soffre, non si spaventa affatto. Cosa gliene fraga a lui se la gente avrà  più la fame o se morirranno pù bambini per banalissime malattie.Mi sapete dire a cosa sono servite le sanzioni contro Saddam Hussein, contro Gheddafi, contro Iran, Afghanistan, ecc...? A NULLA! Anzi, spesso, come nel caso della Libia, hanno aiutato quegli stessi  tiranni che, sulla carta, avrebbero voluto punire, a ricompattare  la popolazione e a scaricare sulle  potenze occidentali la colpa della miseria del proprio popolo mascherando così il proprio nefando e criminale modo di governare.Ma Santo Iddio, se si sono rivelate sempre assolutamente inutili, perchè continuano ad usarle? Senza dimenticare che, ogni volta che si applicano questi provvedimenti restrittivi nei confronti di uno stato, si originano contemporaneamente tutta una serie di traffici illeciti,  merrcato nero,  prezzi alle stelle, affari miliardari.Si, incredibile  ma vero, stavolta, forse per motivi diversi dai suoi, concordo con una presa di posizione di Berlusconi. Strano, come deve sembrare strano anche a Silvio trovarsi, solo per un attimo,  più vicino a Mbeki che al suo amico Bush.