Brevi dall'Africa

Accordo storico o solito incuicio?


Sono imbarazzato nel dare questa notizia. Sembrerebbe buona, così almeno viene lanciata dai principali mezzi d’informazione, (un’intera pagina del corriere) e perfino dall’Onu. Quattro amiconi, che in una foto che non sono riuscito a postare si stringono la mano, hanno  firmato un accordo che dovrebbe finalmente dare allo Zimbabwe un nuovo governo. Sono: Arthur Muthambara: leader di una fazione di dissidenti del partito di Tsangirai (MDC)  Robert Mugabe Morgan Tsvangirai:  capo del Mdc Thabo Mbeki: presidente del Sud Africa.  L’accordo prevede la creazione di un governo di unità nazionale, con una spartizione di 31 ministeri tra i due partiti principali. 15 al partito di Mugabe e 16 a quello di Tsvangirai-Muthambara: Mugabe resta presidente della repubblica, ovviamente Tsvangirai presidente del consiglio E Muthambara diventa vice primo ministro. E chi è Muthambara? Presto detto. Ricordiamoci che Mugabe ha vinto le elezioni presidenziali (grazie al ritiro forzato di Tsvangirai), ma ha perso quelle parlamentari, e la maggioranza in parlamento ce l’ha l’MD. Tsvangirai si rifiutava di scendere a patti con Mugabe che, perciò, non poteva formare un nuovo governo. Muthambara appartiene al partito di Tsvangirai, ma nei giorni scorsi ha scavalcato il suo leader ed è sceso a patti con Mugabe, che così aveva di nuovo la maggioranza A quel punto Tsvangirai ha cambiato atteggiamento ed ha accettato l’accordo. Secondo molti osservatori ha fatto bene, non aveva scelte, anzi, la considerano una grande vittoria di Mbeki, il presidente del Sud Africa artefice della mediazione. Secondo questi esperti di Africa adesso lo Zimbabwe può ripartire, si possono fare le riforme, il governo è più credibile per cui possono riprendere gli aiuti economici dall'occidente….. Sarà, ma io ricordo che questi governi di unità nazionale sono sempre stati infausti, in Africa poi hanno sempre rappresentato un sistema per far si che un partito di opposizione di duri e puri, di partecipare al gioco del potere , diventando così un partito di molli e corrotti. Sarà, ma io ho in mente alcune  immagini, quelle che ho messo in alto: sono foto di Tsvangirai, di non molto tempo fa che hanno fatto il giro del mondo. Lo si vede col viso tumefatto,  ridotto da far paura,  dopo essere stato torturato e  picchiato dalle squadracce di polizia di Mugabe. Come ha potuto accettare di andare al governo con sì brutta compagnia? C’è un passaggio di un libro di Bartholomaus Grill, che ho sempre evitato di citare, ma che adesso continua a tornarmi alla mente per cui lo riporto così com’è. E’ tratto dal libro “Africa” edito dalla Fandango libri. “ Nell’autunno del 2000 incontrai Tsvangirai, un uomo dell’opposizione, un leader sindacalista senza paura, un uomo del popolo, incorruttibile, con una visione democratica. Forse anche Tsvangirai , un giorno lontano avrebbe potuto finire come il suo predecessore Mugabe?Tsvangirai reagì piccato al quesito.” E’ fuori questione, la sua domanda è tipica. Lei ha in testa i vecchi pregiudizi contro l’Africa”Quasi le stesse parole le avevo già udite nel 1997 in un cortile di Abidjan…..dalla bocca di un insegnante di storia…..capo del FPI….partito d’opposizione in Costa d’Avorio…. la faccio breve, si trattava di Laurent Gbagbo che durante l’intervista dichiarò che le vere emergenze del paese erano vera democrazia, uguaglianza sociale, radicali riforme economiche, fine delle polarizzazioni etniche....Dopo pochi mesi dall’intervista il professore prese il potere….e la Costa d’Avorio piange ancora le stragi e la guerra civile che ne seguì) Grill è senza dubbio un ottimo giornalista, ma è eccessivamente pessimista e non ha fiducia in nessuno, o semplicemente conosce molto bene l’Africa? Lo sapremo presto.