Brevi dall'Africa

RAGNI E VISIGOTI


Questa doveva essere la risposta ad un intervento di Marta, ma poi vista la lunghezza ho preferito fare un nuovo post.La domanda gira da un po’ nell’aria, la si sente in tv, nelle radio, sui blog.Cosa è razzismo e cosa non lo è.Perché ci sono atti violenti che vengono definiti razzisti mentre per altri non si usa questa parola.Vorrei chiarire subito una cosa: secondo me il razzismo non è l’atto violento in se. Quelli che hanno ucciso gli africani in Campania  non sono razzisti, sono assassini.Anche i due tipi di Milano, non sono razzisti semplicemente perché hanno ammazzato Abdul, ma perché hanno avuto quella assurda e violentissima reazione probabilmente anche a causa del colore del ragazzo, tanto è vero che mentre lo sprangavano urlavano il loro odio.Viceversa, odiare un negro che ci ha picchiati o derubati per strada, o che ha violentato una ragazza, non è un comportamento razzista, assolutamente.Lo diventa però se, per questo motivo,  appena vediamo un altro negro lo guardiamo con odio pensando che sarà anche lui capace di fare altrettanto. Ecco, il razzismo è fare diventare collettive  le colpe individuali.Tornando a quanto diceva  Marta....chi lo ha detto che non esiste il razzismo dei neri nei confronti dei bianchi? C'è sempre stato, come anche tanti altri razzismi collaterali, neri più chiari contro neri più scuri, gialli chiari contro gialli limone ecc... Perchè fa più rumore il razzismo bianchi contro colorati? Semplicemente perchè stiamo meglio noi. Il razzismo dei neri nei confronti dei bianchi diventerà grave quando i primi supereranno il tenore di vita dei secondi. Allo stesso modo, l'antipatia dei meridionali vs i settentrionali, non rileva, fino a quando i settentrionali se ne staranno a casa loro. E' possibilissimo che un barbone sia snob da morire, estremamente selettivo nelle amicizie, ma nessuno se ne accorgerà fino a quando questi non diventerà ricco e la sua amicizia richiesta dagli altri. (Brutto st'esempio, vero? Beh, ma rende l'idea e lo lascio) “Vietato l'ingresso ai ragni ed ai Vichinghi” diceva Benigni. Anche questa frase sarebbe razzista, ma visto che Vichinghi in giro non se ne vedono, la frase è simpatica, ironica. Se ci fossero tanti Vichinghi la stessa affermazione sarebbe inaccettabile, e Santoro imbastirebbe tanti programmi sui Vichinghi e sulle loro precarie condizioni di vita...o lo farebbe Emilio Fede? ahahaha, mah! Che i giornalisti si lancino sulle notizie che puzzano di razzismo come le mosche sulla cacca è verissimo ed è una cosa che sta sulle balle anche a me. Ma il razzismo non è in aumento perchè lo dice Santoro o qualche altro, ma solo perchè è aumentato il contatto tra popoli diversi. Anzi, direi che il razzismo non è aumentato affatto, è sempre lo stesso, solo che ci sono in giro....molti più vichinghi. Io ho visto il primo negro a 14 anni, alla stazione di Roma Termini....adesso le cose vanno in un altro modo.Non è che non eravamo razzisti allora, ma ci mancava la materia prima. Il razzismo non lo avverto dalle notizie sui giornali, ma dagli sguardi della gente per strada.. beh, basta così. Saluti a tutti, ho chiuso il profilo per stanchezza, ma spero di continuare col blog Buon fine settimana