Quando ero ragazzino io “togo” era una parola che si usava molto, faceva molto giovane, molto ”trendy” (anche se trendy in italiano non esisteva ancora).Era il corrispondente di figo, forte, da sballo.Per questo lo stato del Togo mi ha sempre incuriosito tanto, lo immaginavo un posto molto divertente, pieno di gente allegra e simpatica. Ed è forse per non restare deluso che non ho mai approfondito molto le mie conoscenze su questa nazione. Beh, è arrivato il momento.Difficile, come per quasi tutte le nazioni africane, reperire notizie certe precedenti alla colonizzazione, non per mancanza di documenti o di storia, secondo me; ma perché forse si tende a sottovalutare l’importanza della storia antica dell’Africa e la continuità con quella attuale, come se tutto cominciò quel giorno in cui sbarcò il bianco. Le mie prime notizie certe sul Togo risalgono perciò alla colonizzazione da parte dei Portoghesi, seguiti dai danesi e dai soliti inglesi e francesi.La costa sulla quale si affaccia il Togo è stata tra le più coinvolte nel mercato degli schiavi, e il popolo dei Mina (anche questo evocativo come nome), uno dei più numerosi della regione, partecipavano attivamente a questo commercio, comprando schiavi da popoli dell’interno e rivendendoli agli occidentali.Successivamente il Togo diventava un protettorato tedesco fino alla fine della seconda guerra mondiale, diviso poi tra Inghilterra e Francia. Indipendente dal 1960 è una delle prime nazioni africane in cui comincia la macabra danza dei colpi di stato. Il primo nel 1963, mentre, a molti chilometri di distanza, in una cittadina del sud Italia nascevo io, il secondo nel 1967, mentre nella stessa cittadina nasceva mio fratello. Da quel giorno non sono nati altri miei parenti in quella città ed è forse per questo che il colonnello Etienne Eyadema, uno dei tanti big man africani, agguantato il potere con quell’ultimo colpo di stato, riuscì con qualche breve interruzione, a continuare a governare il paese (pessimamente) fino alla morte, avvenuta nel 2005. Si dice che dietro questo crudele dittatore, macchiatosi di stragi e atrocità varie, ci fosse in realtà la Francia.Tra le varie stranezze di quest’uomo, c’è un monumento, questo.
elezioni in togo
Quando ero ragazzino io “togo” era una parola che si usava molto, faceva molto giovane, molto ”trendy” (anche se trendy in italiano non esisteva ancora).Era il corrispondente di figo, forte, da sballo.Per questo lo stato del Togo mi ha sempre incuriosito tanto, lo immaginavo un posto molto divertente, pieno di gente allegra e simpatica. Ed è forse per non restare deluso che non ho mai approfondito molto le mie conoscenze su questa nazione. Beh, è arrivato il momento.Difficile, come per quasi tutte le nazioni africane, reperire notizie certe precedenti alla colonizzazione, non per mancanza di documenti o di storia, secondo me; ma perché forse si tende a sottovalutare l’importanza della storia antica dell’Africa e la continuità con quella attuale, come se tutto cominciò quel giorno in cui sbarcò il bianco. Le mie prime notizie certe sul Togo risalgono perciò alla colonizzazione da parte dei Portoghesi, seguiti dai danesi e dai soliti inglesi e francesi.La costa sulla quale si affaccia il Togo è stata tra le più coinvolte nel mercato degli schiavi, e il popolo dei Mina (anche questo evocativo come nome), uno dei più numerosi della regione, partecipavano attivamente a questo commercio, comprando schiavi da popoli dell’interno e rivendendoli agli occidentali.Successivamente il Togo diventava un protettorato tedesco fino alla fine della seconda guerra mondiale, diviso poi tra Inghilterra e Francia. Indipendente dal 1960 è una delle prime nazioni africane in cui comincia la macabra danza dei colpi di stato. Il primo nel 1963, mentre, a molti chilometri di distanza, in una cittadina del sud Italia nascevo io, il secondo nel 1967, mentre nella stessa cittadina nasceva mio fratello. Da quel giorno non sono nati altri miei parenti in quella città ed è forse per questo che il colonnello Etienne Eyadema, uno dei tanti big man africani, agguantato il potere con quell’ultimo colpo di stato, riuscì con qualche breve interruzione, a continuare a governare il paese (pessimamente) fino alla morte, avvenuta nel 2005. Si dice che dietro questo crudele dittatore, macchiatosi di stragi e atrocità varie, ci fosse in realtà la Francia.Tra le varie stranezze di quest’uomo, c’è un monumento, questo.