Brevi dall'Africa

Elezioni in Ghana


Kufuor è stato confermato presidente per un secondo mandato, rimanendo al comando del Ghana per otto anni in tutto. I commenti su di lui sono vari, alcuni positivi altri meno. Gli si rimprovera soprattutto di aver reso il suo paese uno stato vassallo delle istituzioni finanziarie internazionali, come FMI, la banca mondiale ecc,le stesse per capirci che, hanno "aiutato" l'Argentina e che in realtà sono tra le principali cause della sua bancarotta. Nel complesso comunque sembra aver ben governato, soprattutto in politica estera, dove ha fatto da paciere in molte crisi africane, Liberia in testa. A chi lo ha accusato di essere un oratore poco carismatico e noioso, ha risposto che se la noia dona pace e stabilità permettendo ai cittadini di vivere tranquillamente la loro quotidianità allora ci vuole davvero qualcuno che regali noia in grandi quantità. Ma non è certo la noia il problema principale per la maggior parte dei cittadini ganesi che come giustamente notava Lucezia, continuano a dover emigrare per sopravvivere, costretti ancora adesso, in percentuali vicine al 50% a vivere sotto la soglia di povertà. Quando si parla di miglioramenti si parla di una tendenza, di un segnale, per cambiare davvero il tenore di vita di questi paesi ci vuole molto tempo e molta fortuna, ma l'importante è cominciare e qui sembra che qualcosa sia cominciata. Finita la storia del Ghana veniamo all'oggi. Anzi, all'ieri, visto che si tratta di una notizia di cui avrei dovuto dovuto parlare un anno fa, quando ho interrotto il blog. A gennaio 2009 il Ghana è tornato alle urne. Kufuor, avendo già governato per due mandati non si è ricandidato, rispettando le regole costituzionali. Beh, sembrerebbe scontato ma non lo è affatto e non penso solo all'Africa!!! (vi viene in mente qualcuno che quando inciampa in una qualche legge fastidiosa impugna il macete della legislatura d’urgenza ed appiana tutto a colpi di decreti interpretativi? A me sì! Niente Kufuor dunque, i due candidati erano:1) Nana Akufo Addo, candidato dell'NPP, il partito del presidente uscente, in continuità quindi con Kufuor2) John Atta Mills, vecchia conoscenza, per essere stato vice di Rawlings e avversario di Kufuor nelle elezioni del 2000.Le elezioni sono state molto complicate, il risultato incerto fino alla fine. Tanto che addirittura in una regione è stato necessario rivotare perché erano stati fatti errori nella registrazione degli elettori. Alla fine, per 50,23% contro 49,77%, l'ha spuntata John Atta Mills; nonostante il risultato risicatissimo e contrastato, non ci sono stati particolari disordini, e questo è un altro motivo per cui mi piace il Ghana.Lo so, sarebbe stato più rassicurante un successo dell'altro candidato, visto che Milss è stato vicino a Rawlings per cui potrebbe inserirsi nel filone ghanese autoritario e populista, ma la sua elezione è stata salutata positivamente dalla critica internazionale. 
In realtà il nuovo presidente è molto diverso dal carismatico e autoritario J.J. Si presenta come un intellettuale, professore di diritto e progressista. Anche lui come quasi tutti i suoi predecessori ha praticato diversi sport da giovane anche a livello agonistico tanto da arrivare addirittura a fare parte della nazionale del Ghana di hockey sul ghiaccio. (Ebbene si, evidentemente esiste anche una nazionale ghanese di hockey!!). Per dare un segnale di discontinuità rispetto al passato regime, ha rifiutato di scegliere come vicepresidente la moglie di Rawlings, anche se questa gli avrebbe portato i voti delle regioni settentrionali.Ridurre la disoccupazione, che attualmente è al 20% (non alta, a confronto delle nazioni confinanti) e far uscire la metà della popolazione ghanese dallo stato di povertà in cui si trova attualmente sono le principali sfide con le quali si dovrà confrontare il suo governo. Dovrà inoltre resistere all’invadenza cinese, che mira alle ricchezze del sottosuolo africano corrompendo i politici locali, e alle multinazionali interessate ai nuovi giacimenti petroliferi scoperti al largo delle coste ghanesi, per evitare di far diventare il suo paese una nuova Nigeria.Sempre in fatto di fonti energetiche  c’è adesso una nuova insidia per i paesi africani in generale, ed il Ghana in particolare, e cioè lo sfruttamento dei terreni agricoli per produrre quelli che vengono chiamati agro carburanti, o bio carburanti. Numerose imprese europee (olanda, svezia germania Inghilterra) e sudamericane si contendono la proprietà di enormi appezzamenti di terreno per realizzare coltivazioni finalizzate ad ottenere biocarburanti. In Ghana più di 55.000 ettari di terreno di proprietà di imprese private sono già stati messi a cultura e molti altri seguiranno presto la stessa sorte. Se non si pone un argine a queste coltivazioni si rischia di togliere risorse vitali ai contadini e a tutti gli abitanti, oltre ai rischi sulla sicurezza alimentare che queste colture comportano. Che follia sarebbe quella di restare senza derrate alimentari perché tutto i terreni agricoli vengono tutti sfruttati per produrre biodiesel! In pratica tutti i soldi guadagnati vendendo i terreni agli stranieri verrebbero spesi per acquistare dall’estero i prodotti agricoli. Terra coltivabile in Ghana ce n'è , ma non è certo una risorsa inesauribile, si può anche vendere tutta....e poi? Insomma, tornando alla noia, il nuovo presidente non dovrebbe correre il rischio di annoiarsi, staremo a vedere.