Brevi dall'Africa

IL BAOBAB


.Kenyatta muore  nel 1978 ed il suo posto viene preso dal suo vicepresidente Daniel Arap Moi. Sarò banale, superficiale ed ignorante ma mi piace sintetizzare il governo di quest'uomo con un disegno, preso dal "Piccolo Principe". Eccolo Arap Moi.
Scegliete a piacere uno dei tre baobab. Gli altri due possono essere...che ne so....Mugabe, Mobutu, c'è pieno così di baobab in Africa!!! All'inizio sono piccoli arbusti, ma se non c'è un piccolo principe pronto a sdradicarli subito, crescono, si fanno grossi, sempre più grossi, si prendono tutto il paese e nn lasciano nulla a nessuno! Ed una volta diventati enormi eliminarli diventa impossibile. Intorno a loro lo spazio vitale è azzerato, il pianeta, pardon, il paese diventa inabitabile, povero, disperato. mentre loro, i baobab, i loro rami e le loro radici si allargano senza ostacoli. Dal 79 al 93 ai Kenyoti viene risparmiata la fatica di andare a votare. E quando finalmente il presidente è costretto dalle pressioni internazionali a scomodare i suoi connazionali, chi le vince le elezioni? Ma c'è dubbio? Lui ovviamente, è sempre così coi baobab. Non lasciano spazio a nessun altro. Basta, su Arap  Moi credo davvero non ci sia bisogno di dire altro. Sui libri si legge che il Kenia mantiene negli anni un'economia di stampo capitalista.....proverò a tornarci su questa cosa. Intanto la leggo nel senso che, nella guerra fredda, tra Russia e Stati Uniti, il Kenya si fa aiutare prevalentemente da questi ultimi, Per cui, quando finita la guerra fredda non serve più, gli USA lo scaricano, allo stesso modo di tanti altri caudilli. Il baobab resiste in piedi ancora qualche annetto ma nel 2002 è costretto a capitolare. Gli viene impedito di presentarsi alle elezioni. Candida il figlio di Kenyatta, ma il popolo vuole cambiare e sceglie un uomo nuovo: Mwai Kibaki.