La vita che vorrei..

3 ottobre 2013


  
 Roma si è svegliata ancora con il sole ed è dolce pensare che son tornate le famigerate ottobrate, sembrano lontani i temporali di qualche giorno fa. Sono stati giorni pieni di ansia e silenzi, la mia Camilla ha messo sottosopra la casa e non è un buon segno. Ha preparato un po’ di cose con la scusa di voler essere d’aiuto alla sua amica che si occupa di solidarietà ma chissà perché ma ho visto dar via cose che solo qualche tempo fa erano fonte di sorrisi. Bah, valle a capire queste anime tormentate! Io so solo che ieri ha salutato il mattino con il caffè dopo giorni ubriacati di camomilla e oggi in cucina c’era odore di arance e non credo che nel tazzone ci fosse liquido nero. Come sempre la vedo uscire, si veste di buonumore ma torna con gli occhioni velati di malinconia. Riempie i suoi giorni di lavoro fino allo sfinimento, si rilassa con passeggiate, mostre, cinema e happy hour con gli amici ma torna sempre a casa, da quando son qui io non ricordo che mi abbia lasciata sola una sera. Passiamo le serate a farci compagnia, se legge commenta con me, se telefona finge serenità e in quanto alla tv abbiamo degli appuntamenti fissi. Il Martedì il suo telefilm preferito per deliziarsi gli occhi con Simon. Il Mercoledì l’immancabile Montalbano che spesso la fa piangere per nostalgia.Il Giovedì, per fortuna, c’è la professoressa che la fa sorridere. Negli altri giorni quando non si inventa altro, film e documentari a volontà. Per sano egoismo mi piace pensare che non esce anche per non lasciarmi sola ma poi mi auguro che presto toglierà la polvere dal suo trolley  anche perché anche il mio trasportino adora cambiare aria. So che le carezze per me sono inversamente proporzionali al suo umore ma io vorrei per lei mari di sorrisi e sentirle dire:”Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire”.(da Donne che amano troppo di Robin Norwood)