Geo

Sogni e realtà...

 

AREA PERSONALE

 

ALGHERO 2007

... forse perché il tempo qui scorre più lento
ed il vento di novembre ti soffia nelle orecchie
... non so se sono gli odori oppure la luce abbagliante di giugno

oppure quelle strade sempre più lunghe, pare non finiscano mai
ma tutte inesorabilmente ti portano verso lo stesso luogo ... il mare.

quel mare da dove arriva la gente di fuori

quel mare che quando parti ...
ti separa dalle strade, dal tempo, dal vento di questa isola

ma tutto questo è già dentro il tuo cuore.

                                                                         (Enzo Favata, 1999)

 

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MANÀMANÀ!!!

 

 

...verità

Post n°8 pubblicato il 08 Giugno 2007 da agendanoir

La rana e lo scorpione

Una rana e uno scorpione si incontrarono davanti a un fiume. Entrambi volevano passare dall´altra parte, e se la rana non aveva difficoltà, lo scorpione era preoccupato, perché non sapeva nuotare.

Per piacere, mia cara rana, mi porteresti dall´altra parte del ruscello?" chiese lo scorpione, con la voce più dolce che gli riuscì di fare.
"Fossi matta!" gli rispose la rana "Non provare nemmeno ad avvicinarti, non ho nessuna voglia di farmi pungere da te".
"Ma ragiona, ranocchietta: se tu mi aiuti a passare il fiume prendendomi sulla groppa, io mai e poi mai ti pungerei: se lo facessi, annegherei, perché non so nuotare".
La rana rifletté, e decise di aiutare lo scorpione, un po´ perché aveva paura che altrimenti la avrebbe punta, un po´ perché era un animale generoso, e dopo tutto lo scorpione non le aveva fatto niente di male.
E così lo scorpione saltò in groppa alla rana, e tutti e due si buttarono in acqua. Erano già a metà del percorso, proprio in mezzo al fiume, quando la rana sentì un dolore acutissimo sulla schiena. "Ma come?" esclamò "mi hai punta! E ora moriremo tutti e due, io per il veleno, e tu perché annegherai! ?Ma perché lo hai fatto?" E lo scorpione rispose: "Già, perché l´ho fatto? Perché pungere è la mia natura, e io non posso farci niente".

 
 
 

ai miei amici... :-)

Post n°7 pubblicato il 03 Giugno 2007 da agendanoir
 

"L'impalcatura umana essendo quella che è - e cioè cuore, corpo, cervello, tutti mescolati insieme e non sistemati in compartimenti separati come senza dubbio saranno tra un milione di anni - una bella cena è molto importante per una buona conversazione. Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è cenato bene."  :-)

Il mio libro preferito, quello che mi dà la carica...

"Una stanza tutta per sè" di Virginia Woolf

Credere che le donne siano arrivate a scrivere a seguito di un qualche processo naturale è errato. Così come è errato credere che uomini e donne abbiano potuto attingere, nei secoli, da realtà similari e da contesti paritari.

La cultura tanto decantata è da sempre stata, infatti, solo appannaggio maschile. La donna che decideva di scrivere, lo faceva nel silenzio della sua stanza, alla fine di giornate faticose dedicate alla famiglia, e lontano da sguardi indiscreti.

Solo una volta libere, sarebbero state in grado di raccontarsi pazientemente per quello che veramente erano, e non per quello che gli uomini avevano sempre preteso che fossero.

Per riuscire in ciò, ci spiega Virginia, la cosa migliore sarebbe che ogni donna, ogni nuova scrittrice, avesse una stanza tutta per sé dove rifugiarsi, e magari un’indipendenza economica che la rendesse libera da ogni tipo di ricatto morale e sociale. Questo è il suo augurio ad ognuna di noi.

"Come quando scopri che quel che hai sognato non era un sogno, era vero. Ma per provare questa felicità, devi aver pensato, anche solo una volta, che era tutto finito. Devi vederlo anche solo una volta, il mare da lontano."

Bisogna imparare dalle cose più semplici... ;-)

"Che animale sei?" di Paola Mastrocola

Quando uno nasce, non sa chi è. E se non c'è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione. Perché sapere chi siamo è bello, è un pensiero che ci dà sollievo. Ma nel nostro mondo, una volta entrati, non è detto che ci sentiamo davvero bene. Occorre molta immaginazione, e qualche buon amico, e magari un Lupo Solitario che si innamora di te...

Riscoprire la Vita nelle sue origini come esseri umani generati e comandati dalla Natura è un viaggio affascinante e che fa molto meditare... :-)

"...E venne chiamata due cuori" di Marlo Morgan

"E venne chiamata due cuori" è il racconto di una dottoressa americana, che riceve un invito in australia per il ritiro di un premio, almeno è quello che crede lei.
Una volta arrivata all'appuntamento l'aspetterà invece un tribù di indigeni che l'accompagnerà per un lungo viaggio attraverso l' Outback australiano. Lì imparerà sia a sopportare il "dolore" fisico che a riscoprire la sua spiritualità.

" Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupèy

..questa fantastica storia ci da una grande lezione di vita: guardare le cose non con gli occhi, ma utilizzando l'unico mezzo piu' giusto...il Cuore..se tutti apprendessero questa lezione riusciremmo a trovare il senso di quel nostro percorso chiamato Vita..

E chi l'ha detto che un libro deve contenere per forza parole?!?

A volte sono talmente stanca dopo una giornata passata a lavorare al pc...un buon "amico libro" per me deve anche farmi divertire quando ne ho bisogno! e quindi vai con lo "strafogo" di vignette esilaranti! ;-)        

"Il libro dei coniglietti suicidi" di Andy Riley

I “Bunnies Suicides” l’affrontano con espressione impassibile, determinata, paziente. C’è un che di zen in questo libricino, messo in risalto dall’inevitabile paragone tra la divertente follia suicida dei coniglietti e la tristemente reale vocazione del genere umano all’auto distruzione.

Non ricordo chi ha detto “una risata ci seppellirà”. Nel caso dei coniglietti non potrebbe essere più vero.

Surreali, ingegnose, le storie raccolte in questo volume ci fanno sorridere su un argomento delicato come il suicidio, facendoci dimenticare la paura della morte.
 
 
 

vorrei essere lì...

Post n°6 pubblicato il 25 Maggio 2007 da agendanoir

immagine

...in completa solitudine per sentire il dolce suono delle onde del mare, vedere quei caldi colori che fanno brillare gli occhi, i mille profumi della natura che inebriano i sensi, il sole che mi scalda il corpo e la brezza che mi da i brividi sulla pelle...gli spruzzi dell'acqua che mi fanno sentire viva, il gusto del sale che si scioglie piano sulle labbra...e tutto questo entra dentro di me...e non pensare a niente che non sia l'armonia dei sensi che si perdono nella natura...la pace dell'anima... :-)

 
 
 

...vita

Post n°5 pubblicato il 12 Maggio 2007 da agendanoir

Sa vida
Sa vida est comenti una cipudda,
dda tocchis e ti fait prangiri meda.
Ma nos ita poteus fai?
Nudda
narat s’indolenti.
Totus
narat chi sa vida
dda bolit biviri intensamenti!

 immagine 
La vita
La vita è come una cipolla,
la tocchi e piangi immediatamente .
E allora, che si può fare?
Nulla
dice l’indolente.
Tutto
dice chi la vita
la vuol vivere intensamente.

immagine

...l'ardita Escala del Cabirol, aperta nel 1954: un sentiero con 656 gradini e alcuni tratti pianeggianti che scende lungo tutta la falesia, dai 110 metri della sommità fino all'ingresso lambito dalle onde... (Capo Caccia, Alghero)

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 04 Maggio 2007 da agendanoir
 

                                                       immagine                                                   

"Vivere è un pò
come navigare..
Lasciare gli ormeggi
della fantasia
scivolando piano.
piano..
verso lidi sconosciuti.
Una brezza marina
mi accarezza...
Nel viaggio dei desideri.
Voli di gabbiani
s'intrecciano
nell'azzurrità oceanica,
sfiorano con battiti d'ali
la superficie, poi....
un fremito, un palpito
scivola sul cuore.
L'occhio si allunga
verso l'orizzonte...
e l'anima canta,
col vento dei desideri.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 01 Maggio 2007 da agendanoir

immagine

Il mio mondo
Il mio mondo è qui
tra cielo e montagna
sempre più grande è la brama
di campare e morire qui

Il mio mondo è qui
orto di mille colori
annacquato da tanti fiori
specchio di paradiso
dove scopro il tuo viso

Il mio mondo
Il mio mondo è qui...

 
 
 

Eccomi qui...

Post n°1 pubblicato il 25 Aprile 2007 da agendanoir
 
Tag: :-)

immagine

un caro saluto a tutti gli amici che mi conoscono e per chi passerà per questo mio blog...son tornata per continuare a condividere le mie passioni anche in questo modo virtuale...quale giorno migliore di questo della festa della liberazione per dirvi che...non vi siete liberati di me! ;-)

ho avuto un momento di riflessione...capita...ci deve essere nella vita per poi ripartire alla grande! ci tengo a ringraziare tutti gli amici che mi hanno aspettata e che si sono sempre fatti sentire con i loro saluti...GRAZIE!

sono felice perchè credo sempre più nell'amicizia, quella vera, l'unico sentimento duraturo che esista, e credo sempre più nelle mie passioni e sogni che pian piano si avverano...passioni vecchie coltivate giorno per giorno, con fatica e sacrificio ma senza dimenticare mai l'obiettivo, e passioni nuove che mi hanno riempito la vita!

non c'è gioia più grande per me di vedere le persone che amo sorridere felici...e sarò felice di saperlo che lo sono e di sentire chi vorrà nuotare accanto a me nell'oceano della vita...un abbraccio forte a tutti! :-)

 
 
 
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INFO


Un blog di: agendanoir
Data di creazione: 15/04/2007
 

Colui che crede in se stesso e nella possibilità di essere l'artefice della propria esistenza è in fondo un sognatore.

Spinto dal suo demone, egli insegue le sue verità, il suo ideale di conoscenza, rispettando un'unica legge: quella dell'autenticità.

Tale scelta genera sempre incomprensione e solitudine, poichè uno stile di vita così originale non trova facilmente persone che lo capiscano.

L'indipendenza rende il trasgressore una minaccia per il collettivo, che non vuol essere turbata dalla sua placida immobile staticità.

Con la sua vita egli diventa una scomoda testimonianza di un modus vivendi inaccettabile in un mondo MASSIFICATO.

Non importa quanto si dà
ma quanto amore si mette nel dare.

 

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NON POTHO REPOSARE

Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
né in dispiacere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.

Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare,
milli bortas a s'ora ippo bolau;

pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.

Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas;
che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos
e
formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.

ASCOLTA

http://www.youtube.com/watch?v=13VdR8TY9Po

 

MITICI...

 

Il Canto a Tenore è stato inserito dall'UNESCO tra i "Masterpieces of the Oral and Intangible Heritage of Humanity" e perciò proclamato "Patrimonio intangibile dell'Umanità".

 

Milia vatu' sa trota
pro sa die 'e s'isposonzu
carculanne su bisonzu
ca non b'ana cosa cotta
su maritu 'e Liotta
su connatu 'e Mugrone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Buzzuiu chin Zoseppedda
Vruttuosa chin Cozzette
preparan sos amarettes
pro s'isposu 'e Luiseddu
dae Untana 'e Chiseddu
ghira' chene pantalones

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Latur d'ava e una pudda
lì regalat Caziollu
pro jocaren'a zirollu
cann'istan chene ache' nudda
dae cue eni' sa brudda
sa bria sa chistione

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Sintollu e Mojeddu Murru
son 'arrejon'e pare
ite l'amus a donare
a custu cane muzzurru
chi chi canno ache' s'urru
li regalo su mattone
 

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Vinamenta' Reateddu
cantu cuntentu rimanet
a canno cria' sa cane
lir regalat su cazzeddu
pro tentare a Luiseddu
ca time' su mammuzzone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Bainzu chin franzisc'anna
Pauledda 'e Montesu
preparan su pinutesu
ca er donu 'e zente manna
e tanno puru Grass'Anna
lir giuchet su curizzone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Pretu 'e Jana er ridenne
chin su murru che porcheddu
nannebil'a Luiseddu
a ti la se intennenne
chi si in cue ti nche penne'
ti toccan che malinzone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

E binas Anghelu Rusta
lir regala'su puddichinu
tottu custa e' sa vrausta
de sa izza 'e Zesarinu
jà t'a jutu mal'ustinu
gherranne chi' sa curusta
Vittoria li na' sa justa
no' b'a mancu paragone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Pretore chin Pezzoreddu
Salvatorina 'e Burua
istan sempres cua cua
pro no ider a Luiseddu
ei sa mama a tocheddu
lir regalo sas ambesuas
ca cussu puru jà aiuat
non giucat s'iframassone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

Dae orar de ichinatu
bi li supri' Malebonu
ca no' b'at ateru donu
nche lir juchet s'imbiatu
sa die er morta sa gattu
c'a mannicatu sapone

De su cojuviu novu
n'es cuntentu Cadone

 

 
 

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