AMORE UNIVERSALE

E' la fine della Destra?


Asse Fini-Casini contro Berlusconi: "No alle sortite populistiche"E' sempre più teso il clima all'interno del Centrodestra. Ad aggiungere carne al fuoco arriva una nota congiunta firmata da Gianfranco Fini e da PierFerdinando Casini. "La gravità della situazione italiana - scrivono i due leader - impone di elaborare progetti che nulla hanno a che fare con l'improvvisazione propagandistica nè con estemporanee sortite populistiche. Il rispetto per il popolo del centro e della destra - spiegano- rappresentati in Parlamento dall'Udc e da An, ci obbliga al dovere della verità e della serietà: abbiamo idee diverse sulla riforma della legge elettorale ma comune consapevolezza che solo partendo dai problemi degli italiani (sicurezza, giustizia sociale, modernizzazione del paese, fisco, energia) sarà possibile creare un'alternativa credibile al fallimentare governo della sinistra". Ironica la replica del Cavaliere. "Cosa hanno detto? Che vogliono progetti e non populismo? Se continuano così a noi va benissimo... Noi ci teniamo gli elettori, a loro il progetto". Così l'ex premier risponde a una domanda dei cronisti sul comunicato congiunto emesso dal leader dell'Udc e dal presidente di An. "Fini e Casini? Spero che possano rientrare", conclude l'ex premier.Quella di An e Udc è una nota che segna, in modo ancora più profondo, il solco tra Berlusconi e i due ex alleati. Una frattura che ha mandato in frantumi la CdL, che si trova davanti a una crisi senza precedenti. Chi, però, non ha perso le speranze di un lieto fine è il capogruppo alla Camera di An, Ignazio La Russa. "Fini e Berlusconi troveranno un punto d'intesa - dice - anche se chi pensa che tarallucci e vino siano all'orizzonte, si sbaglia". Lapidario, invece, il leader della Destra Francesco Storace che, saputo della lettera, taglia corto: "Prodi ringrazia". Ma Casini difende l'intesa con Fini: "Siamo convinti entrambi che è arrivato il momento degli esami di coscienza e che serve serietà: è singolare che dopo aver fatto degli errori ci si proponga di risolverli con la bacchetta magica". SEGUE/ FORZA ITALIA ATTACCA IL DUO FINI-CASINI"La seconda parte della dichiarazione di Casini e Fini è una schermaglia polemica che evidentemente di per sé non si misura né con la gravità della situazione italiana, né con la giusta esigenza di creare una alternativa credibile al fallimentare governo della sinistra. Inoltre non ci risulta che nessuno abbia il monopolio dei progetti. Detto questo siamo sicuri che verrà rapidamente il tempo per discutere pacatamente e seriamente". Lo afferma in una nota il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto. L'INCONTRO CON FINI NELL'ABITAZIONE DI CASINI "Buon incontro, molto positivo". Bocche cucite sul faccia a faccia di venerdì mattina tra il leader di An, Gianfranco Fini e quello dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Alla fine però qualcosa di più si riesce a sapere. Ad esempio, che l'incontro, a partire dalle 10, si è svolto nell'abitazione di Casini e che con i leader c'erano anche Lorenzo Cesa e Altero Matteoli. La discussione ha registrato una "forte sintonia" tra i due e soprattutto da parte di Casini la soddisfazione di veder riconosciuto che "non si era sbagliato". Per quanto riguarda l'aspetto politico, sfociato nel comunicato congiunto, pur rimanendo su posizioni diverse sulla riforma della legge elettorale i due hanno insistito nel volere rilanciare una sorta di appello al Cavaliere, così viene interpretata la nota, perché smetta con i "toni demagogici" e torni a discutere di politica "a partire da alcune questioni fondamentali"."Nostro obiettivo" dicono dall'entourage dei due leader, "resta ed è quello di far cadere Prodi". E se ci saranno elezioni "se il Centrodestra non è unito non si vince". A quanto si è appreso, inoltre, è stata valutata positivamente la presa di posizione del capogruppo della Lega Maroni, che ha chiesto di ricomporre la frattura con An. Per quanto riguarda la ricomposizione tra Berlusconi e Fini? "I pontieri sono pronti", si è saputo, "ma la tensione è ancora alta, bisognerà aspettare un po' di tempo".Il comunicato congiunto arriva a poche ore dall'intervento di Casini alla trasmissione di Maurizio Belpietro su Canale 5. Il numero uno dell'Udc, mettendo in guardia Silvio Berlusconi sulla sua intenzione di dare una scossa al sistema fondando un nuovo partito ("Le scosse possono essere di autolesionismo") aveva lasciato intendere di non avere ancora parlato con il leader di Alleanza Nazionale. Il comunicato congiunto dimostra dunque che un confronto tra i due leader del Centrodestra c'è stato. Con Belpietro Casini aveva anche sottolineato che per Berlusconi, che "ha fondato un partito dal tetto di una macchina si pone invece il problema che nell'obiettivo di aggiungersi qualcuno rischia di perdere qualcun altro". Il riferimento esplicito è allo strappo di Adornato che, sottolinea Casini, "era stato uno dei promotori del partito unico e che oggi non aderisce al nuovo partito di Berlusconi". Quanto ai parrucconi, "io la parrucca non ce l'ho, qualcun altro non lo so. Chieda a lui, l'esperto di parrucche è lui e non io", ha risposto il leader dell'Udc a proposito della ormai nota boutade berlusconiana. E sui rapporti con gli alleati, Casini aveva anche spiegato: "Berlusconi dice che non l'hanno fatto governare. Ma quanti errori gli hanno evitato i suoi alleati. Se avessimo parlato meno di giustizia e di tv forse avremmo vinto le elezioni. Lui potrebbe ribadire che su alcuni punti gli alleati hanno frenato. Ma ciascuno vede le cose dal suo angolo visuale. Berlusconi parla di popolo, ma ciascuno ha il suo popolo, e i parrucconi forse sono quelli che pensano di essere importanti senza il popolo ma ciascuno di noi sa che senza il popolo non siamo nessuno".