AMORE UNIVERSALE

Una classe politica diversa


Egregio On. Fiano, mi chiamo Alessandro. S., ho 33 anni, sono proprietario di un appartamento per cui pago un mutuo, che negli ultimi 2 anni è aumentato di 210 euro al mese, sono un lavoratore dipendente con un discreto stipendio (1600 euro) e mi accingo con molta convinzione a lasciare il cosiddetto lavoro fisso, sicuro e a tempo indeterminato per creare un'impresa (…)   Come Le dicevo sono in procinto di diventare un imprenditore, spero virtuoso (…) e per contribuire in prima persona al miglioramento del nostro paese Le faccio due promesse: · Le prometto di creare un'azienda che produca ricchezza e stabilità per il mio paese, per la mia famiglia e per tutti quelli che contribuiranno con il proprio lavoro alla sua crescita. · Le prometto di non evadere le tasse perché le ritengo una risorsa per la crescita, nonostante siano troppe ed ingiuste. Vorrei, se posso permettermi, strapparle una sola promessa: La prego di contribuire attivamente alla costruzione di una classe politica diversa, consapevole di svolgere quotidianamente un lavoro che potrebbe far crescere e migliorare la vita di altre milioni di persone, una classe politica che capisca finalmente che il "proprio orto" non può che chiamarsi Italia (…) Distinti saluti e buon lavoro Alessandro S.Voglio citare qui una mail che riproduco solo in parte; se ne può dedurre il profilo di una persona intenzionata a rischiare in prima persona e sostanzialmente fiduciosa che le cose possono cambiare. La trovo una linea di pensiero totalmente condivisibile.Ovviamente né io né Alessandro facciamo finta di non sapere che moltissime persone in Italia, non possono neanche pensare di averlo, il coraggio di intraprendere una nuova impresa, semplicemente perché non arrivano a sera nei casi più disperati, ma non arrivano a fine mese in molti milioni di casi. Il tema che pone il lettore per me è quello di un paese con potenzialità autonome enormi che pretenderebbe una classe politica con altrettanto coraggio.Il lettore mi chiede una promessa, è un atto di fiducia nei miei confronti, devo dire che sono molto pochi i segnali in questo senso e in fondo, per questo tipo di promesse, ci sono molti modi di barare nel mio lavoro; potrei far vedere le mie percentuali di presenza in Aula, oppure le proposte di legge, i miei voti. Avremo così un dato quantitativo della mia attività., ma non avrei risposto alla domanda che mi viene posta, e cioè quella della creazione di una classe politica diversa.Cosa vuol dire diversa Alessandro? Non corrotta probabilmente, e qui è ovvio che condivido e pratico, che non sta chiusa in se stessa come dici, e qui ci tengo a citare il fenomeno del partito democratico, dove tantissime delle persone elette all'assemblea costituente e ora negli organi esecutivi, non vengono dalla vita politica attiva; capace di ricambio forse vuoi dire,e anche qui sfondi una porta aperta.Ma alla fine tutte queste caratteristiche non so se bastino. Se c'è un dato quasi omogeneo delle comunicazioni che mi giungono da quando sono in Parlamento, è che mi pare a volte imbattibile l'equazione diffusissima tra tutti, che contrappone il paese buono e la società civile alla politica corrotta, inefficiente e parolaia. Per il fatto di essere entrato in Parlamento, io, sono diventato un parassita, un baro, un truffatore per moltissimi.Spesso, in questo clima, manca la speranza di essere utile. Poi mi guardo indietro. La famiglia di mio padre era una famiglia povera, all'inizio anche quella di mio suocero. Noi abbiamo compiuto un percorso, un avanzamento sociale rilevante, abbiamo studiato, lavoriamo, paghiamo un mutuo per una casa di proprietà, mio padre no. E i nostri figli? Avranno più o meno possibilità di un ragazzo cinese o indiano di compiere studi che li immettano nella competizione globale.Ecco, la promessa va fatta a quella generazione, che rischia di avere meno possibilità di quelle che abbiamo avuto noi. Il coraggio che sta avendo lei insegna. E' un pezzettino del lavoro che va fatto, per ringiovanire questo paese, per liberarlo dalle catene del nepotismo, delle congregazioni, delle lobbies, per far valere il merito e non le amicizie. Non bastano politici che accettano la sfida, ci vuole anche forza di volontà di ogni singola persona. Io continuerò a fare la mia parte, a presto, Emanuele FianoP.s. In settimana alla Camera siamo andati avanti con la votazione della riforma costituzionale, che porta i deputati a 500, che cancella il bicameralismo perfetto, trasformando il senato in senato federale, per dettagli consiglio la lettura delle due relazioni di maggioranza e minoranza.http://www.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idSeduta=0228&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00020&fase=00010#sed0228.stenografico.tit00020.sub00010