AMORE UNIVERSALE

Georgia chiede cessate il fuoco


Ma i bombardamenti continuanoKouchner verso Mosca per proporre soluzione europea
 Roma, 10 ago. (Apcom) - Mentre al fronte si combatte e si muore, Mosca e Tbilisi sono impegnate in una battaglia fatta di affermazioni e smentite che rende i contorni di questo conflitto caucasico sempre più incerti. La Georgia sostiene di aver ordinato il cessate il fuoco alle proprie truppe in Ossezia del Sud, in pieno conflitto da venerdì, e ha fatto appello alla Russia per l'inizio di colloqui che mettano fine alle ostilità. Ma secondo Mosca le truppe georgiane non hanno affatto smesso di sparare. I bombardamenti quindi continuano benché anche in questo caso le notizie provenienti dai due fronti siano alquanto contrastanti: secondo il ministro degli Interni georgiano l'aviazione russa avrebbe sganciato una bomba a 200 metri da una pista dell'aeroporto internazionale di Tbilisi, ma il ministro della Difesa russo smentisce la notizia affermando che si tratta solo di una 'captatio benevolentiae' delle autorità georgiane nei confronti della comunità internazionale. Tuttavia, testimoni riferiscono di bombardamenti russi contro una base militare georgiana vicino a Tbilisi e un ufficiale georgiano, scrive la Bbc, afferma che aerei russi hanno sganciato bombe anche nella città occidentale di Zugdidi e nei territori dell'Abkhazia controllati dalla Georgia. Sembra invece finalmente chiara la situazione a Tskhinvali. Questa mattina Tblisi confermava che l'esercito russo aveva preso il controllo del capoluogo dell'Ossezia del Sud, dove ieri erano affluite unità russe per contrastare l'offensiva lanciata dai georgiani, ma Mosca già ieri mattina aveva annunciato "la liberazione" della città. Solo stasera è arrivata una nota ufficiale in cui lo Stato maggiore russo, citato dall'agenzia RIA-Novosti, annuncia che la Georgia sta ritirando le sue truppe da Tskhinvali, la capitale dell'Ossezia del Sud, che le forze russe controllano in "gran parte". La diplomazia internazionale è al lavoro per disinnescare il il pericoloso focolaio caucasico. La prima ad agire è stata l'Unione Europea, la cui presidenza al momento spetta alla Francia che ha inviato il suo ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, a Mosca insieme al collega finlandese, Alexander Stubb, per presentare una proposta in tre punti. In sintesi, il piano chiede il rispetto dell'integrità territoriale georgiana, fine immediata delle ostilità e ripristino dello status quo precedente allo scoppio del conflitto aperto, giovedì scorso. Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha iniziato un incontro di quattro giorni per discutere del conflitto. La Casa Bianca ha avvertito Mosca che queste ostilità potranno avere un impatto importante delle relazioni a lungo termine con gli Stati Uniti. L'ambasciatore americano all'Onu, Zalmay Khalilzad, ha accusato la Russia di impedire il ritiro delle forze georgiane dall'enclave separatista dell'Ossezia del Sud, e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Intanto dal fronte iracheno sono rientrati duemila soldati georgiani che saranno trasferiti nelle zone del conflitto, hanno fatto sapere da Tbilisi.