AMORE UNIVERSALE

Medvedev: "Fine delle operazioni"


Sarkozy è arrivato a Mosca: "La Russia deve mettere la sua potenza al servizio della pace". Dalla Polonia missione diplomatica 'rinforzata' dai capi di stato di Ucraina e dei tre paesi baltici. L'Unhcr: "100.000 sfollati".Roma, 12 agosto 2008 - Il presidente russo Dmitri Medvedev ha annunciato la fine delle operazioni militari nelle regioni separatiste georgiane, Abkhazia e Ossezia del sud. "Sulla base del vostro rapporto ho deciso di concludere l'operazione per costringere le autorità georgiane alla pace", ha dichiarato il leader del Cremlino durante un incontro con il capo dello Stato maggiore e con il ministro della Difesa. Lo riferiscono le agenzie russe. L'annuncio della fine delle operazioni militari russe in Georgia - che Medvedev indica con una formula per sottolinearne la natura di azione di pace - arriva poco prima dell'incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, che tenta una mediazione a nome dell'Ue."L'aggressore in Ossezia del Sud è stato punito e ha subito significative perdite", ha detto il presidente russo, che ha ordinato al ministero della Difesa di "distruggere sul nascere eventuali nuovi focolai di violenza".  L'annuncio di Medvedev ha fatto immediatamente impennare la Borsa di Mosca, riferiscono le agenzie stampa russe.DOPPIA TAPPA PER SARKOZYLa Russia deve "mettere la sua potenza al servizio della pace": lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy al Cremlino, all'inizio dell'incontro con il presidente russo Dmitri Medvedev sulla crisi georgiana; alle prime battute del colloquio sono state ammesse le telecamere della televisione Vesti. Secondo Sarkozy, inoltre, "è normale che la Russia voglia difendere i suoi interessi, gli interessi dei suoi cittadini e dei cittadini russofoni oltre frontiera" ma è anche "normale che la comunità internazionale voglia mantenere la sovranità e l'integrità territoriale della Georgia". Il presidente francese è poi atteso a Tbilisi alle 17.20, mentre una conferenza stampa con Saakashvili è stata fissata alle 18.30: ieri sera Sarkozy aveva affermato di voler "giungere nel più breve tempo possibile ad un accordo far le parti che apra immediatamente la strada alla fine delle ostilità" nell'Ossezia del Sud. LA SITUAZIONE SUL CAMPOUna violentissima esplosione è risuonata in pieno giorno nel centro di Tbilisi, ma il ministero degli interni georgiano ha precisato che l'esplosione udita stamane nel centro di Tbilisi non e' legata a raid aerei russi ma all'attivita' degli artificieri che stanno facendo brillare gli ordigni inesplosi, sganciati dall'aviazione di Mosca nei giorni del conflitto, nella base militare di Vasiani, vicino alla capitale. Lo riferisce l'agenzia Interfax.Raid dell'Aviazione di Mosca su Gori, in prossimità del confine con l'Ossezia del Sud: numerosi i feriti tra i civili, in fiamme il complesso dell'Università. Ma il numero due dello Stato maggiore russo, Anatoly Nogovizin, durante una conferenza stampa tenuta nella sede di Ria Novosti subito dopo l'annuncio della fine delle operazioni militari russe in Georgia, ha dichiarato che Le truppe russe non sono entrate a Gori e non hanno bombardato la città georgiana, e che "sul territorio della Georgia non sono entrate truppe del contingente di peacekeeping russo" ed ha ammesso che per contrastare l'intervento georgiano in Ossezia del Sud sono state usate "armi ad alta precisione". I militari russi, ha precisato, hanno invece preso "il controllo dell'aeroporto nell'area di Senaki e tutti i centri abitati nella zona di sicurezza di competenza dei peacekeeping" in Abkhazia.UCCISO GIORNALISTA OLANDESESi chiamava Stan Storimans l'operatore della rete televisiva olandese Rtl morto stanotte in un bombardamento nella città georgiana di Gori: lo ha reso noto la stessa emittente sul suo sito Internet, precisando che un secondo giornalista, Jeroen Akkermans, è rimasto ferito a una gamba. L'incursione aerea russa ha colpito una sala stampa allestita all'ultimo piano dell'edificio che ospita la radiotelevisione di Stato georgiana nella città, oramai abbandonata da quasi tutti i residenti e dagli stessi militari di Tbilisi.Storimans è il primo giornalista straniero ucciso nel conflitto. Ma oggi stesso, un fotografo della France Presse ha constatato la morte di un collega georgiano e del suo autista, parcheggiati sulla piazza centrale di Gori: la loro automobile è stata colpita da un obice. Con la morte del giornalista olandese, sono in tutto cinque finora i giornalisti e collaboratori di vari media morti in Ossezia del Sud da venerdì.FRONTE OVESTSulla zona superiore delle gole di Kodori sventola la bandiera dell'Abkhazia, sostengono le autorità separatiste della regione. Le forze secessioniste "Abbiamo il controllo della parte superiore delle gole", ha annunciato soddisfatto Sergei Bagapsh, il presidente abkhazo.In precedenza, le forze abkhaze avevano bombardato il centro di Adzhara, nei pressi delle gole di Kodori.Bagapsh ha sottolineato che l'offensiva è condotta esclusivamente da forze abkhaze, senza sostegno russo. Fonti militari georgiane riferiscono però alle agenzie moscovite che in Abkhazia i russi hanno riversato un contingente aggiuntivo di 9.000 uomini e 350 autoblindo, a supporto del contingente di interposizione di stanza nella regione. La gola di Kodori era l'unica parte della repubblica separatista dove erano ancora attestate forze georgiane e ieri era giunto un ultimatum da parte russa perché si ritirassero. Mosca ha dispiegato negli ultimi giorni in Abkhazia 9mila soldati e 350 veicoli militari, agli ordini del generale Sergei Chaban. A quanto afferma la televisione georgiana Rustaveli-2, colonne corazzate russe controllano il distretto georgiano di Zugdidi, adiacente all'Abkhazia. GLI SFOLLATISono almeno 100.000 le persone sfollate a causa del conflitto fra Georgia e Russia in Ossezia del Sud e in altre regioni georgiane. Lo ha detto oggi l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).Secondo le cifre fornite dai governi di Russia e Georgia circa 30.000 persone sono fuggite dall'Ossezia del Sudverso la repubblica russa dell'Ossezia del Nord; inoltre piu' di altri 12.000 sfollati sono rimasti dentro l'Ossezia del Sud. Inoltre, circa 56.000 persone sono fuggite dalla citta' di Gori, in Georgia centrale vicino all'Ossezia del Sud, ha detto un portavoce dell'Unhcr ai giornalisti. MISSIONE COI PREMIER BALTICILa Polonia lancia una missione diplomatica 'rafforzata' in Georgia. Il presidente Lech Kaczynski volerà in giornata a Tbilisi, facendo prima tappa nei tre Paesi baltici e in Ucraina per prelevare i rispettivi Capi di Stato.Una missione multilaterale dunque composta da quel che si potrebbe dire lo zoccolo duro dei filo-georgiani o meglio degli anti-russi."Prima di puntare per la Georgia, andremo a prendere i presidenti dei Paesi baltici e dell'Ucraina Viktor Yushchenko", ha riferito il capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale Wladyslaw Stasiak. La missione è partita da Varsavia e 'benedetta' dal presidente Usa George Bush a colloquio con Kaczynski ieri in serata. "Bush ha espresso assoluto sostegno all'iniziativa del presidente Kaczynski", fanno sapere fonti vicine alla presidenza polacca, che sottolineano: "Bush ha molto apprezzato il coraggio."ATTACCO PREMEDITATO"L'attacco russo "era premeditato" e "dopo Gori potrebbe toccare a Tbilisi", avverte il presidente Mikheil Saakashvili. Il presidente georgiano racconta di sentire "gli aerei russi sopra al palazzo presidenziale" e respinge le accuse di Mosca sulle responsabilità per lo scoppio del conflitto aperto: "I russi ci accusano di aver provocato il conflitto, ma in 12 ore hanno mobilitato 500 carri armati e 25mila uomini. La loro aggressione era premeditata. Vogliono rovesciare il potere in Georgia perché non sopportano un governo democratico e indipendente ai loro confini", dice. E aggiunge: "Quel che ci sta accadendo ricorda il '68 in Cecoslovacchia e il '56 in Ungheria. La Russia vuole impadronirsi delle rotte energetiche del Caucaso".