TraMe e Me

l'erede degli Hastur


Si strinse nel paltò e l'odore alcolico del suo fiato, le ricordò che la mattina seguente avrebbe dovuto alzarsi presto, guardò l'orologio.. le due, non era poi così tardi. Respirò profondamente, alzò lo sguardo, nel cielo color catrame l'insegna di Hastur torreggiava come palazzo su tutti i palazzi. E cominciò a elencare nella mente le bollette da pagare, il suo capo che domattina avrebbe trovato il modo di farle notare che il suo aspetto non era dei migliori, la casa sciatta, gli uomini distratti della sua vita. Il fischio di una nave lontana la riportò alla realtà del marciapiede, il suono dei suoi passi alla solitudine. Il rumore dell'autobus che stava arrivando la costrinse ad affrettarsi alla fermata.   "Signor Hastur.. mi scusi per l'ora" "L'abbiamo trovata stasera sua figlia, l'abbiamo fotografata all'uscita di un Pub nella zona del porto"…..