TraMe e Me

Chi più ne ha più ne menta (diario di un'attrice)


La prima bugia consapevole l'ho raccontata a zia Pia, la sorella più piccola di mia madre. Avevo dodici anni o poco più e lei diciotto. Avevo deciso di andare al campeggio insieme al suo gruppetto, solo che lei mi aveva già detto che non era neanche il caso di parlarne. Cominciai dalla mattina a sfoderare un'aria assente e un po' triste, niente giochi, mezze risposte alle sue domande e sguardo fisso nel vuoto. A metà pomeriggio lei non ce la fece più e chiese cosa mi stava succedendo. Senza esagerare feci un po' la vaga e poi mentre riuscivo a farmi spuntare le lacrime, abilità che scoprii in quel momento, le raccontai che mia mamma mi aveva detto che tra lei e il babbo le cose non stavano andando bene. - Ma no… no… Piccola!- E mi abbracciò fortissimo al punto che le lacrime mi vennero sul serio dalla commozione che io stessa m'ero creata intorno.   Sei troppo piccola mi diceva Leo ridendo, io m'arrabbiavo. Non ero mai stata a letto con nessuno, quando mi chiese di andare a casa sua dissi di sì sperando non facesse troppo male. Male non fece, almeno non tanto quanto m'aspettavo, però la cosa mi sembrò sporca e sbrigativa. Forse non lo amo abbastanza pensai uscendo da casa sua e da quella volta non volli rivederlo. La prima che raccontai per interesse fu a scuola di teatro. Molte si erano già viste sugli schermi, altre erano talmente belle che avrebbero commosso qualsiasi giuria. - Signorina, mi racconti una bugia!- - Vorrei venire a letto con lei…- si fece un silenzio totale intorno a me, proseguii raccontando che avrei voluto andare a letto con lui per assicurami l'ammissione, e che a letto avrei avuto argomenti migliori che recitando e fui ammessa. Vecchio balordo, escamotage un corno,  intanto ci sei caduto, hai creduto che non stessi affatto recitando, certo,  il tuo orgoglio di maschio s'era acceso e per me era significata l'ammissione. La prima che raccontai per odio fu al mio ex marito. S'innamorò della mia migliore amica, un classico, ero troppo indipendente per i suoi gusti.     Il medico le aveva dato due mesi di vita e io non volli che lei contasse i giorni al rovescio. Comprai anche due biglietti per Parigi e la portai a comperare borse e scarpe che non avrebbe mai potuto usare.   Posso smettere quando ne ho voglia e per stasera ho deciso di concedermi uno sballo.