A.I.DI.CI.

Il 28 ottobre è prossimo, Elezioni per il Presidente della Regione Sicilia


 Il 28 ottobre è prossimo, Elezioni per il Presidente della Regione. Dimissioni, cambiamenti di sedie, spostamenti da un settore a un altro, ripensamenti, separazioni politiche, nuove amicizie politiche, nuovi sposalizi politici, di tutto e di più. Si assiste sconcertati a una corsa a una poltrona molto ambita, chissà perché? Per fare il bene dei siciliani? Magari! Ciò che lascia amarezza in tutta questa frenesia da parte dei nostri POLITICI siciliani non è altro che la non trasparenza di quello che vogliono fare. Si sanno i nomi dei probabili candidati alla Regione, ma di loro poco o niente si sa di quello che hanno fatto sino adesso per la Sicilia e di quello che pensano di fare per la Sicilia.  Cittadini onesti e desiderosi di vedere cambiate le prospettive si chiedono: quali programmi hanno questi politici? Sembra di assistere a una partita di calcio, ogni squadra ha un suo schema, ma non lo espone alla squadra avversaria perché non vuole svelare le proprie mosse con la probabilità di essere sconfitti. Scusate, ma è un tutto un gioco o si deve progettare sulle sorti di una terra che è sempre stata meta di tutti, ambita da tanti e sfruttata da molti? La Sicilia, a parte la sua posizione strategica nel Mediterraneo, è una terra così ricca di risorse artistiche, culturali, paesaggistiche, agricole e tantissime risorse ancora, e non si è in grado di farla splendere, aiutarla a rinascere? Cosa si aspetta che non ci sia più niente da fare? È necessaria la presa di coscienza di tutti i cittadini, la gente deve interrogarsi seriamente: cosa farà questo Politico per la mia Sicilia? Non si deve pensare, darà un lavoro questo politico a mio figlio/a …. Sino a quando i siciliani non maturano il senso di responsabilità politica di una scelta politica consapevole, si contribuirà a fare affondare sempre di più la Sicilia, come si è già fatto nel passato. Castelvetrano un tempo, le persone anziane lo ricordano benissimo, era considerata e chiamata “ La piccola Palermo”. Era la meta d’incontro, di ritrovo, da un punto di vista sociale, politico, economico, culturale e via dicendo delle zone limitrofe. Adesso assistiamo sempre più a giovani che devono necessariamente farsi strada altrove, perché non c’è nessuna possibilità per garantire loro un futuro. Molte giovani coppie, si trovano senza più un lavoro e anche loro cercano altrove delle possibilità per sopravvivere e non tocchiamo il tasto “Anziani”, si spenderebbero pagine e pagine per contenere i disagi che devono affrontare ogni giorno. Ospedali a rischio, chiusura di reparti di primaria necessità, malati e indigenti privati della possibilità di curarsi perché impossibilitati a spostarsi, rassegnati a lasciarsi morire. Vi sembra esagerato quanto detto? Qualcuno certamente affermerà il contrario. Vi assicuro che non è esagerazione quanto detto, che non sono fantasie, sono amare realtà. La nostra è una società che vive le proprie sofferenze in silenzio, non vuole essere mortificata più di quanto non lo sia tutti i giorni! E allora, voi politici che potete essere la speranza di questo POPOLO SOVRANO, così recita la nostra Costituzione, come pensate di cambiare le sorti della nostra Sicilia? I Cittadini aspettano i vostri programmi, sono quelli che danno la possibilità Al popolo sovrano di votare per uno o per un altro candidato. Considerate cari politici, che la gente non è stupida. La gente è arcistanca di ascoltare belle parole, di sentire solo bravi oratori, ambisce ad avere Bravi politici, che sappiano fare la buona politica quella con la P maiuscola. La politica del Bene Comune, nell’interesse della collettività. Non è un ruolo facile, ma chi vuole superare un esame deve prepararsi bene e saper svolgere al meglio il proprio compito. Auguri al candidato che abbia le qualità e le doti migliori per rappresentare e portare onore alla Sicilia, troppe volte bistrattata.   Lo stesso articolo lo trovi anche su http://aidici.altervista.org/la-redazione.html