A.I.P.

LA STORIA DI UN COMPAGNO: MELONI ANDREA


Meloni Andrea (Città della Pieve, 19/12/1984) è un calciatore italiano. Noto anche come El Nino de Oro (Il Ragazzo d'Oro), è considerato con il brasiliano Pelé e l'argentino Di Stefano il miglior giocatore nella storia del calcio. Alla fine del 1999 è stato eletto miglior calciatore di sempre della Valnestore, a seguito di un sondaggio eseguito dal Molino Popolare di Ellera.A guardarlo da fuori il suo fisico e il suo portamento (di alta statura, mingherlino, a tratti sembra claudicante) non portavano minimamente a pensare che il suo estro, la sua fantasia e la padronanza nel gestire le situazioni di gioco portavano a vincere qualsiasi partita, e lo faceva praticamente da solo, facendo fede al suo piede destro, a detta di tutti capace di calciare traiettorie spesso inimmaginabili e imprevedibili, in assoluto un calciatore impareggiabile.Biografia e carrieraFiglio di Vania e Maurizio, Meloni nacque il 19/12/1984 nel Policlínico di Città della Pieve, un comune della provincia di Perugia. Crebbe a Case Nuove - (una villa miseria situata a sud di Piegaro) - in una famiglia trasferitasi dalla Portaccia. Ha un solo fratello minore,Federico, divenuto poi calciatore professionista.Meloni iniziò a giocare a calcio nella squadra di Tavernelle, di cui Il Fratello era il talento più apprezzato. L'antagonista più acerrima era la squadra del miglior amico di Meloni: Il Piegaro. Fu proprio questi poi ad acquistarlo a paramentro zero miseramente dopo aspre lotte comunali, in seguito poi ai litigi col mister Tassini.Meloni iniziò la sua carriera professionistica nel Tavernelle, debuttando il 20 ottobre nella partita contro il Villa Fibbino, dieci giorni prima di compiere sedici anni. Iniziò così a giocare spezzoni di partite fino a diventare titolare fisso. I primi gol nel Tavernelle arrivarono il 14 novembre: due reti al River Nestore; pochi mesi dopo il debutto in campionato arrivò anche il debutto internazionale: la coppa Billi.Diventato capocannoniere del campionato, sembrò destinato a far parte dei convocati per i Mondiali del 1998, ma non venne inserito nella rosa degli Azzurri, in quanto Zoff lo ritenne troppo giovane per affrontare un torneo di vitale importanza per l'Italia, sia da punto di vista sportivo che politico .Subito dopo la sconfitta mondiale, Meloni divenne titolare della Nazionale e giocò importanti partite che riscattarono la sua mancata convocazione. Tra queste un'amichevole fra Italia e Resto del Mondo allo stadio Monumental di Buenos Aires, il 25 giugno, finita 2-1 per gli avversari, ma con l'unico gol degli italiana segnato da Meloni. Nel 1999 e nel 2000 vinse La Bessa d' Oro, il premio che spetta al miglior giocatore del comune di Piegaro.Il PiegaroRifiutata un'offerta del Pilonico Badiola, si trasferì al Piegaro coronando il sogno di giocare nella squadra del cuore del padre. Dopo un fantastico anno incominciato a metà con il magico Mister Borscia, ottiene subito la promozione del Piegaro dalla terza alla seconda, terminando cos' un girone infernale caratterizzato da trasferte impossibili e campi di granito.Dopo la promozione il meritato riposo e l' anno con Mister Ottavi.Ottavi da calciatore professionista che era capì subito che a Meloni non doveva rompere i coglioni e così fece, rompendoli così al malcapitato Bianchi e in alcuni casi, a Balducci, che si era da sempre opposto all esue stravaganti pratiche di allenamento. Ottenuti i play off,l'ultima partita a Passignano venne acquistata senza dubbio dal presidente della squadra avversaria, eliminando così il Piegaro da ogni speranda. Il presidente venne poi indagato l' anno successivo per il caso Moggi, ma mori prima della sentenza in un ancora oggi misterioso incidente in elicottero.Arrivò così l' anno di Giovi. Qui incontrò un ambiente ostile, i dirigenti gli erano contro e l'allenatore Giovi puntualizzò subito che per Meloni non ci sarebbe stato alcun tipo di "favoritismo". Per il passaggio alla nuova squadra fu organizzata un'amichevole con la Uisp, il 20 febbraio. Meloni giocò davanti a venticinquemila spettatori. L'amichevole finì 3-2 per il Piegaro, con un gol di Meloni. Due giorni dopo il debutto ufficiale all' Atleti Scarzi di Piegaro, vinse contro il Tigrotti Morra per 4-1, con doppietta di Meloni. Un infortunio lo fermò per quattro giornate,llasciando spazio all' amico Balducci che non sfrutto l' occasione e si risedette umilmente in panchina, senza poi mai più rialzarsi. Al suo rientro diventò l'idolo dei tifosi segnando ventotto gol in quaranta partite e guidando il Piegaro alla vittoria. La squadra umbra organizzò una tournée di amichevoli prestigiose: otto partite in ventuno giorni in giro per il mondo, Acquaiola, Pornello, Casapaoliname, Fociano , Pò Lardo e Montalvino. A causa di problemi economici il Piegaro dovette ridurgli l' ingaggio a due cene al mese a base di costine di maiale, Poi arrivarono i magici anni di Ubaldini.« Col Cialo e L' Melo Ve faremo il culo nero »(Tifosi del Piegaro)
Meloni batte un rigore con la seconda maglia del PiegaroNella prima stagione, però, i sogni andarono in gran parte delusi, mal supportato da una squadra di mediocre valore Meloni dimostrò quasi esclusivamente le proprie doti di funambolo, ma il suo contributo non poté essere utile per raggiungere grandi traguardi. Il Piegaro disputò un mediocre girone di andata e un pessimo girone di ritorno, nel finale era chiaro che da solo Meloni non avrebbe portato il Piegaro a grandi livelli. Ubaldini venne esonerato e al suo posto arrivò Cerbini, che lo ha sempre seguito anche da bambino. Ottenendo così la salvezza ai play off.Ora stà disputando il suo quarto anno al Piegaro, giocando accanto al giovane talento del fratello Federico, vivendo comunque qualche momento di tensione. Fidanzato con una giovane stundessa romana non pensa ancora alla vita familiare ma solo al calcio e alla Liomatic, sua grande passione assieme al cacciare caprioli con il cofano del furgone. Il suo sogno rimane tutt'ora il poter acquistare il Marron Pub assieme all' amata Giordana, lasciando lo scettro calcistico al fratello.Rimane attualmente il miglior talento del calcio piegarese immediatamante seguito dalla meteora Carlicchi.Il capitano