Ed eccoci di nuovo a commentare il risultato di una grande sfida di seconda categoria, le prime due squadre di testa si scontrano per sapere chi di loro due è la migliore. Con la convocazione fissata a Tavernelle alle ore 14.00, sono tutti pronti, tranne io che arrivo alle 15.00, a casenuove (solito ritardino). Le prime difficoltà iniziano per trovare l'incrocio nella strada che porta al campo, volutamente mimetizzato dagli avversari e senza nessuna insegna per fare in modo che non presentandoci, prendevano partita vinta. Dopo essere riusciti ad entrare nell'angusto incrocio tra un incredibile guard -rail da guinness di 3 metri e la recinzione di un fabbricato, superato un ponte in curva con dosso a sorpresa, schivata la mietitrebbia, l'estirpatore, il taglia e tricia, e un bobcat si raggiunge ad una "rasola" volgarmente chiamata stadio. Pargheggiata l'auto sopra una coltura di cavolella che costeggia il campo, vengo subito accolto dai calorosi e fraterni sguardi dei dirigenti della squadra avversaria e dal custode, sguardi che lasciano intendere oltre che fratellanza, fair play, e una grande apertura mentale, insomma, accoglienza tipica di chi ha lavorato anni alla reception dell'Hotel Ritz di Parigi.Cerbini con la solita terminologia specifica e in una forma di italiano perfetto da enciclopedia treccani, spiega moduli e formazioni, con la solita grande sorpresa per noi: non giocavamo nemmeno oggi. Mentre Cerbini spiegava i moduli, Pavoni asciugava le lacrime guardando da una piccola finestra con sguardo ammaliato, un gruppo di ridenti cacciatori in lontananza che allegramente pascolano in cerca di qualsiasi oggetto in movimento da poter sparare. In quel momento la mente di Pavoni ripercorre tutti i momenti felici della vita da cacciatore, le magiche castrazioni del verro, il sangue a fiotti che ti macchia i partaloni, le grigliate di fagiani mangiati con le penne e con tutti gli ossi, insomma Pavoni si sente al bivio, come Ruggeri.Ma dentro lo spogliatoio il clima è caldo, non c'è nemmeno oggi una finestra, al bagno c'è la turca quindi non và nessuno perchè non ci si capisce niente: è turca, e per cacare te le fà vedere turchine, le figlie.Ma dopo l'appello gli atleti entrano in campo; gli uomini veri vanno in panchina mentre alcuni cercano di riportare in campo Pavoni che stava tracciando dietro la rete, vista la gran quantità di ghianda a disposizione. Fischia l'inizio ma noi siamo ancora piegati dalle risate dal proverbio del giorno di Pavoni, che con gli occhi ancora solgati dalle lacrime annuncia: "SE C'E' LA IANNA, L'CIGNALE CE MAGNA!".La partita prosegue talmente noiosamente che in panchina c'è chi dorme, chi bestemmia, chi castra le castagne e chi come Possieri mangia le ghiande dicendo che se sgusciate, assomigliano alle noccioline. Cappelloni lasciato in panchina inveisce contro tutte le istituzioni, sperando di entrare, ma noi vecchie glorie panchinare, vista la solina che c'era preferiamo rimanere a prendere volentieri il sole e coinvolti da Devis, mangiamo le ghiande come chinghiali.Non mancano di certo da parte nostra le offese all'arbitro e a diversi giocatori loro, compreso l' 11 che sembrava il terzo dei fratelli del rugby Bergamaschi e il 7, detto Zorro per via del simpatico pizzetto da spadaccino. Subito richiamati dall' arbitro per comportamento scorretto da parte nostra inizia una diatriba tra me e l' arbitro perchè non vuole che si stia sdraiati in panchina, noi rifiutiamo e l'arbitro se ne và, tornerà poi per espellere meloni maurizio per delle offese che in verita aveva subdolamente fatto Pavoni, nascondendosi dietro maurizio. In campo andiamo sotto di un gol su inesistente punizione data dall' arbitro dal limite area e segnata dal loro centrocampista, mentre Fiacca coglieva Biette Scepre sulla linea di porta. La squadra avversaria fà una grande esultanza tale che sembravano su un carro del Gay Pride. Poco dopo da un miracolosamente assegnato rigore e molto signorilmente battuto a rete da MeloniNo, ritroviamo il pareggio e la pace dei sensi. Finisce il primo tempo e mentre una delegazione dell' aip riconosce al nostro ex Brunacci Riccardo detto il Dritto (per la sua camminata) il premio di socio onorario della nostra benemerita associazione, io e gli altri affondavamo le nostre costole facendolo spettacolari acrobazie sotto porta, con il palone che puntalmente finiva nei campi limitrofi anche a oltre 100 metri di distanza; nel mentre un delegato di moira orfei rescindeva il contratto a coppetti e lo rinnovava invece al portiere del casenuove, per il suo magico tremolio da tarantolato che è durato poi per tutta la partita. La partita riprende e tutti dormono, compreso il cane della Laura che sbadiglia disperatamente.La squadra del casenuove ha una quantità di brutti increbibile, tale da distogliere lo sguardo dalla partita, mentre pavoni invece addestra alla penna il cane della Laura.Entra il polemico Cappelloni a sostituire Tei oggi in giornata da allegro fantasma e l'assonnato Bianchi, i due non cambiano però la monotonia della partita. Intanto noi in panchina facevamo scommesse clandestine per indovinare che era il terzo ad entrare.L'arbitro per favorire ancora il casenuove butta fuori Barboni per motivi ancora da stabilire, ma l'unica cosa certa è che la mamma dell'arbitro è originaria di Casenuove, probabilmente nata nell' edificio di fronte i magazzini Pesciarelli.La partita si scalda e anche dalla panchina volano insulti con molta facilità, quasi tutti rivolti al loro portiere che colpito dal parckinson continua a tremare. Lui con molta cattiveria e arrabbiato dalla nostre offese ci porta a conoscenza che lui non ha niente da perdere: da lì in poi le offese verso la sua persona sono moltiplicate, facendogli volgarmente capire da dove è nato, il lavoro di sua madre ma soprattutto una serie di disagi e malattie delle quali era stato colpito ed aveva tutt'ora o gli sarebbero venute in futuro, e che, probabilmente, causavano oltre a quella fastidiosa ballata da stupido, anche quella bruttezza molesta che si portava con sè, con una vaga somiglianza a Willy, il giardiniere sardo dei Simpson.ECCO UNA FOTO DEL PORTIERE DEL CASENUOVE
CASENUOVE 1 - PIEGARO 1
Ed eccoci di nuovo a commentare il risultato di una grande sfida di seconda categoria, le prime due squadre di testa si scontrano per sapere chi di loro due è la migliore. Con la convocazione fissata a Tavernelle alle ore 14.00, sono tutti pronti, tranne io che arrivo alle 15.00, a casenuove (solito ritardino). Le prime difficoltà iniziano per trovare l'incrocio nella strada che porta al campo, volutamente mimetizzato dagli avversari e senza nessuna insegna per fare in modo che non presentandoci, prendevano partita vinta. Dopo essere riusciti ad entrare nell'angusto incrocio tra un incredibile guard -rail da guinness di 3 metri e la recinzione di un fabbricato, superato un ponte in curva con dosso a sorpresa, schivata la mietitrebbia, l'estirpatore, il taglia e tricia, e un bobcat si raggiunge ad una "rasola" volgarmente chiamata stadio. Pargheggiata l'auto sopra una coltura di cavolella che costeggia il campo, vengo subito accolto dai calorosi e fraterni sguardi dei dirigenti della squadra avversaria e dal custode, sguardi che lasciano intendere oltre che fratellanza, fair play, e una grande apertura mentale, insomma, accoglienza tipica di chi ha lavorato anni alla reception dell'Hotel Ritz di Parigi.Cerbini con la solita terminologia specifica e in una forma di italiano perfetto da enciclopedia treccani, spiega moduli e formazioni, con la solita grande sorpresa per noi: non giocavamo nemmeno oggi. Mentre Cerbini spiegava i moduli, Pavoni asciugava le lacrime guardando da una piccola finestra con sguardo ammaliato, un gruppo di ridenti cacciatori in lontananza che allegramente pascolano in cerca di qualsiasi oggetto in movimento da poter sparare. In quel momento la mente di Pavoni ripercorre tutti i momenti felici della vita da cacciatore, le magiche castrazioni del verro, il sangue a fiotti che ti macchia i partaloni, le grigliate di fagiani mangiati con le penne e con tutti gli ossi, insomma Pavoni si sente al bivio, come Ruggeri.Ma dentro lo spogliatoio il clima è caldo, non c'è nemmeno oggi una finestra, al bagno c'è la turca quindi non và nessuno perchè non ci si capisce niente: è turca, e per cacare te le fà vedere turchine, le figlie.Ma dopo l'appello gli atleti entrano in campo; gli uomini veri vanno in panchina mentre alcuni cercano di riportare in campo Pavoni che stava tracciando dietro la rete, vista la gran quantità di ghianda a disposizione. Fischia l'inizio ma noi siamo ancora piegati dalle risate dal proverbio del giorno di Pavoni, che con gli occhi ancora solgati dalle lacrime annuncia: "SE C'E' LA IANNA, L'CIGNALE CE MAGNA!".La partita prosegue talmente noiosamente che in panchina c'è chi dorme, chi bestemmia, chi castra le castagne e chi come Possieri mangia le ghiande dicendo che se sgusciate, assomigliano alle noccioline. Cappelloni lasciato in panchina inveisce contro tutte le istituzioni, sperando di entrare, ma noi vecchie glorie panchinare, vista la solina che c'era preferiamo rimanere a prendere volentieri il sole e coinvolti da Devis, mangiamo le ghiande come chinghiali.Non mancano di certo da parte nostra le offese all'arbitro e a diversi giocatori loro, compreso l' 11 che sembrava il terzo dei fratelli del rugby Bergamaschi e il 7, detto Zorro per via del simpatico pizzetto da spadaccino. Subito richiamati dall' arbitro per comportamento scorretto da parte nostra inizia una diatriba tra me e l' arbitro perchè non vuole che si stia sdraiati in panchina, noi rifiutiamo e l'arbitro se ne và, tornerà poi per espellere meloni maurizio per delle offese che in verita aveva subdolamente fatto Pavoni, nascondendosi dietro maurizio. In campo andiamo sotto di un gol su inesistente punizione data dall' arbitro dal limite area e segnata dal loro centrocampista, mentre Fiacca coglieva Biette Scepre sulla linea di porta. La squadra avversaria fà una grande esultanza tale che sembravano su un carro del Gay Pride. Poco dopo da un miracolosamente assegnato rigore e molto signorilmente battuto a rete da MeloniNo, ritroviamo il pareggio e la pace dei sensi. Finisce il primo tempo e mentre una delegazione dell' aip riconosce al nostro ex Brunacci Riccardo detto il Dritto (per la sua camminata) il premio di socio onorario della nostra benemerita associazione, io e gli altri affondavamo le nostre costole facendolo spettacolari acrobazie sotto porta, con il palone che puntalmente finiva nei campi limitrofi anche a oltre 100 metri di distanza; nel mentre un delegato di moira orfei rescindeva il contratto a coppetti e lo rinnovava invece al portiere del casenuove, per il suo magico tremolio da tarantolato che è durato poi per tutta la partita. La partita riprende e tutti dormono, compreso il cane della Laura che sbadiglia disperatamente.La squadra del casenuove ha una quantità di brutti increbibile, tale da distogliere lo sguardo dalla partita, mentre pavoni invece addestra alla penna il cane della Laura.Entra il polemico Cappelloni a sostituire Tei oggi in giornata da allegro fantasma e l'assonnato Bianchi, i due non cambiano però la monotonia della partita. Intanto noi in panchina facevamo scommesse clandestine per indovinare che era il terzo ad entrare.L'arbitro per favorire ancora il casenuove butta fuori Barboni per motivi ancora da stabilire, ma l'unica cosa certa è che la mamma dell'arbitro è originaria di Casenuove, probabilmente nata nell' edificio di fronte i magazzini Pesciarelli.La partita si scalda e anche dalla panchina volano insulti con molta facilità, quasi tutti rivolti al loro portiere che colpito dal parckinson continua a tremare. Lui con molta cattiveria e arrabbiato dalla nostre offese ci porta a conoscenza che lui non ha niente da perdere: da lì in poi le offese verso la sua persona sono moltiplicate, facendogli volgarmente capire da dove è nato, il lavoro di sua madre ma soprattutto una serie di disagi e malattie delle quali era stato colpito ed aveva tutt'ora o gli sarebbero venute in futuro, e che, probabilmente, causavano oltre a quella fastidiosa ballata da stupido, anche quella bruttezza molesta che si portava con sè, con una vaga somiglianza a Willy, il giardiniere sardo dei Simpson.ECCO UNA FOTO DEL PORTIERE DEL CASENUOVE