Sawij.1 Indomabile

...il dono dalle sue mani (1)


Gli incontri con A. sono sempre innaspettati,io non posso decidere o volere. In questa filosofia "io voglio"non esiste, ad A.,mi devo sempre rivolgere con eleganza e chiedere il suo consenso. Mercoledì finito di lavorare verso le 13.00 A. mi chiama per dirmi di raggiungerlo al solito posto. Dalla Tiburtina prendo la metropolitana e mi avviai verso la stazione Termini. Lì c'è il nostro posto,lì c'è tutto quello che parla di noi. So già dove andare,cosa chiedere,il pass,ascensore,inserire la tessera.... entrare. Chiudo la porta alle mie spalle accertandomi di aver tolto il pass. Comincio a spogliarmi completamente al buio,restando con quel poco addosso come dettomi da A. ...m'inginocchiai a terra,in attesa di A. Non so per quanto tempo rimasi in quella posizione,anche se oramai non sentivo più le gambe,ma il piacere di stare in questa posizione per A. supera ogni dolore... d'improvviso sento la porta aprirsi,il mio cuore comincia a battere,il sangue riprende a fluire... le luci si accendono,ma la sagoma che appena riesco a vedere,allunga la mano all'interrutore e le spegne,rimane solo una fioca penombra. L'odore che comincio a sentire è quello di A. il suo profumo,mescolato al suo sigaro.... subito faccio un sorriso,subito il mio cuore riprende con battiti più lenti. Buon pomeriggio mia Sawij. Buon pomeriggio A....... Con passi lenti A. si avvicina a me,comincia a girarmi intorno,non parla,io sento solo i suoi occhi addosso che mi penetrano,che mi investono l'anima.... Molto bene mia Sawij,senti dolore? no A. questo non è dolore è piacere... Mi posa una mano sulla spalla...... il contatto,il suo calore è un toccasana per tutta me stessa .... Lo sai mia Sawij cosa ti attende oggi... no A. ma qualsiasi cosa sarà meravigliosa perchè donatami dalle vostre mani. Lo sento estrarre qualcosa dalla tasca,il rumore era di un qualcosa di metallico... A. si avvicinò a me, mia Sawij,alzati... si A. e mi alzo. Rimango ferma mentre il sangue riprende a circolare sulle gambe..... A. si avvicina e comincia a sfiorarmi i capezzoli con le dita..... sentendo e vedendo che sotto il suo tocco cominciano a diventare turgidi.... Prese la catena,allargò i morsetti,e senza dire nulla pinzò i miei capezzoli,il dolore era forte,come una scossa,ma era piacevole perchè veniva da A. la catena proseguiva,fin giù sul pube,con altri 2 morsetti identici a quelli che avevo sui capezzoli. A. pinzò anche le labbra del fior di loto,internamente. I miei movimenti erano costretti,se mi spingevo all'insù il dolore aumentava,ma devo servire A. questo è quello che conta di più....