AIRMICKI

RICOMINCIAMO... CON "LA PREPARAZIONE"


Dopo un pò di (meritate!) vacanze, si ritorna (finalmente?) in palestra.E subito quindi si ricomincia a parlare di quella fase del lavoro, ormai quasi mitizzata dagli atleti come periodo durissimo di sofferenza e passione, della "preparazione".Un tempo si definiva preparazione "atletica", memoria di settimane trascorse senza toccare un pallone ma facendo cose spesso più adatte ad un film di Stallone che a un campo di pallavolo. Oggi si sentono termini più coloriti e fantasiosi, tipo "riattivazione motoria" o "risveglio funzionale"... boh, chiamatela come volete. alla fine si tratta sempre dello stesso problema per gli allenatori: Prendere un gruppo di atleti che negli ultimi mesi hanno svolto attività diverse e trasformarli in una squadra che giochi a qualcosa che assomigli il più possibile alla pallavolo, e per almeno 5 set!Nel maschile è, solitamente, più semplice, almeno dal punto di vista "atletico". I maschi tendono a essere generalmente più "attivi" durante la pausa estiva, quasi tutti giocano a calcetto, beach volley, racchettoni... tra le donne invece la percentuale di chi trascorre l'estate attivamente è di solito più bassa. Se siamo fortunati circa la metà delle nostre atlete si sono mosse in qualche modo durante l'estate, le altre si sono sdraiate ad abbronzarsi al sole a giugno e si sono rialzate a settembre.In ogni caso, probabilmente a causa dei cambiamenti nei modelli di prestazione (a seguito del rally point system) e dell'allungarsi delle durate dei campionati, che ha spesso ridotto il periodo di preparazione a poche settimane, la tendenza che mi pare di cogliere parlando con gli allenatori è quella di lavorare sulla tecnica e sulla tattica, anche di squadra, già dai primi giorni di lavoro e parallelamente al lavoro fisico. La cosa importante è programmare bene il lavoro, soprattutto quando si ha a disposizione poco tempo.Auguro a tutti una buona annata sportiva. In bocca al lupo e a presto.