Il cuore altrove

Visioni declinanti

 

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Dolce notte... con Dolcenera...

Post n°9 pubblicato il 11 Marzo 2011 da gocciadistella2

 

 

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê


nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare

âtru da stramûâ
â nu n'á â nu n'á

ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere
ché è venuta per me
è arrivata da un'ora
e l'amore ha l'amore come solo argomento

e il tumulto del cielo ha sbagliato momento
acqua che non si aspetta altro che benedetta
acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale
acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte

nu l'è l'aaegua de 'na rammâ
'n calabà 'n calabà

ma la moglie di Anselmo sta sognando del mare
quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
e la lotta si fa scivolosa e profonda

amiala cum'â l'aria amìa cum'â l'è cum'â l'è
amiala cum'â l'aria amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti
acqua per fotografie per cercare i complici da maledire
acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti

âtru da camallâ
â nu n'à â nu n'à

oltre il muro dei vetri si risveglia la vita
che si prende per mano
a battaglia finita
come fa questo amore che dall'ansia di perdersi

ha avuto in un giorno la certezza di aversi
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira
bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente
fredda come un dolore Dolcenera senza cuore

atru de rebellâ
â nu n'à â nu n'à

e la moglie di Anselmo sente l'acqua che scende
dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle
nel suo tram scollegato da ogni distanza
nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza

così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê



 
 
 

Ti prego, ascoltami! (Il nostro Io pubblico si rivolge al nostro Io bambino)

Post n°8 pubblicato il 11 Marzo 2011 da gocciadistella2

Ti prego,ascolta quello che non so dire

Non lasciarti ingannare da me.
Non lasciarti ingannare dalla maschera che indosso.
Una, mille maschere, che ho paura di togliermi,
anche se nessuna mi somiglia.
L'arte della finzione è per me una seconda natura,
ma non lasciarti ingannare.
Per l'amor di Dio, no.
Ti do l'impressione d'esser sicuro,
fingo che tutto vada bene e fili liscio,
dentro e fuori di me:
mi definisco vincente e ostento indifferenza,
dico "le acque sono calme ed è tutto sotto controllo,
e io non ho bisogno di nessuno."
Ma non credermi.
In superficie è tutto tranquillo ma la mia superficie
è la mia maschera, sempre diversa, sempre finta.
Sotto non c'è soddisfazione.
Sotto c'è confusione, paura e solitudine.
Però le nascondo.Non voglio che nessuno le veda.
Tremo al pensiero che le mie debolezze e paure vengano messe
a nudo.
Ecco perchè faccio di tutto per nasconderle con una maschera,
una facciata disinvolta e sofisticata, che mi aiuti a fingere,
che mi faccia scudo dallo sguardo che sa.
Ma è proprio quello sguardo, la mia salvezza.
La mia unica speranza e io lo so.
Se mi farà sentire accettato, se mi farà sentire amato.
Non c'è altro che possa liberarmi da me stesso,
dalla prigione che mi sono costruito,
dalle barriere che ho eretto con tanta cura.
Non c'è altro che possa darmi quella certezza che non so
procurarmi da solo:
che valgo davvero qualcosa.
Ma io tutto questo non te lo dico.Non ne ho il coraggio.
Ho paura che il tuo sguardo non mi farà sentire accettato,
non mi farà sentire amato.
Ho paura che mi disprezzerai, mi deriderai,
e la tua risata mi ucciderebbe.
Ho paura che in fondo non sono niente, non valgo niente,
e che tu lo vedrai e mi rifiuterai.

Perciò continuo il mio gioco, la mia finzione disperata,
uomo sicuro fuori,bambino tremante dentro.
Così comincia la scintillante ma vuota parata di maschere,
mentre la mia vita non è che una vetrina.
Chiacchiero con brio del più e del meno,
ma ciò che ti dico è solo il niente,
e non ti dico niente di ciò che conta,
che sta gridando dentro di me.
Porto avanti così la mia routine,
ma non lasciarti ingannare da quel che dico.
Ti prego, ascoltami e cerca di udire quel che non dico,
quel che vorrei saper dire,
quel che ho un disperato bisogno di dire,
ma che non riesco a dire.
Non mi piace nascondermi.
Non mi piacciono i giochetti superficiali e finti.
Voglio smettere di giocarli.
Voglio essere genuino, spontaneo e me stesso,
ma devi aiutarmi.
Devi darmi una mano anche quando sembrerebbe l'ultima cosa
che voglio.
Solo tu puoi cancellare lo sguardo vacuo della morte vivente.
Solo tu puoi richiamarmi alla vita.
Ogni volta che sarai gentile, delicato e incoraggiante,
ogni volta che cercherai di capirmi,perché tieni veramente a me,
al mio cuore spunteranno le ali, piccolissime ali, debolissime ali,
ma pur sempre ali!
Se riuscirai a toccarmi una corda del cuore,
mi restituirai la vita. Voglio che tu lo sappia.

Voglio che tu sappia quanto sei importante per me,
quanto potrei essere un creatore - un vero e proprio creatore -
della persona che io sarò, se deciderai di farlo.
Ti prego, fallo. Non lavartene le mani.
Ma non sarà facile per te.

Convinto della mia indegnità ho costruito solide barriere.
Più ti avvicinerai a me e più mi difenderò con violenza.

È irrazionale, ma checché ne dicano dell'uomo i libri,
io sono spesso irrazionale.
Combatto contro l'unica cosa di cui ho un disperato bisogno.
Però ho sentito dire che l'amore è più forte di ogni barriera,
ed è proprio questa, la mia speranza.
Ti prego, cerca di abbattere le mie barriere
con mano salda ma gentile,
perché un bambino è tanto sensibile.
Chi sono io, ti chiederai?
Sono qualcuno che conosci benissimo.
Sono ogni uomo che incontri e ogni donna che incontri.

Charles C. Finn

 
 
 

Donna...

Post n°7 pubblicato il 11 Marzo 2011 da gocciadistella2
Foto di gocciadistella2

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta

 
 
 

09 marzo

Post n°6 pubblicato il 09 Marzo 2011 da gocciadistella2

Non riesco a sentirmi...

 
 
 

Perché?

Post n°5 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da gocciadistella2

"... la vita, questa mia vita... non è più mia
Ora vedo chiaro, la vita non è mai stata mia.
Mi ha trascinato fino a qui, mi ha illuso che fossi libero, ha guidato le mie azioni, le mie scelte, i miei pensieri, i miei sentimenti.
Perché ho sempre fatto finta di non sapere?
Credevo bastasse essere giusti, credevo bastasse la mia onestà pe...r quel Dio che ora non si fa vedere.

Ora lo so, lo vedo... quel macigno dietro a me, masso scuro che tutto trascina via, mi assorbirà come un granello di polvere e... niente più ricordi, niente più pensieri.
Io... sarò il suo nutrimento.
Potessi volare. Dio mio, perché non ho imparato a volare!"

Felì Secci - Il silenzio

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: gocciadistella2
Data di creazione: 26/01/2011
 

 
 

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