Creato da IreRighettini il 29/04/2013
Questo blog nasce per dire NO ad ogni forma di lesione della dignità e dei diritti fondamentali di ogni uomo. Lo scopo di questo blog è sensibilizzare le persone rispetto a ogni forma di violazione dei diritti dell'uomo e fare qualcosa di concreto affinchè ad ogni persona siano garantiti i diritti fondamentali contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani. DICIAMO NO AD OGNI FORMA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI!

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Lo sfruttamento minorile

Post n°7 pubblicato il 30 Aprile 2013 da IreRighettini
 

Un fenomeno mondiale

  • Nel mondo ci sono almeno 250 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni che lavorano. Quasi la metà è occupata a tempo pieno. A questi vanno aggiunti i bambini soggetti a sfruttamento sessuale.
  • Dalle statistiche dell'Unicef risulta che il 61% del lavoro minorile è concentrato in Asia, il 32% in Africa, il 7% in America latina.
  • Nel Sud-est asiatico, dove l'industrializzazione è stata velocissima negli ultimi 30 anni, i bambini vengono impiegati ovunque, non solo nelle zone più povere.
  • Inoltre, poiché le multinazionali occidentali sempre più spesso trasferiscono le loro filiali nel Terzo mondo, dove con un costo della manodopera molto basso si possono produrre manufatti a basso contenuto tecnologico, i bambini qui trovano facilmente occupazione nei settori dell'export.

Dati e statistiche

  • Statistiche attendibili per difetto. Nepal: il 60% dei bambini lavora; Pakistan: il 20% della popolazione che lavora sono bambini (4-14 anni), che producono l'80% dei palloni da calcio; Indonesia: il 20% dei bambini lavora; India: 44 milioni; Bangladesh: il 25% dell'intera popolazione infantile (nel tessile da export e nell'artigianato: da notare che nel tessile i bambini sono quasi la metà di tutta la manodopera); Thailandia: il 32% della forza-lavoro (beni per l'export); Filippine: oltre 2 milioni; Senegal: oltre il 40%; Nigeria: circa 12 milioni; Brasile: 7 milioni (più quelli che vivono per strada), fanno soprattutto calzature per l'export (a San Paolo il 20% del reddito familiare è garantito dal lavoro minorile).

Business

  • Facciamo un esempio di business: in un'azienda brasiliana di scarpe (che soprattutto sono di tipo sportivo), i padroni ricevono dalla multinazionale L. 26.400 per ogni paio di scarpe (il lavoratore riceve una cifra ridicola: L. 350 all'ora), poi la multinazionale rivende le scarpe ai grossisti per L. 56.000; in un qualunque negozio di una città europea o americana quel paio di scarpe costa L. 112.000. Se quel lavoratore volesse comprarsi le stesse scarpe che produce, gli occorrerebbero sette settimane di lavoro.

Malattie e morte

  • I bambini brasiliani che lavorano nei calzaturifici che producono scarpe per delle famose marche occidentali, respirano i mastici per 9 ore al giorno in un ambiente saturo di solventi al benzene. Dopo pochi anni hanno i polmoni e le mucose di occhi, bocca e naso praticamente bruciate.
  • Il record dei bambini che muoiono sotto i 5 anni lo detiene il Niger: 320. L'Italia è a quota 8.

Italia

  • In Italia almeno 300.000 bambini sono costretti a lavorare a causa di situazioni sociali di degrado e miseria.
  • Come noto, il lavoro minorile è illegale: questo significa che non esistono statistiche ufficiali che riportino delle cifre.
  • Nel complesso le violazioni del lavoro minorile arrivano quasi a 2.800 l'anno e sono concentrate soprattutto nelle aziende commerciali e artigiane, dove i controlli sindacali sono più scarsi.

Alcuni esempi:

  • Gravina di Puglia: si scopre un anno fa una fabbrica clandestina dove 13 minorenni confezionavano biancheria maschile per una paga di L. 200.000 al mese.
  • Lizzanello (provincia di Lecce): in una stalla adibita a calzaturificio vengono scoperte 15 ragazzine che lavorano per 10 ore al giorno e L. 500.000 al mese.
  • Reggio Calabria: 15.000 ragazzi al di sotto dei 14 anni lavorano stabilmente nell'agricoltura.

India

 

  • Coi suoi 44 milioni di bambini lavoratori, l'India detiene il record mondiale del lavoro minorile.
  • I bambini garantiscono il 23% del PIL, pur guadagnando in media poco più di 150 lire al giorno.
  • 30 milioni di ragazzini vivono per strada.
  • Più di 100 milioni di bambini tra i 6 e gli 11 anni non frequentano la scuola. Le femmine stanno sempre peggio dei maschi.
  • Su 100 malati di TBC, circa 80 sono ex-bambini lavoratori.
  • Unica eccezione dello Stato indiano è la regione del Kerala.
  • Il 90% dei fiammiferi utilizzati da India, Bangladesh e Pakistan (un miliardo di persone) sono prodotti da 45.000 bambini tra i 4 e i 15 anni in 3.000 fabbriche.
  • Moltissimi adulti sono disoccupati proprio perché gli imprenditori preferiscono i bambini, che costano meno, non si ribellano, non sono iscritti ai sindacati.
  • Questi bambini sono soggetti a moltissime malattie e a 40 anni sono già vecchi decrepiti.

Cosa fare?

 

  1. sanzioni economiche contro i Paesi che permettono lo sfruttamento minorile;
  2. premiare chi combatte il lavoro minorile, favorendo p.es. l'export dei Paesi che dimostrano di lottare contro questo sfruttamento;
  3. boicottare l'acquisto di quei prodotti di cui si sa con certezza che provengono da tale sfruttamento e per i quali esiste una possibile alternativa;
  4. garantire che nell'ambito di una medesima multinazionale, avente l'azienda principale in un paese occidentale e le filiali sparse in vari paesi del Terzo mondo, sia applicato il principio "a parità di lavoro parità di salario", fra un operaio occidentale e uno terzomondiale;
  5. progettare un Nuovo ordine economico internazionale, che induca a rispettare di più il valore della persona umana.

http://www.homolaicus.com/politica/bambini.htm

http://www.portareilmondoascuola.it/wp-content/uploads/2010/03/Sfruttamento-minorile.pdf

 
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CONFLITTI ATTUALMENTE IN CORSO NEL MONDO

Post n°6 pubblicato il 30 Aprile 2013 da IreRighettini

Conflitti attualmente in corso:


AFRICA: (24 Stati e 115 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
ASIA: (15 Stati e 101 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
EUROPA: (8 Stati e 61 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
MEDIO ORIENTE: (8 Stati e 94 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
AMERICHE: (5 Stati e 25 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Totale degli Stati coinvolti nelle guerre: 60

http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333

 
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Nazioni Unite: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Post n°5 pubblicato il 30 Aprile 2013 da IreRighettini
 

Introduzione

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), nacque nel 1945 poco dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il suo scopo dichiarato è portare pace a tutte le nazioni del mondo. Dopo la seconda guerra mondiale, una commissione capeggiata da Eleanor Roosevelt, moglie del presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, scrisse un documento speciale che “dichiara” i diritti che tutte le persone al mondo dovrebbero avere: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Oggi gli stati che fanno parte delle Nazioni Unite sono 192 e tutti vi hanno aderito in accordo con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Dove Iniziano i Diritti Umani Universali?

“In piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non si possono vedere su nessuna carta del mondo. Eppure si tratta del mondo della singola persona, il vicinato in cui vive, la scuola o università che frequenta, la fabbrica, la ditta o l’ufficio in cui lavora. Questi sono i luoghi in cui ogni uomo, donna e bambino cercano giustizia, opportunità e dignità uguali, senza discriminazione. A meno che questi diritti non abbiano un significato in questi ambiti, essi avranno poco significato altrove. Senza attività coordinate dei cittadini per far sì che questi diritti vengano seguiti nel proprio ambiente, cercheremo invano progressi nel più vasto mondo.”

- Eleanor Roosevelt, moglie del presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, e presidente della Commissione delle Nazioni Unite che nel 1948 scrisse la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

http://it.youthforhumanrights.org/

 
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UN’OCCHIATA AL BACKGROUND DEI DIRITTI UMANI

Post n°3 pubblicato il 29 Aprile 2013 da IreRighettini
 

In origine la gente aveva diritti solo se faceva parte di un gruppo, come ad esempio una famiglia. Poi, nel 539, Ciro il Grande, dopo aver conquistato la città di Babilonia fece qualcosa di completamente inatteso: liberò tutti gli schiavi lasciandoli liberi di tornare a casa. Inoltre dichiarò che la gente avrebbe dovuto scegliere la propria religione. Il cilindro di Ciro, una tavoletta di creta che contiene le sue affermazioni, è la prima dichiarazione dei diritti umani della storia.

L’idea dei diritti umani si diffuse rapidamente in India, in Grecia ed infine a Roma. I più importanti avanzamenti da quel momento in poi hanno incluso:

1215: La Magna Carta - dava nuovi diritti alla gente e sottoponeva il re alla legge.

1628: La Petizione dei Diritti - stabiliva i diritti delle persone.

1776: La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti - proclamava il diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità.

1789: La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e dei Cittadini - un documento francese che affermava che tutti i cittadini erano uguali davanti alla legge.

1948: La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - il primo documento che faceva l’elenco dei 30 diritti che spettano a tutti.

http://it.youthforhumanrights.org/

 
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CHE COSA SONO I DIRITTI UMANI

Post n°2 pubblicato il 29 Aprile 2013 da IreRighettini
 

Mentre alcuni dizionari definiscono la parola “diritto” come “un privilegio”, se viene usata nel contesto dei diritti umani stiamo parlando di qualcosa di più basilare.

Ad ogni persona vengono conferiti certi diritti fondamentali, semplicemente per il fatto di essere un essere umano. Sono detti “diritti umani” perché non sono semplicemente un privilegio (che può essere tolto in base al capriccio di qualcuno).

Sono “diritti” perché sono cose che è permesso essere, fare o avere. Questi diritti esistono per proteggerti da eventuali persone che vogliono danneggiarti o farti del male. Ci aiutano inoltre ad andare d’accordo tra di noi e vivere in pace.

Molte persone sanno qualcosa dei propri diritti. In genere sanno di aver diritto al cibo e ad un luogo sicuro in cui vivere. Sanno di avere il diritto di essere pagate per il proprio lavoro. Ma ci sono anche molti altri diritti.

Quando la gente non conosce bene i diritti umani, si possono avere abusi come la discriminazione, l’intolleranza, l’ingiustizia, l’oppressione e la schiavitù.

Nata a causa delle atrocità e delle enormi perdite di vite durante la seconda guerra mondiale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite è stata promulgata nel 1948 per fornire una comprensione generale dei diritti di ogni persona. Costituisce la base di un mondo fondato su libertà, giustizia e pace.

http://it.youthforhumanrights.org/

 
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