Problematiche pisane

8/10/2008


Direttori dei quotidiano Il Tirreno e La Nazione                                                                          Oggetto: I nomadi a Coltano pagheranno l’affitto  BUUUUUUUMMMMMM. La grande botta. Signori facciamola finita di raccontare barzellette, ma vi rendete conto di che cosa state asserendo, persone senza lavoro che chiedono l’esenzione dal ticket con l’ISE per tutta la famiglia o ISEE per il singolo, che pagheranno l’affitto di una civile abitazione. Ma con i soldi di chi?Regole, paletti, un contratto da rispettare. Basta. Lo ripeto per l’ennesima volta la politica emergenziale dell’inserimento degli extracomunitari – comunitari nel tessuto sociale pisano è stata condotta in maniera, uso un termine ortodosso e senza alterare il tono della voce, poco professionale. Bartali diceva “E’ tutto da rifare”, ma ormai tali soggetti hanno imparato la strada, se non ottengono trovano il modo come ottenere, ovviamente senza rispettare le regole. Tanto. Non vogli accattivarmi il sostegno di nessuno, ma signori una volta per tutte guardiamoci in faccia e non prendiamoci in giro.Bando pubblico al quale parteciperanno coop e associazioni, gestione del piano dei rom alle stesse coop e associazioni, progetto che va verso la stabilizzazione, solidarietà, sperimentazione finita, inizia la fase strutturale, firma di contratti, imprenditore rumeno che assorbe i capofamiglia per dar loro lavoro.  Sono esterefatto, e penso di essere la punta dell’iceberg che esterna il suo dissenso, il suo malcontento, ma sotto questa punta sono presenti gli sfrattati, le famiglie di portatori di handicap, le giovani coppie, le coppie di fatto, i single, gli studenti, le coppie omossessuali …. Penso di rappresentare il pensiero di tutti coloro i quali non trovano casa, perché i prezzi per l’acquisto o l’affitto sono a cifre esorbitanti.Non è un discorso xenofobo, razzista, ma solo venale. Per pagare un affitto ci vogliono i soldi e gradirei, prima di affidare una casa vedere il contratto di lavoro, “No contratto di lavoro no casa”. Chi pagherà le bollette acqua, luce, telefono, TARSU. Associazioni e coop come intendete controllare l’attuazione dei contratti come avete fatto per l’inserimento dei bambini nel tessuto scolastico, al termine del progetto? Ma via. Con tutte le baraccopoli che sono sul ns territorio che faremo. Applichiamo lo stesso decreto Carfagna per la prostitutzione. No baraccopoli nei luoghi pubblici. La graduatoria per l’affitto delle case andava fatta all’inizio, ma prima di tutto andava fatta l’anagrafe dei rom: nucleo familiare, foto e impronte digitali. Con la carta di identità elettronica c’è l’obbligo dell’impronta, come del resto per l’ingresso in alcune banche. Una volta fatto ciò avrebbero dovuto fare il progetto realizzando le case in città. La graduatoria doveva essere a n° chiuso, perché vorrò vedere come affideranno le case, vi ricordo che le famiglie rom non sono come le nostre, marito e moglie e uno e due figli, ma si parla di venti trenta soggetti e le case al massimo ne possono contenere, forzando un po’ la mano 6, mettendo i letti a castello nelle camerine.Come ho detto più volte e lo ripeto:”Il traguardo che avremmo dovuto raggiungere per gli extra comunitari e per i comunitari doveva essere l’inserimento nel tessuto socio economico e produttivo del nostro territorio. Pensate che con questa politica errata abbiamo raggiungeremo questo traguardo. Attualmente c’è l’istigazione all’odio nei loro confronti. Il messaggio che avrebbe dovuto passare era quello, tradotto volgarmente, di trasformare l’extracomunitario o comunitario, concedetemi la dizione da “parassita” a “contribuente”, cioè da colui che usufruisce degli aiuti da terzi, cittadini italiani e finanziamenti europei …., per diventare come uno di loro; da aiutato a colui che aiuta. Come avremmo dovuto mettere in pratica tutto ciò? Prima di tutto alfabetizzando il soggetto, acculturandolo sulle fonti del diritto, facendogli capire quali sono gli usi e costumi della società nella quale andava ad innestarsi o integrare, quali sarebbero stati i suoi diritti e i suoi doveri. L’introduzione dei bambini nel tessuto scolastico. Poi sarebbe stato necessario concedergli con una giusta graduatoria, tipo quella del doppio canale nella scuola, una casa per ogni graduatoria: sfrattati, extracomunitari, comunitari, anziani, handicap, coppie di fatto, gay, giovani coppie, sono tutti creati a immagine e somiglianza di…., nessuno escluso, una decorosa abitazione, non ghettizzando gli stessi rom come indesiderati e basta abbaraccamenti, e contemporaneamente un decoroso posto di lavoro, infine, se lo avessero voluto, la cittadinanza italiana e la possibilità, trascorsi i tempi legali, il diritto al voto. Questo, a pare mio sarebbe dovuto essere il giusto corso dell’integrazione o innesto che dir si voglia”. Ma ormai è tardi e tutti noi ne pagheremo le conseguenze con un clima di xenofobia e razzismo. Come al solito una lotta tra poveri, mentre le colpe le hanno commesse i ns amministratori.