Problematiche pisane

12/01/09 Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione Oggetto: Decentramento


Sono un po’ scettico sulla ricostituzione delle circoscrizioni, avendo come esempio l’operato dell’ultimo decennio della 4. Nel teatrino verrebbero riallocati gli stessi attori che ormai sono venuti a noia che confondono i problemini con i problemi e che per l’amor del cielo, come ha detto il Cerri, hanno dato l’assenso, anzi hanno sostenuto con forza la realizzazione di un opera, per me inutile, come il sottopasso di via Quarantola, ed io ci aggiungerei anche quello di via dei Cappuccini, utilizzabile esclusivamente dai residenti, non esistendo parcheggi per terzi, ed anche i sovrappassi di S.Giusto, sul quale è stata realizzata una pista ciclabile che fa ridere i polli, la continuità, principio fondamentale delle piste ciclabili a Pisa è un optional, per non parlare degli attraversamenti pedonali, inesistenti, l’unico che c’è pericolosissimo, dell’illuminazione insufficiente, del guard rail esoso collocato nei punti ove non è necessario e mancante ove sarebbe utile, vedasi gli incidenti accaduti, curva vicino all’edicola; e S. Ermete marciapiede opposto a dove era necessario e illuminazione. Consiglieri che si sono lasciati circuire da sciocche illusioni come ad esempio la nuova bretella di via Asmara che sarebbe dovuta essere la valvola di sfogo per il traffico del ns quartiere, che barzelletta, sarà il futuro passaggio per i mezzi pesanti che entrano ed escono dall’aeroporto, per qualche militare e per pochissimi civili; per non parlare del parcheggio scambiatore nella ex zona carburanti con fermata del treno navetta, magari il tutto collegato con un sottopasso, ormai Pisa è specializzata, all’altro parcheggio che verrà realizzato sull’Aurelia, così anche loro potranno usufruire del treno per andare in città, per non parlare dell’arretramento della stazione della linea RFI, strano perché hanno sostituito il vecchio passaggio a livello con uno nuovo, per non parlare dello sviluppo sconsiderato dell’aeroporto, del quale ormai si è persa ogni cognizione e regola, si amplia, si realizza e si aumenta l’inquinamento ambientale a scapito dei cittadini ivi residenti. La vecchia ed inutile circoscrizione potrebbe essere sostituita da riunioni mensili fisse nelle quali la cittadinanza discute o porta in evidenza le problematiche in essere dei quartieri e il tecnico o l’amministratore del comune ne prende atto e ne da immediata risposta nei tempi prescritti dalla legge. Ricreare il consiglio, con 20 soggetti, in percentuale ai voti ricevuti, bla bla, si ricrea la stessa manfrina che non porta a niente, la 4 lo dimostra. Meno perdite di tempo in discussioni logorroiche e demagogiche e senza senso, meno litigi e scaramucce dovute ad antipatie o giochi di partito, ma più fatti, più azioni, immediata risoluzione dei problemi. Questo è il compito, questo che vuole la gente, immediatezza e celerità. Lasciamo le programmazioni ad ampio respiro agli amministratori centrali, tanto anche prima facevano come gli pareva, la circoscrizione era soltanto uno specchietto per le allodole. Forse la struttura era utilizzata come incubatrice per i futuri amministratori, ma non è detto che tutti gli amministra riescano con il buco.