Problematiche pisane

Pisa 14/01/09


 Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La NazioneOggetto: Prostituzione/tossicodipendenza Tutti i giorni gli organi di informazione pullulano di articoli o servizi sui due argomenti in oggetto. Ma perché invece di chiacchierare tanto non si prendono provvedimenti seri per regolarizzare le due attività. La prostituzione è un’attività che è nata con l’uomo e quindi morirà con esso, è inutile fare le multe, con ordinanze a tolleranza zero, sono tutte una buffonata perché tanto il gestore, la mafia si adegua, non è come lo Stato che tergiversa senza prendere alcuna soluzione, e poi siamo sicuri che gli stessi politici non vadano a …….., ovviamente di alto bordo, visto che fanno uso di sostanze stupefacenti. Non ve lo ricordate il servizio della trasmissione Le Jene? Querelati per diffamazione, bla bla bla, nessun degli oltre 900 parlamentari che abbia detto bene tu mi accusi che faccio uso di sostanze stupefacenti ed io ti dimostro il contrario. Una levata di scudi contro i giornalisti e tutto è andato a tarallucci e vino. Ma andiamo per ordine.La prima cosa da fare è riallocare nei propri siti i soggetti fuori luogo, che cosa voglio dire, senza essere offensivo nei confronti dei cristiani credenti, che lo Stato italiano diventi una volta per tutte EFFETTIVAMENTE LAICO, e non chiesa dipendente. Lo stato Vaticano che ritorni nei suoi confini e pensi a espiare i propri peccati e risolvere i propri problemi prima di mettere il naso fuori e quando lo fa lo faccia per diffondere il messaggio del buon messia e la buona parola, insomma ricopra l proprio ruolo.Secondo. Per dare un duro colpo alla malavita lo Stato, dovrebbe gestire, forse non è il termine adeguato, ma sicuramente è comprensibile da tutti, in prima persona le due attività considerando la prostituzione attività libero professionale. Il sesso a pagamento è una industria e come tale va trattata. Semplici cittadini che girano filmini pornografici ne sono un esempio. Forse mania di protagonismo. Quindi ripristino delle case del piacere, albo professionale, sindacato, tasse, pensioni, accertamenti sanitari periodici …. . E’ ovviamente esplicito che la prostituzione deve essere concepita come libera scelta del soggetto che la vuol intraprendere, non è un obbligo, altrimenti è sfruttamento.Tossicodipendenza, qui la cosa non è semplice perché ci sono varie tipologie di tossicodipendenza. Negli adulti, negli sportivi, nei giovani. Negli adulti, chi ha i soldi ha i propri fornitori e quindi non ha bisogno dello Stato. Per tutto il resto la prima cosa da fare è capire se è meglio la dose di sostanza stupefacentelo o il metadone. Sicuramente quest’ultimo costa meno e per certe tipologie di soggetti, tossicodipendenti incalliti, lo zoccolo duro, di progetti futuri di recupero non ve ne sono, perché sono bruciati e quindi. Sportivi è una scelta di vita, un po’ come nello spettacolo, se vuoi emergere devi concederti e far e farti vedere, magari su qualche calendario, qualcuno ha avuto fortuna, altrimenti rimarrai per sempre una semplice e sciocca velina. Che cosa voglio dire. Se gli sponsor richiedono allo sportivo delle prestazioni extra, che un uomo normale anche se allenatissimo non può raggiungere se non con l’ausilio di, sta allo sportivo scegliere: soldi, carriera e fama o nulla. Meglio un giorno da leoni che cento da pecore?  Ragazzi, beh qui la cosa è diversa, è un po’ come la pedofilia, adulto che si approfitta di un minore o degli appena maggiorenni, per . Fatti: chi guida sotto l’effetto di stupefacenti accompagnato da alcool, chi si fa le canne o sniffa nei cortili, nei bagni o nelle aule della scuola, chi in discoteca, tutti i luoghi sono buoni per spacciare, acquistare e farsi. Le conseguenze di quanto sopra minorenni o appena maggiorenni che muoiono sulle strade, coinvolgendo altri innocenti passanti o automobilisti, anziani che vengono falciati sulle strisce pedonali o alla fermata del bus …. . Soluzioni. Per evitare i morti sulle strade per gli eccessi di velocità utiliziamo la tecnologia installata sul pedale dell’acceleratore o manetta del motore controllata attraverso l’elettronica installata sui cartelli di limitazione di velocità. E’ un progetto vecchissimo, mai messo in pratica per ovvi motivi, case automobilistiche, assicurazioni, petrolieri, carrozieri …  un po’ come quando progettarono il video registratore che si bloccava al sopraggiungere delle pubblicità, qualcuno li ha tolti dal mercato. Se nei centri abitati si va a 30 o 50 km/h è difficile che ci sia una strage o muoiano persone. Per i giovanissimi controlli nelle scuole, accertamenti sanitari per verificare se fanno uso di sostanze stupefacenti e poi letteri ai genitori e segnalazioni al SSN per la realizzazione, visto che sono tossici in “erba”, di progetti specifici di informazione/formazione e recupero con l’aiuto di psicologi e psichiatri. Per i maggiorenni che non sono ancora diventati tossici incallliti, irrecuperabili, per i quali vale quanto sopra, programmi di recupero reali, in comunità. Ovviamente nessun tossicodipendente, se non è seguito dal SSN può guidare mezzi e quindi avere la patente, come pure gli alcolizzati. Per i maggiorenni pizzicati per la prima volta sarebbe opportuno destinarli a lavori socialmente utili gratuiti due o tre ore al giorno sulle strade, faccinaggio nei grandi magazzini, pulizie … . Privacy in questi casi, solo per i minorenni, per il resto è bene che si sappia.