Problematiche pisane

12/03/2010 Scheda 27.4 S. Marco via F.lli Antoni


Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La NazioneCome tutti saprete è stato fatto ricorso al TAR contro la variante al regolamento urbanistico approvato dal consiglio comunale nel dicembre 2009. L’assessore all’urbanistica, geometra Cerri, si è irretito e ha detto che chi ha fatto ciò si oppone allo sviluppo di Pisa. Insomma Pisa per svilupparsi ha bisogno di cementificarsi, di eliminare il verde e di realizzare ulteriori 2400 appartamenti, recuperare l’esistente non va bene. Il prof. Pierotti ha parlato di mafia e riciclaggio. No che sciocchezze.Nella scheda in oggetto, che invito tutti i cittadini del quartiere S. Marco a guardare, che qui riporto in parte, si legge:4.OBBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DI PROGETTOL’intervento si configura come un completamento del tessuto urbano esistente e coglie tale occasione per incrementare a fianco dei servizi pubblici esistenti la dotazione di standard con un ampia zona di verde e con i parcheggi. La tipologia edilizia prevista è di case binate a schiera o in linea disposte sui bordi della fascia lasciando lo spazio centrale libero come un corridoio di verde che attraversa a partire da una nuova piazzetta adiacente la circoscrizione, prospiciente la via f.lli Antoni, tutto l’isolato e si collega all’ampia area verde che fa anche da filtro posta lungo la superstrada.5.DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO5400 m2 di cui 2700 superficie edificabile di cui 50% a PEEP, 9000 m2 di piazze e superficie a verde, 1900 m2 di parcheggi e 1700 m2 di viabilità per un totale di 18000 m2.6. ELEMENTI PRESCRITTIVIDescrizione dell’edifici.Potranno essere previste attività commerciali (solo al p.t.) e direzionali e dovranno essere concentrate, in massima parte, nella zona prospiciente la nuova piazzetta a la via f.lli Antoni.Gli accessi e i collegamenti interni esistenti, anche se privati, dalla via dell’Aeroporto e dalla via S. Bona dovranno essere ripresi e mantenuti come percorsi pedonali e ciclabili di uso pubblico.Bene. Qualcuno potrebbe dire, meno male così tolgono tutte quelle schifezze e rimettono al pulito la zona. E con ciò potrei concordare, ma sicuramente non concordo con l’esigenza della nuova cementificazione e tanto meno con la collocazione del verde, in special modo con quello pubblico. Da quello che si legge sugli articoli sui giornali a Pisa ci sono un migliaio di appartamenti sfitti, inclusi quelli al nero per studenti pendolari e non, lavoratori e subaffitti. La domanda urgente per alloggi popolari è per 400/500 famiglie, sulle 800 richieste complessive, quindi perché edificare di nuovo? Per attirare chi è fuggito dalla città? Certamente io non acquisterei nella periferia, nelle zone considerate dormitorio della città. Ristrutturiamo in città a prezzi concorrenziali e non a 7 – 8 mila euro al m2. Ma come si fa, in città è il salotto buono e metterci degli alloggi popolari. Ma la cosa che mi sbigottisce è la collocazione del verde pubblico, a ridosso della FIPILI e a pochi metri dall’aeroporto. Pazzesco. Vi immaginate i ns bimbi accompagnati dai genitori o dai nonni che permangono qualche ora in quel parco a che cosa sono soggetti? Rumore e polveri fini delle auto che transitano e degli aerei che si muovono nell’aviostazione. I cittadini del quartiere non si meritano anche questa beffa, nuova cementificazione e parco pubblico inquinato, ma andrebbero premiati con un bellissimo parco arredato con attrezzature e ritrovo per sopperire all’inquinamento al quale sono sottoposti. Ma allora che si fa? Magari guardiamo l’esigenza di parcheggio degli abitanti della zona e realizziamo un parcheggio privato a gestione diretta dei cittadini, cioè il comune lo realizza e poi l’usufruttuario, in prima persona, lo gestisce a proprie spese, una specie di parcheggio privato all’aperto, o qualcosa di simile, destinato ai cittadini di via S. Bona e via dell’Aeroporto e dei residenti del quartiere che ne fanno richiesta questo magari nell’area prospiciente la FIPILI, a me non pare giusto che si debba pagare per avere almeno un posto macchina per famiglia. Il parcheggio di via A. da Morrona è libero, ma è un ricettacolo di tutto di più. Ci circuiscono, ci allettano per acquistare una macchina, e poi per parcheggiarla sotto casa o in prossimità di essa dobbiamo pagare. Se l’esigenza di parcheggi non fosse eccessiva, inseriamo un’area recintata, destinata all’amico dell’uomo, anche loro hanno i propri diritti, anche quello di correre, e di defecare in santa pace senza essere additati come sporchi, senza pensare che il porcello non è l’animale, in quanto tale, ma il padrone. Nell’area edificabile un bellissimo parco sorvegliato dove i bambini possano divertirsi, corre, cadere, giocare, senza alcun problema. Del resto qualche volta è giusto dare a chi da e paga le tasse. Il mantenimento? Ad una associazione o comitato “Mantengo il mio verde”. 10 Euro all’anno per famiglia per garantirti del verde non penso pesino a nessuno.