Problematiche pisane

16/03/2010 Pisa e il litorale cittadella dello sport?


All’assessore provinciale allo sportNel leggere l’articolo scritto da Antonia Casini “L’onda lunga dello sport” pubblicato sul quotidiano La Nazione del 12/03/2010 torno indietro a 12 anni fa quando ero consigliere di circoscrizione, la n. 1.Mi ricordo il il primo incontro con l’assessore allo sport del Comune di Pisa, la professoressa Fabiana Angiolini, quando le presentai il calendario delle manifestazioni sportive sul Litorale e lei lo guardò con fare sufficiente, come dire e a me. Nel colloquio, che si protrasse per circa un ora, lo conclusi con una  domanda, e cioè se avesse mai fatto attività sportiva e lei mi rispose con un'altra domanda:”Perché?”. Il perché della mia domanda lo possiamo capire noi che abbiamo fatto sport a livelli nazionali e internazionali. Che cosa vuol dire fare attività agonistica, i sacrifici ad essa collegata, le rinunce che gli vanno dietro. Io le dissi che chi non ha fatto mai attività sportiva non è in gradio di fare l’assessore allo sport. Si risentì molto di quella mia affermazione.Infatti nei miei due anni di attività di consigliere con delega allo sport ebbi tutti contro, ad iniziare dal presidente De Neri fino ad arrivare all’ultimo consigliere, nessuno mi aiutò nella mia impresa di portare lo sport sul litorale, inclusa la cittadinanza, gli albergatori, i ristoratori…. e tutto il mondo economico del Litorale. Non mi voglio autoreferenziare o piangermi addosso, dico soltanto che se avessimo iniziato 12 anni fa il Litorale, palestra a cielo aperto, oggi sarebbe un punto di riferimento per tantissime manifestazioni sportive in tutti i campi. Putroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e a Pisa di sordi ce ne sono tanti.Sul Litorale possiamo fare di tutto e chi cercava di starmi dietro non riusciva a capire quale erano i miei intenti, supponevano che avessi degli interessi personali, certamente, quelli del mondo economico del litorale, farli guadagnare nei momenti vuoti quando non c’era turismo. L’ultimo atto prima delle mie dimissioni dall’incarico di consigliere fu la gara di ciclismo dove si presentarono oltre 250 partecipanti che si ridussero a 150 a causa dell’ostruzionismo dei VV.UU. che iniziarono a evidenziare dei problemi, inesistenti, sulla viabilità, era invece solo esclusivamente ostruzionismo e basta. Lo stesso che trovai da parte di tutti nell’esecuzione di tutte le manifestazioni: ciclismo per i bambini e adulti, gare di nuoto in mare, triathlon per adulti e bambini e per quelle che avevo proposto, tennis nei due circoli esistenti a Tirrenia e Marina di Pisa, golf ….. . Era un calendario straricco di manifestazioni, molte rimasero al palo. Mi ricordo che per la manifestazione di triathlon, nonostante le mie richieste a destra e a manca, le coppe mi furono acquistate dalle due farmacie di Tirrenia e Marina di Pisa. Quell’anno mi ricordo che avevo già preso accordi con il presidente nazionale della UISP per fare una cronometro a squadre su di un percorso di 30 km e avevo diffuso la notizia su di un volantino riscuotendo il consenso del mondo delle due ruote, ma putroppo è difficile lottare contro una amministrazione e una popolazione che non capisce, bello il calcio tutto racchiuso in un campo, ma quando vai ad interessare il territorio sei un rompicoglioni. Soltanto il gestore del Bagno Imperiale aveva capito il discorso, ma uno su mille non è un buon rapporto.Se fossi assessore dello sport del comune di Pisa insieme a te assessore provinciale allo sport Salvatore, sicuramente trasformeremmo Pisa e il suo Litorale in cittadella dello sport anche fuori il periodo estivo di Marenia. Il litorale ha queste potenzialità, l’importante è farle capire al mondo economico che sport e turismo sono una fonte di guadagno, come dicono nel meridione “Busines”.E’ un sogno, no affatto è pura verità, ma tra il dire e il fare c’è una amministrazione e le associazioni di categoria che non capiscono.Cordiali saluti ed in bocca al lupo da un ex atleta