Problematiche pisane

Pisa 13/10/10


Al Presidente della Provincia, All’assessore, Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La NazioneEgregio Assessore,Vorrei controribattere personalmente, come semplice cittadino e ex atleta, alla sua risposta, partendo dall’ultima considerazione, siamo tornati in un attimo a 2000 anni fa quando qualcuno disse:”Io me ne lavo le mani” e con questo comportamento capisco, con dispiacere, qual è l’atteggiamento e la volontà dell’italiano medio verso terzi, ovviamente quelli meritevoli che hanno voglia di fare, quelli che pagano onestamente le tasse, quelli che non protestano mai o se lo fanno la loro azione è composta senza andare in escandescenze, senza battere i pugli sul tavolo o peggio ancora senza aggredire. Capisco come mai accadono fatti incresciosi come quello di Roma dove una infermiera rumena è stata aggredita e per 1 minuto, a causa della caduta è andata in coma, è rimasta distesa per terra senza che nessuno le prestasse soccorso, non era una zona deserta, ma in metrò. Tutto si riassume in due parole “paura e menefreghismo”. E’ un po’ come quando accadono gli infortuni sul lavoro o grandi incidenti, nell’immediatezza fuochi di artificio, poi chiacchiere solo demagogia, il non far niente accontenta sempre tutti. Comunque ritorniamo ai fatti ns.Conclude l'assessore: "Da considerare anche - come le competenze della Provincia riguardino in modo specifico la scuola; e come la stessa apertura al pubblico in orario extrascolastico della piscina del "Marchesi" - che una struttura appartenente appunto a un polo didattico, quindi prioritariamente destinato alla fruizione studentesca - rappresenta una scelta migliorativa che la Provincia ha compiuto proprio a vantaggio della cittadinanza".Io penso che la cittadinanza e tutti gli utilizzatori, bambini, anziani, portatori di handicap e sportivi in generale siano grati ad una Amministrazione così magnanima che ha attuato per anni “una scelta migliorativa …. proprio a vantaggio della cittadinanza” insomma che permette a terzi, fuori età scolastica superiore, perché questo è l’obbligo di legge, di usufruire di propri impianti sportivi quali sono le palestre e la piscina del Concetto Marchesi. Se lo avessero saputo magari, qualcuno poteva, per fruire delle tensio strutture e della piscina di S. Giuliano Terme, iscriversi per la prima volta o riiscriversi ad un istituto o liceo, insomma una scuola superiore, così diventavano studenti che avrebbero avuto il diritto di …. . Capisco, ma non comprendo, tutto ciò è un bene ad uso pubblico e quindi è necessario tener conto delle esigenze e dei diritti di tutti gli utilizzatori, altrimenti si ritorna ai santi vecchi, l’orticello. Io proteggo il mio e ciò che non è mio sono ….. di chi è ne è proprietario. Altruismo che cola. Sarebbe stata cosa positiva rendere partecipe, gli ipotetici non aventi diritto, ma stranamente sono cittadini che pagano le tasse e contribuiscono alla realizzazione delle opere scolastiche, su quali erano le problematiche degli impianti e quali erano i presupposti per sanare questa situazione pericolosa. Un appalto, per legge, ha un inizio ed una fine, ed il tutto si esplicita attraverso un cronoprogramma degli interventi, ma nessuno è stato fatto partecipe di ciò. Supposizioni, articoli sui gionali e via dicendo. Il rispetto delle norme, certamente, la sicurezza avanti a tutto, sia dei lavoratori e dell’utenza, il Dlgs 81/08 e s.i. al titolo IV – Cantieri temporanei o mobili è molto chiaro per la committenza ed impone all’apertura del cantiere l’apposizione di derminata cartellonistica per far capire a terzi, vista la mancata o non dovuta o voluta, comunicazione che cosa si sta facendo e tempi di esecuzione. Non vado oltre. Va bene, per modo di dire.Sinceramente non penso agli adulti, che possono muoversi e cercare, ma ai bambini del quartiere, che vedranno sfumare due ore di divertimento settimanali, ovviamente cosa reciproca; agli adolescenti, che perderanno un punto di aggregazione, di distrazione che dovranno ricercare in altri siti, la ns speranza in altri ambiti sportivie non certo in mezzo alla strada o davanti ad uno schermo piatto, dove la fregatura ti apetta dietro l’angolo; ed infine a chi ha problematiche nella deambulazione, gli impianti esistenti non permettono a tali soggetti, di fare attività in acqua. E quindi che facciamo? Poniamo altre barriere davanti al loro angoscioso “cammino”, tanto una più una meno. Ma certo non sono studenti degli istituti superiori e quindi non è di mia competenza. Certamente, la Provincia non è la porta alla quale si deve bussare, ma nel caso è colei che ha tolto la disponibilità di un bene ad uso pubblico, poco utilizzato al mattino, ma abbondantemente frequentato al pomeriggio, e quindi, avrebbe dovuto organizzare misure alternative, per sanare in parte questa situazione, non solo per gli alunni.Visti i tempi, 12 mesi di lavori + 3 mesi di collaudi, il tutto ci porterà, senza alcun problema all’autunno 2012, assessore spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma il parcheggio di p.zza Emanuele ne è un esempio.Pisa vituperio delle genti, ma io direi degli stessi pisani, se ne sono ancora rimasti.