ALABURIAN

VILLI E IL RAGAZZO


               C'era una volta una mosca che si chiamava Villi.Un giorno andò in una casa dove abitava un ragazzo.Quando egli vide entrare questa mosca, chiuse lafinestra e prese l'acchiappamosche e la volle uccidere: non le dava un momento di pace.Ad un tratto Villi incontrò un'altra moscache gli disse:- Seguimi - e cosi' uscironotutte e due dalla casa.       Una storia tira l'altra: questa è di Simurgh2      
         Al ragazzo con la felpail cappuccio sulla testacon improvvisi lampi che gli attraversavano la vistaa quel ragazzo piacevano le moscheSono il re, diceva,di un regno senza treguaPiazzava carne putrefattatra i muri abbandonatie gli scatafasci di periferiaAttirava mosche come ad un ravele stordiva fatte di liquamiPoi ci buttava un retina fine sopraed opplà, catturate, mosche a manciateLui ne era il Re, delle mosche senza aliGliele levava ad una ad una. Una scatola piena di aliVuoi volare, amico? Prendi qua un po' di aliAnche quelle di Villi finirono in quella scatola là       
Papo, AltofornoGrazie, Simurgh