Il vento portò da lontanol'accenno di un canto primaverile,chissà dove, lucido e profondosi aprì un pezzetto di cielo.In quest'azzurro smisurato,fra barlumi della vicina primaverapiangevano burrasche invernali,si libravano sogni stellati.Timide, cupe e profonde piangevano le mie corde.Il vento portò da lontanole sue squillanti canzoni. (Aleksandr Blok)