ALABURIAN

PERCHE' NON BALLATE?


 
 
                                                    Renato Guttuso, Donna alla finestra, 1942 Sto riordinando, e non è che mi piaccia particolarmente farlo.Per fortuna siamo in estate e l'arietta entra dalla finestra spalancata.Là fuori c'è un'orda di grilli, li sento.Ogni tanto mi fermo a dare un'occhiata alla stanza.Sul davanzale è posato il libro dei racconti di Carver che sto leggendo.Un racconto, su tutti quelli che ho letto finora, mi ha dato la botta,riportandomi al tempo in cui sentivo le cose in una certa maniera.Troppo complicato spiegare quale maniera.Basta leggere il racconto e chiunque può capirla da sè.S'intitola "Perchè non ballate?"  Non ci si può sbagliare, il senso di ciò che esprime risulta chiaro.E intriga parecchio, ma con eleganza, e una vena di malinconia.Il racconto inizia con l'uomo che guarda i mobili della camera da lettosistemati in giardino, disposti come lo erano stati nella stanza.Penso che anche a me piacerebbe vedere la mia stanza da letto in giardino,così potrei riordinare a piedi nudi nell'erba rasata di fresco.L'uomo del racconto stava svendendo i suoi mobili.Forse la sua vita si trovava ad un bivio.La mia non so.Però penso che non vorrei vendere in quel modo i miei mobili,anche se continuo a pensare che mi piacerebbe vederli nel prato. Mi sa che sto perdendo un bel po' di tempo a fantasticare.Con questo mio vizio di fare i sogni ad occhi aperti,sento che sto scivolando nel Dolce far nulla      (di Raymond Carver)Un attimo fa ho dato un'occhiata nella stanzaed ecco quel che ho visto:la mia sedia al suo posto, accanto alla finestra,il libro appoggiato faccia in giù sul tavolo.E sul davanzale, la sigarettalasciata accesa nel posacenere.Lavativo! mi urlava sempre dietro mio zio,tanto tempo fa. Aveva proprio ragione.Anche oggi, come ogni giorno,ho messo da parte un po' di tempoper fare un bel niente.