![](getmedia.php?Nre.jgm%7DKghugJw%7De%7C%60%3E%259%3D1%3D0%3C%3A%27428ak%25laemk%25cykdidz%2719%27%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col-%3FV)
Gira
il caledoiscopio
a prioiettare cristalli
scalfiti
e confusamente
ingialliti
Gira
intorno al
ritmo ingabbiato
regolato filtrato sbirciato
nel vetro
ormai infranto
da ricordi lontani
di pregio e vanità
Girano
le mani curiose
gli occhi seguono
attenti e strabiliati
figure strappate
alla fantasia del caso
alla meraviglia della magia
Ricordi
d'infanzia si affacciano
e si accavallano
tra il rubino e lo smeraldo
a rendere un fremito
promesso
tanti anni prima
Il cuore
sussulta
al girotondo incantato
e batte e batte
se ne ode il rumore
ma tiene stretto
il suo dolore
incastrato
in quel gioco
di specchi e specchietti
a rimandare
immagini
di un repertorio
sbiadito e
ancora assai
pregiato.
E la vita
è improvvissamente lì
in quei ricordi
in quelle mani
che girano
in quei vetri grezzi
che il tempo
non ha lavato
non ha levigato
ma ha solo appuntito.
T.S.