Un attore in scena

Razzismo italiano


L'Italia è un paese razzista. Ed è questa una cosa che mi fa star male molto. Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo, salvaguardare le nostre tradizioni, mantenere viva una idea. L'Italia è stata culla di civiltà, per secoli, ora è diventata la culla delle banalità. Se perdiamo la cultura che tanto ci ha dato lustro nei secoli e pensiamo che la gente sia diversa da noi solo per il colore della pelle o perchè viene da realtà meno fortunate della nostra sbagliamo di grosso: è opportuno, questo è vero, creare delle regole ferree per chi viene nella nostra nazione (ma anche per i nostri concittadini), ma è anche vero che il mondo va nella direzione della multietnicità ed è giusto dare le opportunità a tutti di esprimersi e lavorare senza distinzione di sesso, provenienza e colore della pelle. L'italiano odia l'albanese, il rumeno ecc. ecc., è vero che qui arrivano i disperati ma se noi questi disperati li sfruttiamo sottopagandoli e trattandoli come nuovi schiavi, l'odio genererà altro odio. Vi ricordo che il mondo quando vede un italiano ci pensano come pasta asciutta, mafia, mandolino, furbetti, grassatori e ladroneschi. Questa è l'opinione che quando vai all'estero senti dire dell'Italia. Voglio un Italia in cui posso criticare una persona non per la sua provenienza, religione o colore o attitudini sessuali, ma perchè fa del bene o fa del male. E' il nostro futuro: non dimentichiamolo. Chi ve lo dice è un figlio dell'emigrazione: mio padre era argentino, mia mamma scozzese. Figlio una britannica e di un mapuche per parte di nonna...Quindi anche io sono a modo mio uno straniero ma mi sento italiano!